Atriplex: [
Amaranthaceae] da
atriplex o
atriplexum, pianta citata da Columella e Plinio, forse corrispondente a
A. hortensis; probabile adattamento per etimologia popolare dal gr.
ἀτράφαξυς atráphaxys, con lo stesso significato: la prima parte fu infatti interpretata come ater
(vedi) nero, scuro, e la seconda come triplex
(vedi) triplo, triplice, forse perché le foglie sono triangolari. Il termine greco compare sotto molte varianti, tra cui
ἀδράφαξυς adráphaxys in Teofrasto, che fu il primo a descriverla, e
ἀνδράφαξυς andráphaxys in Dioscoride. Di etimologia ignota, si ritiene sia un prestito da una lingua pregreca.
mollis: morbido, elastico, flessuoso, delicato, soffice, tenero:
- (Agaricus, Bacidia, Boletus, Corticium, Crepiddotus, Datronia, Leccinum, Lecidea, Lycoperdon, Russula, Stereum, Verrucaria) per la consistenza della carne
- (Holcus) per la folta pelosità morbida
- (Acanthus) a foglie non spinose come le altre specie congeneri, già chiamata mollis acanthus da Virgilio (Egloga III,45)
- (Alchemilla, Antirrhinum, Diplolaena, Geranium) per le foglie soffici e pelose
- (Acetosella, Alliaria, Alliona, Anacampta, Androsace, Barleria, Carex, Crataegus, Crepis, Dioscorea, Dryopteris, Heliotropium, Jurinea, Knautia, Mentha, Quercus, Rosa, Taraxacum) da definire