EMILIA ROMAGNA
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Re: EMILIA ROMAGNA
Rumex sanguineus L. non è indicato per l'Emilia-Romagna. nel reggiano sono presenti le seguenti stazioni:
Fiume Enza a Temporia 30 giu 2001 400m bosco ripario Giuseppe Branchetti
Casalgrande via Mulinazza 17-05-200 100m campo Giuseppe Branchetti
Campotrera 1 giu 2001 424m bordo stagno Giuseppe Branchetti
inoltre mi è stata segnalata una nuova stazione nel Riarbero da Stefano Sturloni per il 2009. penso inoltre che nel forum ci fossero segnalazioni per il piacentino
Villiam
Fiume Enza a Temporia 30 giu 2001 400m bosco ripario Giuseppe Branchetti
Casalgrande via Mulinazza 17-05-200 100m campo Giuseppe Branchetti
Campotrera 1 giu 2001 424m bordo stagno Giuseppe Branchetti
inoltre mi è stata segnalata una nuova stazione nel Riarbero da Stefano Sturloni per il 2009. penso inoltre che nel forum ci fossero segnalazioni per il piacentino
Villiam
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Re: EMILIA ROMAGNA
Per il Piacentino ho solo stazioni appenniniche:
1) 17.06.2009; Dintorni di Rocca dell’Aquila (Cerignale); 820 m m; quadr.: 1321-2. (leg. et det. E.Romani)
Pochi esemplari a inizio fioritura, nella boscaglie e sul sentiero.
2) 03.08.1994; Barchi (Ottone); 770 m m; quadr.: 1321-4. (leg. et det. E.Romani)
Pochi esemplari, in incolto umido presso il paese.
Enrico
1) 17.06.2009; Dintorni di Rocca dell’Aquila (Cerignale); 820 m m; quadr.: 1321-2. (leg. et det. E.Romani)
Pochi esemplari a inizio fioritura, nella boscaglie e sul sentiero.
2) 03.08.1994; Barchi (Ottone); 770 m m; quadr.: 1321-4. (leg. et det. E.Romani)
Pochi esemplari, in incolto umido presso il paese.
Enrico
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Re: EMILIA ROMAGNA
Carduus carduelis (L.) Gren. - ASTERACEAE
Ho segnalazione di questa specie per il Piacentino, e per l'Alessandrino:
1) CARREGA M., SILLA D., 1996: “Ricerche floristiche nel Novese e nel Tortonese (Provincia di Alessandria, Piemonte sud orientale) Parte II. Umbelliferae - Orchidaceae”, RIV.PIEM.ST.NAT., 17, 1996: pag. 148:
"monte Cavalmurone (PC)", sul crinale di confine fra il Piacentino (Val Boreca) e l'Alessandrino
2) CARREGA M., SILLA D., 1999: “Ricerche floristiche nel Novese e nel Tortonese (Provincia di Alessandria, Piemonte sud orientale) (Aggiornamento anni 1994-1997)”, RIV.PIEM.ST.NAT., 20, 1999: pag. 14:
"Carrega Ligure in località Campassi e Cabella Ligure al monte Cavalmurone", in territorio della Provincia di Alessandria (Piemonte).
Nella stessa area, nell'Appennino a cavallo fra le province di Piacenza (Emilia Romagna), Pavia (Lombardia) e Alessandria (Piemonte), era già indicata da S.Pignatti, 1982, sul Monte Chiappo e sul Monte Lesima, ma mancano osservazioni recenti.
Enrico Romani
Ho segnalazione di questa specie per il Piacentino, e per l'Alessandrino:
1) CARREGA M., SILLA D., 1996: “Ricerche floristiche nel Novese e nel Tortonese (Provincia di Alessandria, Piemonte sud orientale) Parte II. Umbelliferae - Orchidaceae”, RIV.PIEM.ST.NAT., 17, 1996: pag. 148:
"monte Cavalmurone (PC)", sul crinale di confine fra il Piacentino (Val Boreca) e l'Alessandrino
2) CARREGA M., SILLA D., 1999: “Ricerche floristiche nel Novese e nel Tortonese (Provincia di Alessandria, Piemonte sud orientale) (Aggiornamento anni 1994-1997)”, RIV.PIEM.ST.NAT., 20, 1999: pag. 14:
"Carrega Ligure in località Campassi e Cabella Ligure al monte Cavalmurone", in territorio della Provincia di Alessandria (Piemonte).
Nella stessa area, nell'Appennino a cavallo fra le province di Piacenza (Emilia Romagna), Pavia (Lombardia) e Alessandria (Piemonte), era già indicata da S.Pignatti, 1982, sul Monte Chiappo e sul Monte Lesima, ma mancano osservazioni recenti.
Enrico Romani
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Re: EMILIA ROMAGNA
Allium victorialis L.
E' stato rinvenuto nelle parco nazionale delle Foreste casentinesi.
Nuovo per l'Emilia-Romagna e limite sud di presenza in Italia.
La segnalazione si trova in:
Togni & al., 2009. Due specie vegetali nuove ed una riconfermata per il territorio del Parco nazionale ... Quad. Studi Nat. Romagna, 29: 7-10.
Complimenti per il bel rinvenimento!
Ale
E' stato rinvenuto nelle parco nazionale delle Foreste casentinesi.
Nuovo per l'Emilia-Romagna e limite sud di presenza in Italia.
La segnalazione si trova in:
Togni & al., 2009. Due specie vegetali nuove ed una riconfermata per il territorio del Parco nazionale ... Quad. Studi Nat. Romagna, 29: 7-10.

Complimenti per il bel rinvenimento!
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Re: EMILIA ROMAGNA
Callitriche lenisulca Clavaud
Daniele Saiani ha pubblicato il rinvenimento nel lavoro:
"Callitriche lenisulca Clavaud. Una specie italiana misconosciuta"
in Quad. Studi Nat. Romagna, 29: 11-18. 2009.
Nuova per l'Emilia-Romagna e accertata per l'Italia.
Località: il Bardello, uno dei luoghi mitici della flora regionale.
Ale
Daniele Saiani ha pubblicato il rinvenimento nel lavoro:
"Callitriche lenisulca Clavaud. Una specie italiana misconosciuta"
in Quad. Studi Nat. Romagna, 29: 11-18. 2009.
Nuova per l'Emilia-Romagna e accertata per l'Italia.
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Re: EMILIA ROMAGNA
Cirsium creticum (Lam.) D'Urv. subsp. triumfettii (Lacaita) K. Werner confermato per l'Emilia-Romagna
Pur esistendo una segnalazione recente per Onferno, viene accertata la attribuzione alla subsp. triumfettii.
Il rinvenimento è segnalato in:
Borsetti & al., 2009. Integrazioni floristiche alla Romagna "Zangheriana" del settore imolese. Quad. Studi Nat. Romagna, 29: 1-6.
Ale
Pur esistendo una segnalazione recente per Onferno, viene accertata la attribuzione alla subsp. triumfettii.
Il rinvenimento è segnalato in:
Borsetti & al., 2009. Integrazioni floristiche alla Romagna "Zangheriana" del settore imolese. Quad. Studi Nat. Romagna, 29: 1-6.

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Re: EMILIA ROMAGNA
Klasea nudicaulis (L.) Fourr.
Rinvenuta in Romagna (Valsellustra) e segnalata sub Serratula nudicaulis (L.) DC. in:
Borsetti & al., 2009. Integrazioni floristiche alla Romagna "Zangheriana" del settore imolese. Quad. Studi Nat. Romagna, 29: 1-6.
Ale
Rinvenuta in Romagna (Valsellustra) e segnalata sub Serratula nudicaulis (L.) DC. in:
Borsetti & al., 2009. Integrazioni floristiche alla Romagna "Zangheriana" del settore imolese. Quad. Studi Nat. Romagna, 29: 1-6.

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Re: EMILIA ROMAGNA
Euphorbia characias L. nuova per l'Emilia-Romagna
In rinvenimento è segnalato in:
Montanari S. & Iamonico D., 2009. Segnalazioni floristiche, 77. Quad. Studi Nat. Romagna, 29: 232-233.
Ale
In rinvenimento è segnalato in:
Montanari S. & Iamonico D., 2009. Segnalazioni floristiche, 77. Quad. Studi Nat. Romagna, 29: 232-233.

