Foto di Marcello Giani
Pianta molto comune sulle dune sabbiose del litorale.
Grazie dell'attenzione.

Marcello
Moderatori: F. Fen., rededivad
Grazie Valerio,Valerio Lazzeri ha scritto:Nonostante sia in ambiente dunale la forma dell'involucro dei capolini sembrerebbe escludere che possa trattarsi di Helichrysum stoechas.
Hai per caso un'altra foto dei capolini visti di fianco?
Ti copio parte della chiave di Galbany-Casals et al., articolo che, nonstante sia stato criticato in alcuni suoi punti, almeno fornisce una chiave:
1 capolini 4-8 mm di diametro nella parte mediana, di forma da largamente campanulata a emisferica: H. stoechas
1a capolini 2-5 mm di diametro nella parte mediana, di forma da ciclindrica a strettamente campanulata 2
2 pianta alta fino a 80 cm, non aromatica, foglie lunghe (19)28-80 mm, da non ghiandolose a sparsamente ghiandolose, sulla faccia inferiore: H. litoreum
2a pianta alta fino a 60 cm, fortemente aromatica, foglie lunghe 2-37 mm, generalmente da sparsamente a densamente ghiandolose sulla faccia inferiore: H. italicum
La presenza di H. litoreum in Toscana al di fuori delle scogliere calcaree è un po' dubbia. Pare riportato per il Lazio anche in ambiente dunale dove, secondo gli autori del lavoro citato, assumerebbe una portamento simile a quello di H. stoechas con foglie più corte del normale. E' altrettanto da menzionare che H. italicum, quantomeno in ambiente collinare sui Monti livornesi, mostra foglie ben più lunghe rispetto a quanto riportato in questo articolo. C'è però da dire che comunque si tratta di piante molto odorose.
Questa indicazione è importante. Se facesse il paio con delle misure della lunghezza delle foglie superiori a quanto riportato nella chiave per H. italicum potremmo arrivare ad avere un'idea più precisa..MARCELLO. ha scritto: ... posso aggiungere che la pianta in questione non era aromatica;
In effetti Valerio,Valerio Lazzeri ha scritto:Questa indicazione è importante. Se facesse il paio con delle misure della lunghezza delle foglie superiori a quanto riportato nella chiave per H. italicum potremmo arrivare ad avere un'idea più precisa..MARCELLO. ha scritto: ... posso aggiungere che la pianta in questione non era aromatica;
Comunque, ci tengo a ribadire che, nonostante l'ecologia, non è H. stoechas.
Umberto Ferrando ha scritto:Una curiosità ma da voi Helichrysum stoechas (L.) Moench vegeta prevalentemente o esclusivamente in ambiente dunale? Ve lo chiedo perché da noi è tipico delle scogliere marine calcaree, lo stesso ambiente dove vegeta Jacobaea maritima (L.) Pelser & Meijden. Insomma è relativamente comune sulle coste rocciose dalle quali si allontana di rado, penetrando ad esempio in alcune vallate dell'Imperiese, fino a discreta distanza dalla costa.
E' vero che da noi gli ambienti dunali non esistono praticamente più, ma anche sulle rare vestigia di dune litoranee, che mi è capitato di incontrare in alcuni tratti della costa ligure (Marinella di Sarzana e in passato qualche "frammento" di duna nel Finalese) non ho mai incontrato degli Helichrysum sp.
Comunque sono d'accordo, quello delle foto non è Helichrysum stoechas.
Ciao
Umberto
Sì, lo si può trovare in ambiente dunale.Umberto Ferrando ha scritto:Una curiosità ma da voi Helichrysum stoechas (L.) Moench vegeta prevalentemente o esclusivamente in ambiente dunale? Ve lo chiedo perché da noi è tipico delle scogliere marine calcaree, lo stesso ambiente dove vegeta Jacobaea maritima (L.) Pelser & Meijden. Insomma è relativamente comune sulle coste rocciose dalle quali si allontana di rado, penetrando ad esempio in alcune vallate dell'Imperiese, fino a discreta distanza dalla costa.
E' vero che da noi gli ambienti dunali non esistono praticamente più, ma anche sulle rare vestigia di dune litoranee, che mi è capitato di incontrare in alcuni tratti della costa ligure (Marinella di Sarzana e in passato qualche "frammento" di duna nel Finalese) non ho mai incontrato degli Helichrysum sp.
Comunque sono d'accordo, quello delle foto non è Helichrysum stoechas.
Ciao
Umberto