Descrizione
[Scrophulariaceae] da verbascum, pianta citata da Plinio che la accosta al gr. phlomis e enumera tre specie, variamente identificate (Verbascum album, forse Verbascum thapsus; Verbascum nigrum o foemina, forse Verbascum nigrum; Verbascum silvestre, forse Phlomis fruticosa o Verbascum blattaria).
L’etimologia è assai discussa: è stato collegato a barba, per le foglie pelose, verber verga, verpa membro virile, verbum parola, formula magica; nessuna di queste spiegazioni è soddisfacente. La maggioranza degli autori, sulla base del suffisso -asco, pensa a un prestito ligure, dunque a un’origine preindoeuropea; Wiczak lo accosta invece al nome del verbasco in varie lingue iraniche del Pamir žirmesk, yermesk, ramesk, che fa risalire a un antico iranico *gari-masca-, equivalente all’antico latino *ver-mascum, con il passaggio a verbascum a causa del collegamento per etimologia popolare a verbum. Mentre la seconda parte rimane non spiegata, la prima parte andrebbe collegata al protoindoeuropeo gwrHi-/gwerHi- montagna