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Re: EMILIA ROMAGNA
Tragopogon crocifolius L. è presente in Emilia-Romagna
Castellaro (RE) 02 giu 2002 - Giuseppe Branchetti
Pietra di Bismantova (RE) 25-05-2005 - Villiam Morelli
se volete vi mando le scansioni dei campioni d'erbario
Villiam
Castellaro (RE) 02 giu 2002 - Giuseppe Branchetti
Pietra di Bismantova (RE) 25-05-2005 - Villiam Morelli
se volete vi mando le scansioni dei campioni d'erbario
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Re: EMILIA ROMAGNA
Silene pusilla Waldst. & Kit. subsp. pusilla è segnalata da una pubblicazione storica come presente in questa regione.
Brunello
Brunello
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Re: EMILIA ROMAGNA
I dati sono stati pubblicati in
Informatore Botanico Italiano 38 (2) 435-444 2006
Villiam
Informatore Botanico Italiano 38 (2) 435-444 2006
Villiam
Franco Giordana ha scritto:colma un buco nella mappa.
Ho colorato in azzurro la mappa, fonte ActaPlantarum
F.
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Re: EMILIA ROMAGNA
Le citazioni per l'Appennino emiliano (quasi tutte sub S. quadrifida o S. quadridentata) sono davvero molte, per le province dal Piacentino (queste molto recenti), fino al Bolognese.Brunello Pierini ha scritto:Silene pusilla Waldst. & Kit. subsp. pusilla è segnalata da una pubblicazione storica come presente in questa regione.
Brunello
Tra l'altro mi sono reso conto che alcuni autori antichi citano anche S. pudibunda (sub S. quadrifida var. pudibunda), ma penso che si tratti di citazioni molto dubbie.
Segnalazioni recenti (edite ma anche inedite) sono disponibili per tutte le province emiliane.
Probabilmente la mancanza nella Checklist per la EMR deriva da svista o mancato allineamento delle sinonimie.
Grazie a Brunello che effettivamente ha messo in luce una mancanza.
Ovviamente, se necessario posso fornire l'elenco delle segnalazioni che mi sono note.
Ciao
Ale
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Re: EMILIA ROMAGNA
La recente uscita della Flora del Modenese ha reso disponibili informazioni su specie nuove per la flora regionale.
Pensavo di cominciare a comunicare queste novità; un po' alla volta...
Comincio con Allium longispathum.
Trascrivo la nota che compare nel volume a pag. 110:
"Rinvenuto e documentato da un campione inedito di Vaccari nei "Colli aridi alla forcella del Guerro rimpetto a Denzano" (sub A. oleraceum var. paniculatum), è stato trovato di recente a Varana; quindi viene qui segnalato per la prima volta nel Modenese. Specie molto rara in tutta la Regione e forse confusa con entità affini. Da notare che le denominazioni storicamente utilizzate collocano questo Allium a volte in A. oleraceum, a volte in A. pallens. Le denominazioni più recenti sono pure piuttosto complicate; in Conti & al. (Checklist) infatti viene trattato come A. paniculatum subsp. paniculatum; poi in Conti & al. (Integrazioni), sia questa specie che A. dentiferum Webb. & Berthel., convergono in A. longispathum Redouté. Queste vicissitudini nomenclaturali derivano ovviamente dal fatto che si tratta di un gruppo di specie molto affini e spesso di difficile discernimento."
In realtà, a cause degli intrecci nomenclaturali, questa è la prima segnalazione anche per l'intera Regione e non solo per il Modenese.
Pensavo di cominciare a comunicare queste novità; un po' alla volta...
Comincio con Allium longispathum.
Trascrivo la nota che compare nel volume a pag. 110:
"Rinvenuto e documentato da un campione inedito di Vaccari nei "Colli aridi alla forcella del Guerro rimpetto a Denzano" (sub A. oleraceum var. paniculatum), è stato trovato di recente a Varana; quindi viene qui segnalato per la prima volta nel Modenese. Specie molto rara in tutta la Regione e forse confusa con entità affini. Da notare che le denominazioni storicamente utilizzate collocano questo Allium a volte in A. oleraceum, a volte in A. pallens. Le denominazioni più recenti sono pure piuttosto complicate; in Conti & al. (Checklist) infatti viene trattato come A. paniculatum subsp. paniculatum; poi in Conti & al. (Integrazioni), sia questa specie che A. dentiferum Webb. & Berthel., convergono in A. longispathum Redouté. Queste vicissitudini nomenclaturali derivano ovviamente dal fatto che si tratta di un gruppo di specie molto affini e spesso di difficile discernimento."
In realtà, a cause degli intrecci nomenclaturali, questa è la prima segnalazione anche per l'intera Regione e non solo per il Modenese.
