Revis. Gen. Pl. 2: 515 (1891)
Basionimo: Melissa nepeta L. - Sp. Pl.: 593 (1753)
Altri sinonimi: Calamintha parviflora Lam., Satureja calamintha Scheele, Satureja nepeta (L.) Scheele, Calamintha nepeta (L.) Savi
Lamiaceae
Clinopodio nepeta, Mentuccia maggiore, Mentuccia nepeta, Mentuccia comune, Nepetella, Nipitella, Deutsch: Kleinblütige Bergminze
English: Lesser calamint
Español: Aneola, Borrisol, Calamento, Anéota
Français. Petit calament, Sarriette calament, Calament glanduleux
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perennante, alta 20-40(80) cm, molto aromatica, con rizoma strisciante che produce numerosi stoloni; fusti ascendenti, a sezione quadrangolare, semplici o ramificati solo nell'infiorescenza, brevemente pubescenti in alto, lignificati alla base.
Foglie opposte, brevemente picciolate, a lamina di 1-1,5 cm, ovale-arrotondata o romboidale ad apice subacuto, abbondantemente peloso-ghiandolosa sulla pagina inferiore, pubescente su quella superiore, con margine intero o crenato con denti irregolari ottusi.
Infiorescenza in verticillastri all'ascella delle foglie superiori formati da cime 5-20flore peduncolate e ramificate, munite di piccole bratteole lineari di 1-3 mm; pedicelli fiorali 1-9 mm.
Calice dritto, cilindrico-campanulato con 11-13 nervi, cosparso di numerose ghiandole, non o appena gozzuto alla base e con fauce munita di peli sporgenti e con tubo di 3-4 mm, diviso in 5 denti: i tre superiori triangolari, i due inferiori lineari, più lunghi (fino a 2 mm) dei superiori, pubescenti e sparsamente cigliati al margine.
Corolla 8-10 mm, viola pallida, lunga circa due volte il calice, con tubo diritto, pubescente e con labbro superiore bifido e quello inferiore trilobo, munito di peli e macchie scure alla fauce.
Stami tetradinami, sporgenti. Stimma a lacinie disuguali.
Il frutto è formato da 4 nucule (tetrachenio) ovoidi e liscie di 1,2 mm, di colore castano scuro.
Numero cromosomico: 2n=24,48
Tipo corologico: Medit. - Mediterraneo.
Medit.-Mont. - Specie con areale simile a quello delle Steno-mediterranee oppure delle Euri-mediterranee, ma limitatamente alle zone montane.
Distribuzione: Comunissima in tutto il territorio.
Habitat: Prati aridi, incolti, scarpate, muri, su substrato calcareo, da 0 a 1500 m s.l.m.
Specie eliofila e termofila.
Sistematica e possibili confusioni: Clinopodium nepeta e il gruppo aggregato presentano una grandissima variabilità e plasticità ecologica anche nell'ambito della stessa popolazione per quanto riguarda la pelosità sia dei fusti che delle foglie e la disposizione dei fiori. Un fatto che spesso ne rende molto difficile l'esatta determinazione.
E' presente nella nostra flora con 2 sottospecie:
Clinopodium nepeta (L.) Kuntze subsp. nepeta
Corrisponde ± alla specie descritta nella scheda.
Clinopodium nepeta subsp. spruneri (Boiss.) Bartolucci & F. Conti
Calice con abbondanti ghiandole sferiche e denti ± uguali.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco “κλίνω clino” inclino e “ποδειον podion” piedino (diminutivo di “πούς, ποδός”) anche col significato di stelo.
L'epiteto specifico dal lat. 'nepeta', nome di una menta, menzionata da Plinio in 'Historia Naturalis'. L'origine della parola non è chiara, viene probabilmente da un antico italico umbro o dall'etrusco. La radice potrebbe essere *nep (che significherebbe 'umidità') e che si ritrova in altri nomi come Nepet, città etrusca, attuale Nepi, famosa per le sue acque termali. Probabilmente in antico il nome si riferiva a certi tipi di menta che prediligono luoghi umidi ed ombrosi.
Proprietà ed utilizzi:

Tutte le parti della pianta contengono un olio essenziale costituito principalmente da mentolo, borneolo ed altri componenti terpenici ed hanno un aroma che ricorda quello della menta, ma è più intenso e canforato. Hanno proprietà aromatizzanti, digestive, antispasmodiche, carminative, espettoranti e febbrifughe e vengono utilizzate nella preparazione di liquori e condimenti, inoltre come correttive del sapore e dell'odore di preparazioni farmaceutiche.
Per uso esterno, l'olio essenziale contenuto nella Nepetella esercita un'azione stimolante della circolazione superficiale, è blandamente purificante, atta a favorire i processi di riparazione dei tessuti cutanei.
Preparazioni concentrate di Nepetella possono risultare eccitanti.
Nell'uso alimentare le foglie e le sommità fiorite vengono impiegate per aromatizzare piatti di carne, pesce, verdura e sono particolarmente apprezzate per insaporire i funghi, soprattutto i boleti.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
Patri, G.; Boni, U. -Le erbe medicinali aromatiche e cosmetiche, Fabbri Editori, Milano, 1979
J.-C. Rameau; D. Mansion; G. Dumé; C. Gauberville -Flore forestière française (vol. 3), Institut pour le développement forestier, AgroParis Tech-ENGREF, 2008
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol.II), Edagricole, Bologna, 1982
Tutin T.G. et al., 1964-1980. Flora Europaea, Cambridge University Press
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Corneliuson, J. -Växternas namn, Wahlström & Widstrand, Stockholm, 1997
Flora Iberica
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci