Odontarrhena: [
Brassicaceae] dal greco ionico
ὀδούϛ, ὀδóντοϛ odoús, odóntos dente e da
ἄρῥην arrhén forte, virile, maschio: riferimento allo stame che in questo genere è caratterizzato sul filamento da un dente, un'appendice appuntita
bertolonii: (
Adyseton, Allium/ Allium ampelopeasum var., Alyssum, Aquilegia/ Aquilegia pyrenaica subsp./ Aquilegia pyrenaica var., Arachnites/ Ophrys/ Ophrys insectifera subsp., Arenaria, Asplenium, Carex/ Vignea, Carex pilulifera var., Centaurea/ Centaurea aplolepa subsp./ Centaurea paniculata subsp., Cirsium, Cirsium spinosissimum subsp./ Cnicus, Colchicum/ Colchicum cupanii var./ Colchicun montanum subsp./ Colchicum montanum var., Cracca, Datura, Dianthus, Draba, Feuilleea/ Pithecellobium, Hermione/ Narcissus/ Narcissus tazetta subsp., Indigofera, Oenothera, Ornithogalum, Phleum/ Phleum pratense subsp./ Phleum pratense var., Polygonum, Quercus, Ranunculus, Rubus ×, Salvia/ Salvia pratensis subsp., Saxifraga ×, Scilla, Scleria, Smilacina, Trisetum, Viola) specie dedicate al medico, naturalista e botanico italiano
Antonio Bertoloni (1775-1869), professore di Botanica all’Università di Bologna e Prefetto dell’Orto Botanico, autore di una
Flora Italica in 10 volumi, opera fondamentale per la botanica italiana, in cui la descrizione delle specie è accompagnata dalla loro distribuzione geografica, grazie alla collaborazione di botanici sparsi per la penisola e le isole (inclusi territori limitrofi all’attuale Stato italiano)
cesalpinoana: (
Odontarrhena bertolonii subsp.) in onore del medico, filosofo e naturalista aretino
Andrea Cesalpino (Andreas Caesalpini, 1524/25-1603), il primo a descrivere questa pianta nel 1583 e a comprenderne la stretta relazione con i suoli ultramafici. Laureatosi in medicina a Pisa, dove fu tra l’altro allievo di Luca Ghini, gli succedette come prefetto dell’orto botanico; a Pisa insegnò per 36 anni, prima botanica poi medicina, acquisendo grande fama europea, ma anche attirandosi gelosie e contrasti per il suo deciso aristotelismo. In seguito all’accusa di eresia, lasciò la Toscana e si trasferì a Roma, dove divenne medico personale di Papa Clemente VIII e insegnò medicina alla Sapienza. Le sue opere principali, tutte pubblicate nel periodo pisano, spaziano dalla filosofia alla medicina e alla botanica. In campo medico, anticipò Harvey con i suoi studi sulla circolazione del sangue; in campo botanico, il suo
De plantis è considerato l’atto di fondazione della tassonomia, con un primo tentativo di classificazione delle piante di forte impronta aristotelica.
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