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Re: EMILIA ROMAGNA
Proseguo con
Allium amethystinum
Era stato da me segnalato in Acta, ma non era stata aggiornata la mappa di distribuzione in IPFI.
Ecco la nota (pag. 110):
"Primi accertamenti per l'Emilia-Romagna; è stato rinvenuto a Ponte Samone, Sassomorello, Casona di Marano al di là del fiume, Val di Traino, Sassoguidano. La specie era finora nota per la Liguria e per diverse regioni dell'Italia centrale e meridionale. Predilige terreni argilloso-marnosi. "
Ale
Allium amethystinum
Era stato da me segnalato in Acta, ma non era stata aggiornata la mappa di distribuzione in IPFI.
Ecco la nota (pag. 110):
"Primi accertamenti per l'Emilia-Romagna; è stato rinvenuto a Ponte Samone, Sassomorello, Casona di Marano al di là del fiume, Val di Traino, Sassoguidano. La specie era finora nota per la Liguria e per diverse regioni dell'Italia centrale e meridionale. Predilige terreni argilloso-marnosi. "
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Re: EMILIA ROMAGNA
Arabis ciliata
Ecco la nota (p. 118):
"Rinvenuta a Poggio Bianco di Boccassuolo, si tratta della sola località per ora accertata per la Regione. Viene quindi confermata la presenza, dubbia secondo Conti & al. (Checklist)."
Il Poggio Bianco di Boccassuolo è una bellissima ofiolite, in precedenza poco esplorata.
Ecco la nota (p. 118):
"Rinvenuta a Poggio Bianco di Boccassuolo, si tratta della sola località per ora accertata per la Regione. Viene quindi confermata la presenza, dubbia secondo Conti & al. (Checklist)."
Il Poggio Bianco di Boccassuolo è una bellissima ofiolite, in precedenza poco esplorata.
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Re: EMILIA ROMAGNA
Asperula laevigata
Nota per segnalazioni recenti solo nel Reggiano (Branchetti, Morelli & Alessandrini, 2006, Inform. Bot. Ital.), per il Modenese è nota solo per citazioni antiche. Non registrata per l'EMR nella Checklist di Conti & al.
Ecco la nota (p. 120):
"Pianta molto rara e anche poco segnalata; in Regione sono noti allo stato attuale rinvenimenti recenti solo per il Reggiano. Per il Modenese mancano dati recenti. Sono inoltre dubbie le antiche segnalazioni per località d’alta montagna, che realisticamente sono da attribuire ad altra entità (es. A. aristata)."
Nota per segnalazioni recenti solo nel Reggiano (Branchetti, Morelli & Alessandrini, 2006, Inform. Bot. Ital.), per il Modenese è nota solo per citazioni antiche. Non registrata per l'EMR nella Checklist di Conti & al.
Ecco la nota (p. 120):
"Pianta molto rara e anche poco segnalata; in Regione sono noti allo stato attuale rinvenimenti recenti solo per il Reggiano. Per il Modenese mancano dati recenti. Sono inoltre dubbie le antiche segnalazioni per località d’alta montagna, che realisticamente sono da attribuire ad altra entità (es. A. aristata)."
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Re: EMILIA ROMAGNA
Astragalus depressus subsp. depressus : da confermare
Mancano conferme recenti e non sono state trovate documentazioni d'erbario.
La nota spiega le ragioni per cui la segnalazione viene considerata valida e quindi la pianta va ammessa nella flora regionale anche se da confermare.
Ecco la nota (p. 122):
"La specie, per quanto in generale rara e localizzata, è ampiamente diffusa in Italia, tanto che l'Emilia-Romagna è una delle poche regioni italiane dove non viene registrata (Conti & al., Checklist). Quindi la antica segnalazione di Mori per il Rondinaio, sebbene non supportata da campioni d'erbario né da conferme successive, non è inverosimile. Va inoltre ricordato che questo Astragalo è stato citato per il Piacentino, sulla vetta del M. Bue, anche se il dato viene considerato dubbio e mancano conferme della presenza (Romani & Alessandrini, 2002). Si preferisce ammettere questa rara specie nella flora del Modenese e quindi dell'Emilia-Romagna, anche se sono auspicabili conferme della effettiva attuale presenza."
Ciao
Ale
Mancano conferme recenti e non sono state trovate documentazioni d'erbario.
