Hieracium: [
Asteraceae] dal greco
ἱεράκιον hierácion, nome di queste piante in Dioscoride che Gaio Plinio Secondo sostiene che derivi da
ἱέραξ, -ακος hiérax, -acos falco, sparviere, perché questi rapaci se ne cibano per ottenere la loro famosa vista acutissima
sabaudum: (
Acer, Arabis, Crepis, Cyperus, Gentiana, Hieracium, Poa, Sanguisorba, Taraxacum, Verbascum) della
Savoia, regione storica situata nelle Alpi Occidentali, oggi dipartimento francese
vagum: (
Alyssum/ Psilonema, Astragalus/ Phaca/ Tragacantha, Crataegus, Cynanchum, Dierama, Erythropalum/ Dactylium, Eupatorium, Gagea ×, Harpullia, Hieracium, Iris, Lepidium, Memora, Modeccopsis, Orbea/ Caralluma/ Orbeopsis/ Stapelia, Papaver, Ribes oxyacanthoides var., Senecio, Silene, Solanum, Taraxacum, Stevia, Utricularia, Valeriana, Viburnum optatum var.) di
vágo vagare, errare: errabondo o incostante; l’epiteto, la cui motivazione è raramente esplicitata nel protologo, può riferirsi tanto a specie presenti in località diverse quanto a specie piuttosto variabili
(
Acacia/ Mimosa, Erigeron, Eugenia, Euploca/ Heliotropium, Pithecellobium) errabondo, per la presenza in aree geografiche distanti tra loro o per le popolazioni fortemente disgiunte
(
Conophytum, Geonoma, Nectandra) incostante, per la variabilità nella forma e/o nelle dimensioni
(
Cyanotis/ Tonningia/ Tradescantia, Panicum, Pavetta, Smilax) incerto, per l’incerta collocazione tassonomica o la possibile confusione con altri taxa
(
Erica) errata grafia per
vagans (vedi)(
Gomphrena / Hebanthe/ Xeraea, Rubus) errabondo e variabile, sia per la presenza in località diverse, sia per una certa variabilità
(
Quercus x) incerto, per le caratteristiche intermedie di questo ibrido rispetto alle specie parentali