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Nomenclatura e Caratteristiche
 
 

Fabaceae
Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum

Riferimenti bibliografici:
Sp. Pl.: 374 (1753)

Entità presente in
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp

Per dettagli vedi la distribuzione regionale.

 
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RIFERIMENTI NEI PRINCIPALI REPERTORI
Checklist 2018, in Bartolucci & al., Galasso & al. e aggiornamenti
Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum

"Flora d'Italia", S.Pignatti, 2017-2019
Cercis siliquastrum L.
Vol. 2 pg. 427 Key 4-560

"An annotated Checklist of the Italian ...", F. Conti & al., 2005
Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum
pg. 76 riga 28

"Flora d'Italia", S.Pignatti, 1982
Cercis siliquastrum L.
Vol. 1 pg. 624

"Flora Alpina", D.Aeschimann & al., 2004
Cercis siliquastrum L.
Vol. 1 pg. 816

"Nuova Flora Analitica d'Italia", A.Fiori, 1923
Cercis Siliquastrum L.
Vol. 1 pg. 803

NOMI ITALIANI
Albero di Giuda


ETIMOLOGIA
Cercis: [Fabaceae] Teofrasto (c. 371-286 a.C.) in De Historia Plantarum (Περὶ Φυτῶν Ιστορίας) chiama κερκίς cercis un albero “simile al pioppo per le dimensioni e i rami biancastri”, ma che differisce per la forma della foglia e la corteccia. Caspar Bauhin (1560-1624) identifica nel Cercis di Teofrasto la pianta comunemente nota come “albero di Giuda” e la chiama “Siliqua sylvestris rotundifolia”. Successivamente Joseph Pitton de Tournefort (1656-1708) istituisce il genere Siliquastrum in cui inserisce come specie la “Siliqua sylvestris rotundifolia” di Bauhin. Linneo in Species Plantarum (1753) istituisce il genere Cercis, con epiteto specifico siliquastrum, citando come primo riferimento l’Hortus Cliffortianus (1737) dove riporta come corrispondenti le specie di Tournefort, Bauhin e l’Arbor judae di Rembert Dodoens (1516-1585). Alla fine Linneo scrive “Cercis est nomen Theophrasti” e aggiunge subito dopo “ut creditur” (come si ritiene), quasi a voler scaricarsi di ogni responsabilità, a cui “cuce insieme” siliquastrum. Da notare che tre anni prima Linneo in Philosophia Botanica, dove tra l’altro riporta l’origine di nomi da lui adottati, inserisce Cercis tra quelli derivanti dalla somiglianza con strumenti, senza citare Teofrasto: Cercis, spathula, κερκίς . La spatula era un pezzo di legno utilizzato nell’antichità nei telai, prima dell’introduzione del pettine, per compattare la trama, la cui forma, come risulta dai reperti archeologici, meglio si adatta a quella dei legumi del Cercis siliquastrum, più della spola o della navetta, come comunemente viene interpretato il nome botanico. _________________ Nota: nel greco antico il termine cercis assume diversi significati a seconda degli autori, i più comuni sono nell’ambito della tessitura, spola e pettine, e in quello anatomico, radio, stinco e tibia, tutti accomunati da una certa somiglianza di forma
siliquastrum: (Acacia, Cercis, Prosopis) spregiativo di siliqua (vedi), epiteto del carrubo: falso carrubo


TASSONOMIA FILOGENETICA
 
Magnoliophyta 
 
Eudicotiledoni 
 
Rosidi 
Ordine
Fabales Bromhead 
Famiglia
Fabaceae' Lindl.
Tribù
Cercideae 
Genere
Cercis L.

Reveal J.L. (2011): Genere attribuito alla stessa famiglia
Superordine       Rosanae Takht.
Ordine                Fabales Bromhead
Famiglia             Fabaceae Lindl.


Stevens, P.F. (2017, ver.14, APW): Genere attribuito alla stessa famiglia
Ordine                Fabales Bromhead
Famiglia             Fabaceae Lindl.





LINK AD ALTRI REPERTORI ESTERNI

FORMA BIOLOGICA
P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.

TIPO COROLOGICO
S-Europ. - Europa meridionale.
W-Asiatica - Asia occidentale.

ESOTICITÀ
Entità indigena

PROTEZIONE
Entità protetta a livello nazionale.
  

UTILIZZI
 
  Entità commestibile Entità officinale
Entità commestibile
Entità officinale
  Uso forestale
Uso forestale
  Uso artigianale
Uso artigianale


Pianta vascolare con fiori e semi (Angiospermae). Colori dominanti del perianzio:
rosa, rosso, purpureo


SEMI ED ALTRE UNITÀ PRIMARIE DI DISPERSIONE

I frutti sono legumi glabri, lineari, compressi, bruno-rossastri, lunghi fino a 10 cm, contenenti (1)10-14 semi ovali, duri, bruno-nerastri.
ROSETTE FOGLIARI

Parco di V.la Strozzi: plantule Foglie alterne cuoriformi-orbicolari o reniformi (diam. 5-10 cm), semplici, glabre ed intere, glauche di sotto, verdi più scure superiormente, con picciolo di 2-6 cm; nervature palmate che non raggiungono il bordo fogliare.



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Come citare questa pagina: Acta Plantarum, 2007 in avanti - "Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum - Scheda IPFI, Acta Plantarum ". Disponibile on line (data di consultazione: 15/10/2024): https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php?id=502239
How to cite this page: Acta Plantarum, from 2007 on - "Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum - Scheda IPFI, Acta Plantarum ". Available on line (access date: 15/10/2024): https://www.actaplantarum.org/flora/flora_info.php?id=502239