La nota spiega le ragioni per cui la segnalazione viene considerata valida e quindi la pianta va ammessa nella flora regionale anche se da confermare.
Ecco la nota (p. 122):
"La specie, per quanto in generale rara e localizzata, è ampiamente diffusa in Italia, tanto che l'Emilia-Romagna è una delle poche regioni italiane dove non viene registrata (Conti & al., Checklist). Quindi la antica segnalazione di Mori per il Rondinaio, sebbene non supportata da campioni d'erbario né da conferme successive, non è inverosimile. Va inoltre ricordato che questo Astragalo è stato citato per il Piacentino, sulla vetta del M. Bue, anche se il dato viene considerato dubbio e mancano conferme della presenza (Romani & Alessandrini, 2002). Si preferisce ammettere questa rara specie nella flora del Modenese e quindi dell'Emilia-Romagna, anche se sono auspicabili conferme della effettiva attuale presenza."
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Re: EMILIA ROMAGNA
Achillea nana : solo segnalazioni antiche ; presenza da confermare
La storia è interessante: è stato trovato un campione all'Erbario di Napoli nel corso di una ricerca su un erbario di un esploratore della flora modenese: Domenico Riva.
L'identità del campione è stata confermata da Franco Fenaroli.
Attualmente mancano conferme della presenza (ma cercando meglio, chissà...).
La nota (p. 106):
"La presenza italiana attualmente nota è limitata alle Alpi centrali e occidentali. Vaccari (Vegetaz.) e Negodi (Flora) la indicano tra le piante non ritrovate e dubbie. Tuttavia è stato rivenuto un campione di identità certa (confermata da Franco Fenaroli) nella racc. Mattei (Napoli), raccolto da D. Riva “Sopra Sestola” (1879). Si tratta dell’unico accertamento per l’Appennino. Pur mancando conferme nel Modenese, la presenza non può essere esclusa."
Ale
La storia è interessante: è stato trovato un campione all'Erbario di Napoli nel corso di una ricerca su un erbario di un esploratore della flora modenese: Domenico Riva.
L'identità del campione è stata confermata da Franco Fenaroli.
Attualmente mancano conferme della presenza (ma cercando meglio, chissà...).
La nota (p. 106):
"La presenza italiana attualmente nota è limitata alle Alpi centrali e occidentali. Vaccari (Vegetaz.) e Negodi (Flora) la indicano tra le piante non ritrovate e dubbie. Tuttavia è stato rivenuto un campione di identità certa (confermata da Franco Fenaroli) nella racc. Mattei (Napoli), raccolto da D. Riva “Sopra Sestola” (1879). Si tratta dell’unico accertamento per l’Appennino. Pur mancando conferme nel Modenese, la presenza non può essere esclusa."
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Re: EMILIA ROMAGNA
Bellis pusilla
Trattata a p. 125.
Ecco la nota:
"Questa specie, che nelle Flore italiane più antiche era in sinonimia con B. perennis, è stata rivalutata dapprima da Fiori (1923-29) come B. perennis var. microcephala e quindi da Pignatti (1977 e 1982), che ne riconosce la presenza per le regioni dalla Toscana e Marche fino al Lazio e Abruzzo, pur citando anche località immediatamente adiacenti al territorio emiliano. Fu segnalata da Negodi per il Rondinaio, ma il rinvenimento è stato ripreso solo da Del Prete & Tomaselli (1988). È stata accertata al Pian delle Stelle sopra al "Padule il Piano" e viene così confermata la presenza nel Modenese e nell'Emilia-Romagna."
Trattata a p. 125.
Ecco la nota:
"Questa specie, che nelle Flore italiane più antiche era in sinonimia con B. perennis, è stata rivalutata dapprima da Fiori (1923-29) come B. perennis var. microcephala e quindi da Pignatti (1977 e 1982), che ne riconosce la presenza per le regioni dalla Toscana e Marche fino al Lazio e Abruzzo, pur citando anche località immediatamente adiacenti al territorio emiliano. Fu segnalata da Negodi per il Rondinaio, ma il rinvenimento è stato ripreso solo da Del Prete & Tomaselli (1988). È stata accertata al Pian delle Stelle sopra al "Padule il Piano" e viene così confermata la presenza nel Modenese e nell'Emilia-Romagna."
