Sp. Pl.: 456 (1753)
Euphorbia calabrica Huter, Euphorbia peploides Gouan, Euphorbia peplus L. V peploides (Gouan) Vis., Tithymalus peplus (L.) Hill
Euphorbiaceae
Euforbia minore, Deutsch: Garten-Wolfsmilch
English: Petty Spurge
Español: Lechetrezna reduela
Français: Euphorbe des jardiniers
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbace annuale, laticifera, alta 10-20(40) cm con radice fittonante e fusti cilindrici, ascendenti o prostrati, spesso ramificati dalla base.
Foglie alterne, molli, verdi e un poco glaucescenti di sotto, intere, glabre come tutta la pianta, portate da un picciolo di 1 cm, hanno la lamina obovata o ellittica, attenuata alla base con apice ottuso o smarginato, precocemente caduche dal basso.
Inforescenza a pleiocasio (pseudombrella) con brattee triangolari-ovate, simili alle foglie superiori da cui si ergono 3 (5) raggi con diverse biforcazioni anch'esse con bratteole ovali, intere ottuse e normalmente mucronate. Il ciazio ermafrodita di 0,7-1,5 mm subsessile, con alla base due brattee simulanti il perianzio, su una struttura a coppa che contiene i fiori maschili, ridotti ad un solo stame ed un fiore femminile peduncolato, circondati da 4 nettari verde-giallastri a volte rossastri, ellittici, subulati a mezzaluna con due appendici biancastre (corni). Ovario supero triloculare con tre carpelli; tre stili bifidi e saldati in basso.
Il frutto è un coccario, schizocarpo subgloboso, con tre mericarpi detti cocchi (tricocco) monospermi, lisci e alati longitudinalmente e un minuscolo pedicello. I semi sono ovoidi a sezione esagonale, grigio-biancastri, con fossette longitudinali, rotonde e muniti di caruncola arrotondata.
Tipo corologico: Cosmop. - In tutte le zone del mondo, senza lacune importanti.
Habitat: Campi, orti, pascoli, giardini, ambienti nitrofili, luoghi umidi dal piano fino a 1.700 m
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Dal greco euphorbion che era il nome di una euforbia nativa delle montagne della Mauritania, che pare derivare, secondo Dioscoride e Plinio dal nome di Euforbo, medico della Mauritania e secondo Galeno dal guerriero troiano che ferì per primo Patroclo prima che Ettore lo uccidesse. Il nome specifico molto vicino a quello dell' Euphorbia peplis L., sembra avere una comune derivazione: nome latino di una specie di euforbia citata da Plinio riprendendo la voce greca πεπλίς, πέπλος peplís, péplos, citata da Dioscoride con lo stesso significato, probabilmente da peplus peplo, manto: simile a un peplo.
Proprietà ed utilizzi:

Il suo latice altamente irritante, ma tutta la pianta contiene flavonoidi, fannini, anthraquinoni, steroli e triterpeni tossici. Veniva usata come purgativa, espettorante, antiinfiammatoria e antipiretica, ma considerata la sua alta tossicità (è pericolosa anche la sola applicazione sulla pelle, bocca ed occhi) il suo utilizzo è tassartivamente da evitare.
Sono in corso studi per approfondire le sue qualità antitumorali.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G. ALESSANDRINI A. BLASI G., An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi editori, 2005
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Galleria della Flora delle Regioni Italiane
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Giuliano Salvai
La Foce (MS) m 300 01/2007
Foto Giuliano Salvai