Atriplex: [
Amaranthaceae] da
atriplex o
atriplexum, pianta citata da Columella e Plinio, forse corrispondente a
A. hortensis; probabile adattamento per etimologia popolare dal gr.
ἀτράφαξυς atráphaxys, con lo stesso significato: la prima parte fu infatti interpretata come ater
(vedi) nero, scuro, e la seconda come triplex
(vedi) triplo, triplice, forse perché le foglie sono triangolari. Il termine greco compare sotto molte varianti, tra cui
ἀδράφαξυς adráphaxys in Teofrasto, che fu il primo a descriverla, e
ἀνδράφαξυς andráphaxys in Dioscoride. Di etimologia ignota, si ritiene sia un prestito da una lingua pregreca.
tatarica: (
Acer, Aster, Atriplex, Fagopyrum, Goniolimon, Lactuca, Lonicera) dal nome dei
Tatari (o
tartari), gruppo etnico di origine turca oggi stanziato tra Russia, in particolare nella Repubblica di Tatarstan, Ucraina e Asia centrale; come nome storico, la Tartaria era il termine generico con il quale in Europa era designata una vasta area dell'Asia situata tra il Mar Caspio, i Monti Urali e l'Oceano Pacifico. L’epiteto, di largo uso (circa 240 accezioni), può riferirsi dunque a una collocazione geografica più o meno estesa e varia, corrispondente ai territori asiatici dell’Impero russo o una loro parte: la Siberia in generale (
Lactuca), la Siberia centrale (
Leonurus), la Siberia orientale (
Aster), l’Asia centrale (
Goniolimon)