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Re: EMILIA ROMAGNA
Brachypodium caespitosum
A p. 127:
"Nonostante non sia registrata per la Regione in Conti & al. (Checklist), sono disponibili numerose segnalazioni, dal Piacentino alla Romagna.
I rinvenimenti nel Modenese sono stati operati tutti dal Negodi; mancano conferme forse anche per insufficiente attenzione da parte degli attuali esploratori.
Inoltre, secondo alcuni Autori recenti, B. caespitosum non è entità autonoma ma sinonimo di B. rupestre (Wisskirchen & Haeupler, 1998)."
La prima conferma recente della presenza è per il Piacentino e si trova in: Banfi E., Bracchi G., Galasso G., Romani E., Agrostologia Piacentina (2005).
A p. 127:
"Nonostante non sia registrata per la Regione in Conti & al. (Checklist), sono disponibili numerose segnalazioni, dal Piacentino alla Romagna.
I rinvenimenti nel Modenese sono stati operati tutti dal Negodi; mancano conferme forse anche per insufficiente attenzione da parte degli attuali esploratori.
Inoltre, secondo alcuni Autori recenti, B. caespitosum non è entità autonoma ma sinonimo di B. rupestre (Wisskirchen & Haeupler, 1998)."
La prima conferma recente della presenza è per il Piacentino e si trova in: Banfi E., Bracchi G., Galasso G., Romani E., Agrostologia Piacentina (2005).
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Re: EMILIA ROMAGNA
Calamagrostis canescens : accertata anticamente, oggi scomparsa.
Trattata a p. 130:
"Rarissima e in via di estinzione in tutta l'area italiana dove, secondo Pignatti (1982) è presente nelle regioni dell'arco alpino dal Piemonte verso est. Tuttavia era nota anche per il Pratignano, grazie a un primo rinvenimento di Adriano Fiori, poi confermato da Vaccari; oggi da questa unica località di presenza nel Modenese sembra scomparsa e comunque mancano conferme successive alle segnalazioni storiche. Nota anche nel Piacentino lungo il Trebbia, ma non ritrovata di recente (Romani & Alessandrini, 2002)."
Trattata a p. 130:
"Rarissima e in via di estinzione in tutta l'area italiana dove, secondo Pignatti (1982) è presente nelle regioni dell'arco alpino dal Piemonte verso est. Tuttavia era nota anche per il Pratignano, grazie a un primo rinvenimento di Adriano Fiori, poi confermato da Vaccari; oggi da questa unica località di presenza nel Modenese sembra scomparsa e comunque mancano conferme successive alle segnalazioni storiche. Nota anche nel Piacentino lungo il Trebbia, ma non ritrovata di recente (Romani & Alessandrini, 2002)."
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Re: EMILIA ROMAGNA
Campanula spicata
A pag. 152:
"Presente lungo l'arco alpino e appenninico fino all'Abruzzo, con l'eccezione di Liguria e Umbria; in Regione è considerata dubbia in Conti & al. (Checklist). Il rinvenimento tra Libro Aperto e Cima Tauffi sul crinale modenese ne confermata la presenza."
Presenza accertata da Luigi Salsi.
A pag. 152:
"Presente lungo l'arco alpino e appenninico fino all'Abruzzo, con l'eccezione di Liguria e Umbria; in Regione è considerata dubbia in Conti & al. (Checklist). Il rinvenimento tra Libro Aperto e Cima Tauffi sul crinale modenese ne confermata la presenza."
Presenza accertata da Luigi Salsi.
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Re: EMILIA ROMAGNA
Carex hostiana : modificare status, da certa a non confermata di recente
Trattata a p. 135:
"Segnalata per diverse località: Villa S. Faustino presso Modena, Libro Aperto, ma non ritrovata in tempi recenti e probabilmente estinta perlomeno in pianura o perlomeno in forte rarefazione.
Non esistono campioni certi nell'Erbario modenese se non uno del Vaccari per la pianura presso Modena che lo stesso ha poi reputato non determinabile; in effetti il campione, esaminato nuovamente, non appartiene a C. hostiana, ma quasi certamente a C. distans.
In Italia è nota per il Nord, l'Emilia e per l'Appennino umbro-marchigiano; tuttavia, nonostante il gran numero di citazione per la Regione, mancano conferme recenti della sua presenza in Emilia-Romagna; per queste ragioni veniva anche citata nella prima “Lista Rossa” della flora modenese (Alessandrini & Manzini, 1997)."
