Helichrysum litoreum Guss.? $

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Helichrysum litoreum Guss.? $

Messaggio da .MARCELLO. »

San Vincenzo (LI), 0 m, giu 2013
Foto di Marcello Giani

Pianta molto comune sulle dune sabbiose del litorale.

Grazie dell'attenzione.
:bye:
Marcello
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Re: PIANTA DA DETERMINARE

Messaggio da .MARCELLO. »

idem
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Re: PIANTA DA DETERMINARE

Messaggio da .MARCELLO. »

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Valerio Lazzeri

Re: PIANTA DA DETERMINARE

Messaggio da Valerio Lazzeri »

Nonostante sia in ambiente dunale la forma dell'involucro dei capolini sembrerebbe escludere che possa trattarsi di Helichrysum stoechas.
Hai per caso un'altra foto dei capolini visti di fianco?

Ti copio parte della chiave di Galbany-Casals et al., articolo che, nonstante sia stato criticato in alcuni suoi punti, almeno fornisce una chiave:

1 capolini 4-8 mm di diametro nella parte mediana, di forma da largamente campanulata a emisferica: H. stoechas
1a capolini 2-5 mm di diametro nella parte mediana, di forma da ciclindrica a strettamente campanulata 2

2 pianta alta fino a 80 cm, non aromatica, foglie lunghe (19)28-80 mm, da non ghiandolose a sparsamente ghiandolose, sulla faccia inferiore: H. litoreum

2a pianta alta fino a 60 cm, fortemente aromatica, foglie lunghe 2-37 mm, generalmente da sparsamente a densamente ghiandolose sulla faccia inferiore: H. italicum

La presenza di H. litoreum in Toscana al di fuori delle scogliere calcaree è un po' dubbia. Pare riportato per il Lazio anche in ambiente dunale dove, secondo gli autori del lavoro citato, assumerebbe una portamento simile a quello di H. stoechas con foglie più corte del normale. E' altrettanto da menzionare che H. italicum, quantomeno in ambiente collinare sui Monti livornesi, mostra foglie ben più lunghe rispetto a quanto riportato in questo articolo. C'è però da dire che comunque si tratta di piante molto odorose.
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Re: PIANTA DA DETERMINARE

Messaggio da .MARCELLO. »

Valerio Lazzeri ha scritto:Nonostante sia in ambiente dunale la forma dell'involucro dei capolini sembrerebbe escludere che possa trattarsi di Helichrysum stoechas.
Hai per caso un'altra foto dei capolini visti di fianco?

Ti copio parte della chiave di Galbany-Casals et al., articolo che, nonstante sia stato criticato in alcuni suoi punti, almeno fornisce una chiave:

1 capolini 4-8 mm di diametro nella parte mediana, di forma da largamente campanulata a emisferica: H. stoechas
1a capolini 2-5 mm di diametro nella parte mediana, di forma da ciclindrica a strettamente campanulata 2

2 pianta alta fino a 80 cm, non aromatica, foglie lunghe (19)28-80 mm, da non ghiandolose a sparsamente ghiandolose, sulla faccia inferiore: H. litoreum

2a pianta alta fino a 60 cm, fortemente aromatica, foglie lunghe 2-37 mm, generalmente da sparsamente a densamente ghiandolose sulla faccia inferiore: H. italicum

La presenza di H. litoreum in Toscana al di fuori delle scogliere calcaree è un po' dubbia. Pare riportato per il Lazio anche in ambiente dunale dove, secondo gli autori del lavoro citato, assumerebbe una portamento simile a quello di H. stoechas con foglie più corte del normale. E' altrettanto da menzionare che H. italicum, quantomeno in ambiente collinare sui Monti livornesi, mostra foglie ben più lunghe rispetto a quanto riportato in questo articolo. C'è però da dire che comunque si tratta di piante molto odorose.
Grazie Valerio,
purtroppo al momento non ho altre foto; tuttavia posso aggiungere che la pianta in questione non era aromatica; esaminando le schede botaniche e le foto in galleria e alla luce delle tue indicazioni, l'Helichrysum litoreum Guss. mi sembra molto somigliante.
Un caro saluto.
:bye:
Marcello
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Valerio Lazzeri

