Descrizione
[Ranunculaceae] secondo l’ipotesi più accreditata deriverebbe dal greco ανεμώνη anemóne, figlia del vento, da ᾰ̓́νεμος ánemos vento col suffisso patronimico femminile -ώνη -óne, per la facilità con cui i petali vengono dispersi dal vento.
Ovidio, nelle Metamorfosi (capitolo X), racconta il mito di Adone e Venere, che visto il giovane ucciso da un cinghiale, per perpetuarne la memoria versò nettare sul suo sangue da cui nacque un fiore del suo stesso colore. Fiore però di breve durata efragile che deve il suo nome al vento che ne disperde i petali.Il nome potrebbe anche derivare, secondo alcuni, da quello semitico di Adone, Naamen o Ne’aman, con riferimento a un precedente mito fenicio del dio della vegetazione, anch’esso azzannato da un cinghiale