Non è peraltro da escludere che tutte le antiche segnalazioni fossero relative a C. distans.
Trattata a p. 135:
"Segnalata per diverse località: Villa S. Faustino presso Modena, Libro Aperto, ma non ritrovata in tempi recenti e probabilmente estinta perlomeno in pianura o perlomeno in forte rarefazione.
Non esistono campioni certi nell'Erbario modenese se non uno del Vaccari per la pianura presso Modena che lo stesso ha poi reputato non determinabile; in effetti il campione, esaminato nuovamente, non appartiene a C. hostiana, ma quasi certamente a C. distans.
In Italia è nota per il Nord, l'Emilia e per l'Appennino umbro-marchigiano; tuttavia, nonostante il gran numero di citazione per la Regione, mancano conferme recenti della sua presenza in Emilia-Romagna; per queste ragioni veniva anche citata nella prima “Lista Rossa” della flora modenese (Alessandrini & Manzini, 1997)."
Non è peraltro da escludere che tutte le antiche segnalazioni fossero relative a C. distans.
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Re: EMILIA ROMAGNA
Carex rupestris
Trattata a p. 137:
"Nell'Appennino emiliano è stata accertata per la prima volta da A. Soldano sul Cimone; sulla stessa montagna sono state rinvenute anche diverse altre stazioni, tutte collocate presso la vetta nella cresta verso il Balzone (Tomaselli & Gualmini), dove nel 2007 sono state mappate con precisione 23 stazioni tra quota 1970 e 2000; queste, alcune anche molto esigue, sono comunque riconducibili a 8/9 principali affioramenti rocciosi presenti lungo la cresta (Gualmini, com. pers.).
Qui va probabilmente riferita la antica e inverosimile segnalazione di C. firma per il Cimone, indicata da Jan ex Bertoloni e ripresa da Gibelli & Pirotta. La vera C. firma è pianta delle Alpi, con disgiunzioni in Abruzzo."
Trattata a p. 137:
"Nell'Appennino emiliano è stata accertata per la prima volta da A. Soldano sul Cimone; sulla stessa montagna sono state rinvenute anche diverse altre stazioni, tutte collocate presso la vetta nella cresta verso il Balzone (Tomaselli & Gualmini), dove nel 2007 sono state mappate con precisione 23 stazioni tra quota 1970 e 2000; queste, alcune anche molto esigue, sono comunque riconducibili a 8/9 principali affioramenti rocciosi presenti lungo la cresta (Gualmini, com. pers.).
Qui va probabilmente riferita la antica e inverosimile segnalazione di C. firma per il Cimone, indicata da Jan ex Bertoloni e ripresa da Gibelli & Pirotta. La vera C. firma è pianta delle Alpi, con disgiunzioni in Abruzzo."
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Re: EMILIA ROMAGNA
Carex "elongata" : è esclusa la presenza; il controllo dei campioni ha permesso di accertare che si trattava di C. canescens (p. 134, sub Carex canescens):
"[arex canescens] Specie molto rara, ma che può anche passare inosservata. Rinvenimenti inediti recenti a Le Maccherie, Prati di S. Geminiano, Il Padule di Fiumalbo e Lago Baccio.
Qui vanno riferite le segnalazioni ottocentesche di C. elongata, che compaiono in bibliografia sia per il Reggiano (Lago Cerretano) che per il Modenese "Nei padulli del Lago Baccio sotto il Rondinajo". L'esame dei campioni presenti nell'Erbario modenese (vedi le immagini nell’inserto fotografico e nel CD-rom) ha permesso di identificarli per C. canescens. Viene quindi esclusa la presenza antica di questa specie in Emilia."
"[arex canescens] Specie molto rara, ma che può anche passare inosservata. Rinvenimenti inediti recenti a Le Maccherie, Prati di S. Geminiano, Il Padule di Fiumalbo e Lago Baccio.
Qui vanno riferite le segnalazioni ottocentesche di C. elongata, che compaiono in bibliografia sia per il Reggiano (Lago Cerretano) che per il Modenese "Nei padulli del Lago Baccio sotto il Rondinajo". L'esame dei campioni presenti nell'Erbario modenese (vedi le immagini nell’inserto fotografico e nel CD-rom) ha permesso di identificarli per C. canescens. Viene quindi esclusa la presenza antica di questa specie in Emilia."