Re: PIANTA DA DETERMINARE

Messaggio da Valerio Lazzeri »

.MARCELLO. ha scritto: ... posso aggiungere che la pianta in questione non era aromatica;
Questa indicazione è importante. Se facesse il paio con delle misure della lunghezza delle foglie superiori a quanto riportato nella chiave per H. italicum potremmo arrivare ad avere un'idea più precisa.

Comunque, ci tengo a ribadire che, nonostante l'ecologia, non è H. stoechas.
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Re: PIANTA DA DETERMINARE

Messaggio da .MARCELLO. »

Valerio Lazzeri ha scritto:
.MARCELLO. ha scritto: ... posso aggiungere che la pianta in questione non era aromatica;
Questa indicazione è importante. Se facesse il paio con delle misure della lunghezza delle foglie superiori a quanto riportato nella chiave per H. italicum potremmo arrivare ad avere un'idea più precisa.

Comunque, ci tengo a ribadire che, nonostante l'ecologia, non è H. stoechas.
In effetti Valerio,
mi ricordo che le foglie presentavano una grande variabilità nella lunghezza e le foto purtroppo non rendono giustizia di ciò; ho visto alcune foglie superiori cortissime, appena accennate, mentre la maggior parte di esse, visibili nelle immagini, aveva una lunghezza normale.
Grazie per le tue precisazioni.
:bye:
Marcello
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Re: Helichrysum litoreum Guss.?

Messaggio da Umberto Ferrando »

Una curiosità ma da voi Helichrysum stoechas (L.) Moench vegeta prevalentemente o esclusivamente in ambiente dunale? Ve lo chiedo perché da noi è tipico delle scogliere marine calcaree, lo stesso ambiente dove vegeta Jacobaea maritima (L.) Pelser & Meijden. Insomma è relativamente comune sulle coste rocciose dalle quali si allontana di rado, penetrando ad esempio in alcune vallate dell'Imperiese, fino a discreta distanza dalla costa.

E' vero che da noi gli ambienti dunali non esistono praticamente più, ma anche sulle rare vestigia di dune litoranee, che mi è capitato di incontrare in alcuni tratti della costa ligure (Marinella di Sarzana e in passato qualche "frammento" di duna nel Finalese) non ho mai incontrato degli Helichrysum sp.

Comunque sono d'accordo, quello delle foto non è Helichrysum stoechas.

Ciao
Umberto
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Re: Helichrysum litoreum Guss.?

Messaggio da .MARCELLO. »

Umberto Ferrando ha scritto:Una curiosità ma da voi Helichrysum stoechas (L.) Moench vegeta prevalentemente o esclusivamente in ambiente dunale? Ve lo chiedo perché da noi è tipico delle scogliere marine calcaree, lo stesso ambiente dove vegeta Jacobaea maritima (L.) Pelser & Meijden. Insomma è relativamente comune sulle coste rocciose dalle quali si allontana di rado, penetrando ad esempio in alcune vallate dell'Imperiese, fino a discreta distanza dalla costa.

E' vero che da noi gli ambienti dunali non esistono praticamente più, ma anche sulle rare vestigia di dune litoranee, che mi è capitato di incontrare in alcuni tratti della costa ligure (Marinella di Sarzana e in passato qualche "frammento" di duna nel Finalese) non ho mai incontrato degli Helichrysum sp.

Comunque sono d'accordo, quello delle foto non è Helichrysum stoechas.

