Violaceae
Viola canina L.
Riferimenti bibliografici:
Sp. Pl.: 935 (1753)
Entità presente in
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp
Per dettagli vedi la distribuzione regionale.
SINONIMI
Viola lactea Sm.
Viola persicifolia Schreb.
Viola ruppii All.
Viola canina L. subsp. schultzii (Billot) Döll
Viola canina L. subsp. canina
Viola nemoralis Kütz.
Viola canina L. subsp. montana auct.
Viola canina L. subsp. ruppii (All.) Schübl. & G. Martens
Viola schultzii Billot
RIFERIMENTI NEI PRINCIPALI REPERTORI
Checklist 2018, in Bartolucci & al., Galasso & al. e aggiornamenti
Viola canina L.
"Flora d'Italia", S.Pignatti, 2017-2019
Viola canina L.
Vol. 2 pg. 376 key 4-533
"An annotated Checklist of the Italian ...", F. Conti & al., 2005
Viola canina L.
pg. 184 riga 16
Viola canina L. subsp. canina
pg. 184 riga 17
Viola canina L. subsp. ruppii (All.) Schübl. & G. Martens
pg. 184 riga 18
Viola canina L. subsp. schultzii (Billot) Kirschl.
pg. 184 riga 19
"Flora d'Italia", S.Pignatti, 1982
Viola canina L.
Vol. 2 pg. 107
Viola canina L. subsp. canina
Vol. 2 pg. 107
Viola canina L. subsp. montana (L.) Hartman
Vol. 2 pg. 107
"Flora Alpina", D.Aeschimann & al., 2004
Viola canina L. subsp. canina
Vol. 1 pg. 438
Viola canina L. subsp. montana (L.) Hartm.
Vol. 1 pg. 438
Viola canina L. subsp. schultzii (Billot) Rouy & Faucaud
Vol. 1 pg. 438
"Nuova Flora Analitica d'Italia", A.Fiori, 1923
Viola canina L.
Vol. 1 pg. 539
Viola canina L. β lactea Sm.
Vol. 1 pg. 539
Viola canina L. γ montana L.
Vol. 1 pg. 540
Viola canina L. δ Schultzii Bill.
Vol. 1 pg. 540
Viola canina L. ε persicifolia Roth
Vol. 1 pg. 540
NOMI ITALIANI
Viola selvatica, Viola di Schultz
ETIMOLOGIA
Viola: [Violaceae] dal lat, viola, che indicava tanto la violetta mammola quanto la violacciocca e altre crucifere; parola forse di origine mediterranea connessa con il greco ἴον íon viola
canina: da cánis cane, canino, da cane, di cane, in tutte le sue accezioni, anche negative:
(Agraulus/ Agrestis/ Agrostis/ Avena/ Milium/ Trichodium) Linneo, per Agrostis canina, fa riferimento al “gramen caninum” di Caspar Bauhin, così chiamato per il vomito che provoca ai cani
(Bacularia/ Linospadix, Pinanga) etimologia non riportata dall’autore, ma è probabile faccia riferimento ai frutti o ai semi simili a denti di cane
(Bergeranthus/ Carruanthus/ Mesembryanthemum) per le coppie di foglie giovani, meno aperte, che con i loro margini dentati sembrano la bocca di un cane
(Celtis) dal nome vernacolare dog’s cherry
(Cenchrus/ Pennisetum/ Saccharum) dal nome locale malese “buntut anjing” (coda di cane), con chiaro riferimento all’aspetto della spiga
(Crepinia/ Rosa/ Rosa communis subsp.) come riportato anche da Plinio, anticamente si credeva che le radici della rosa canina curassero gli effetti dei morsi dei cani rabbiosi
(Dendrobium/ Epidendrum) Rumphius nel suo Herbarium amboinense descrive e illustra una pianta, chiamata in malese “angrec andjing” (dall’odore di cane), col nome Agraecum caninum, proprio per il cattivo e penetrante odore emanato dai fiori. Burman nella sua Flora Indica propone per esso il nome Epidendrum caninum, e riporta il nome giavanese “angrec utan”. Miller, nella sua revisione delle nuove specie proposte da Burman, proprio dal nome locale ritiene che si tratti della specie ampiamente diffusa col nome Dendrobium crumenatum Sw. e propone la nuova combinazione Dendrobium caninum al posto del nome di Swartz. In atto il nome accettato è Dendrobium crumenatum Sw. e gli altri due considerati suoi sinonimi
(Erythronium) per la forma del bulbo simile a un dente di cane (sinonimo di Erythronium dens-canis L.)
(Lepigonum/ Spergula) per la notevole variabilità della specie
(Morus) dal nome della località, Dog Spring (New Mexico) di ritrovamento
(Opuntia) dal nome vernacolare “tuna de perro”
(Piper) per i frutti di forma simile a quelli del pepe, ma che non ne hanno il sapore e l’odore
(Psidium) perché i cani in vicinanza della pianta si comportano come i gatti con la Valeriana “dicitur Canina, eo quod ad illam accedentestes canes delectantur, & tripudiant, ficut feles ad Valerianam”
(Viola) tradizionalmente perché inodore, in contrapposizione alla Viola odorata
(Zea) dal nome vernacolare “mais de coyote” (Canis latrans)
(Achorion/ Bodinia/ Oospora/ Trichophyton) infezione fungina della pelle dei cani
(Aedycia/ Cynophallus/ Mutinus/ Phallus) a forma di pene di cane
(Ascolobulus/ Ryparobius/ Ryparobius crustaceus var. caninus, Mucor) perchè si trova sugli escrementi dei cani
(Dermatodea/ Lichen/ Peltigera/ Peltophora) per l’apotecio che vagamente somiglia alla testa di un cane
TASSONOMIA FILOGENETICA
Magnoliophyta
Eudicotiledoni
Rosidi
Ordine
Malpighiales Juss. ex Bercht. & J.Presl
Famiglia
Violaceae' Batsch
Tribù
Violeae
Genere
Viola L.
Reveal J.L. (2011): Genere attribuito alla stessa famiglia
Superordine Rosanae Takht.
Ordine Violales Vent. ex Bercht. & J. Presl
Famiglia Violaceae Batsch
Stevens, P.F. (2017, ver.14, APW): Genere attribuito alla stessa famiglia
Ordine Malpighiales Juss. ex Bercht. & J. Presl
Famiglia Violaceae Batsch