Ciao
Umberto

Forse non sono la persona adatta per rispondere in maniera esauriente alla tua domanda, Umberto : fino a ieri non conoscevo l’Helicriysum sp. in genere e non sono in grado di distinguere le diverse varietà; comunque se può esserti di aiuto in ambiente dunale a San Vincenzo la pianta fotografata è molto comune, come lo sono esemplari simili sulle scogliere di Livorno.
:bye:
Marcello
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Valerio Lazzeri

Re: Helichrysum litoreum Guss.?

Messaggio da Valerio Lazzeri »

Umberto Ferrando ha scritto:Una curiosità ma da voi Helichrysum stoechas (L.) Moench vegeta prevalentemente o esclusivamente in ambiente dunale? Ve lo chiedo perché da noi è tipico delle scogliere marine calcaree, lo stesso ambiente dove vegeta Jacobaea maritima (L.) Pelser & Meijden. Insomma è relativamente comune sulle coste rocciose dalle quali si allontana di rado, penetrando ad esempio in alcune vallate dell'Imperiese, fino a discreta distanza dalla costa.

E' vero che da noi gli ambienti dunali non esistono praticamente più, ma anche sulle rare vestigia di dune litoranee, che mi è capitato di incontrare in alcuni tratti della costa ligure (Marinella di Sarzana e in passato qualche "frammento" di duna nel Finalese) non ho mai incontrato degli Helichrysum sp.

Comunque sono d'accordo, quello delle foto non è Helichrysum stoechas.

Ciao
Umberto
Sì, lo si può trovare in ambiente dunale.
Di sicuro a nord di Livorno dove è abbastanza comune e, se si sa cosa guardare, relativamente facile da identificare.
Sulle coste rocciose del livornese per ora ho visto Helichrysum italicum che lascia qualche dubbio e che da qualcuno viene considerato H. litoreum.
Umberto Ferrando
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Re: Helichrysum litoreum Guss.?

Messaggio da Umberto Ferrando »

Sì, conosco sia Helichrysum italicum (Roth) G. Don Helichrysum stoechas (L.) Moench e sono specie molto ben separate morfologicamente (forma e dimensioni dell'involucro) inoltre hanno anche un diverso odore (ciò mi fa ipotizzare che ci sia una netta separazione anche a livello fitochimico). Il fatto che due specie, seppure in regioni limitrofe, abbiano ecologie diverse è interessante e porta a ragionarci su... ad esempio si potrebbe pensare che, le popolazioni morfologicamente un poco atipiche di Helichrysum italicum della costa toscana centro-settentrionale, abbiano relegato Helichrysum stoechas in ambiente dunale (dove la pressione competitiva è minore) cosa che non è avvenuta qui in Liguria, forse perché di ambienti dunali da noi in Liguria ce ne sono sempre stati pochi o forse perché, per qualche ragione, il vostro Helichrysum italicum si comporta in modo diverso dal nostro. Va anche detto che Helichrysum italicum, comunissimo nella Liguria orientale e centrale (fino al Savonese), verso occidente tende a rarefarsi progressivamente, fino a diventare molto raro nel Nizzardo e in Costa Azzurra ed Helichrysum stoechas guardacaso è più comune sulle rupi marittime della Riviera di Ponente.

Ciao
Umberto
Valerio Lazzeri

Re: Helichrysum litoreum Guss.?

Messaggio da Valerio Lazzeri »

Nel nizzardo dovrebbe esserci un termotipo mesomediterraneo più secco rispetto alle coste toscane che, tra l'altro, viene sostituito pure in alcuni punti dal termomediterraneo.
Analogamente, H. italicum ssp. italicum c'è anche, seppur raro, in Sardegna ma lo si trova in luoghi più elevati rispetto a quel che mi risulta in Toscana.

La differenza tra H. italicum ssp. italicum e H. litoreum, per chi scrive, rimane ancora un qualcosa di non ancora acquisito del tutto. Verosimilmente perché non ho ancora visto il vero H. litoreum (colpa mia... il locus classicus è l'Argentario...).
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