Dianthus balbisii Ser.
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I messaggi di questo forum costituiscono una preziosa documentazione della presenza allo stato spontaneo della flora italiana ordinata in base alla data del rinvenimento, sequenza che verrebbe alterata da qualsiasi intervento successivo, ammissibile SOLO in caso di errori nella determinazione. Per segnalare errori inviate un messaggio nel forum "Correzioni e modifiche ad Archivio floristico" ricopiando il Topic_id che trovate in cima a ogni topic dell'Archivio
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- pan_48020
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Dianthus balbisii Ser.
Ciao,
nelle colline romagnole è abbastanza diffuso Dianthus balbisii; secondo i principali testi nazionali (e IPFI) è presente la sola subsp. nominale, mentre la subsp. liburnicus è assente.
Siccome sto sistemando la checklist del Monte Mauro (RA) ho notato che già Caldesi (1880) segnalava D. liburnicus ed anche Zangheri (1959) confermava la presenza di D.balbisii subsp. liburnicus pur citando un autore (Luzzatto 1935) che esprimeva dubbi sulla effettiva separazione tra le 2 subsp.
Piu tardi sempre Zangheri (1966) nel repertorio indica nella Vena del gesso la presenza di entrambe le subsp. (D. chartusianorum subsp. balbisii e D. chartusianorum susbp. liburnicus) e aggiunge in una nota "penso abbia ragione Luzzato a farci pensare che le due subsp. siano la stessa cosa".
In regione vi sono molte altre segnalazioni, antiche e recenti, riguardanti riguardanti la subsp. liburnicus, fra cui anche una proveniente dal raduno di Acta del 2011 ( https://www.actaplantarum.org/forum/vie ... 6&start=75 )
Con le chiavi del (vecchio1982) Pignatti la distinzione principale si basa sulla larghezza delle foglie, anche se poi andando a vedere la descrizione vi sono altri caratteri quali lunghezza del calice e del lembo dei petali
Andando poi a controllare nelle chiavi di Zangheri della Flora italica (1979) le misure sono molto diverse! E si spiegano forse i dati di distribuzione divergenti.
Spero che col nuovo Pignatti certe incongruenze vengano superate
In definitiva secondo me:
1) se si decide di mantenere la distinzione tra le 2 subsp. allora D.balbisii subsp. liburnicus andrebbe aggiunta in EMR
2) metto di seguito qualche foto
Dianthus balbisii subsp.???
Caryophyllaceae: Garofano di Balbis
M.Mauro (RA), 400 m, lug 2017
Foto di Sergio Montanari
nelle colline romagnole è abbastanza diffuso Dianthus balbisii; secondo i principali testi nazionali (e IPFI) è presente la sola subsp. nominale, mentre la subsp. liburnicus è assente.
Siccome sto sistemando la checklist del Monte Mauro (RA) ho notato che già Caldesi (1880) segnalava D. liburnicus ed anche Zangheri (1959) confermava la presenza di D.balbisii subsp. liburnicus pur citando un autore (Luzzatto 1935) che esprimeva dubbi sulla effettiva separazione tra le 2 subsp.
Piu tardi sempre Zangheri (1966) nel repertorio indica nella Vena del gesso la presenza di entrambe le subsp. (D. chartusianorum subsp. balbisii e D. chartusianorum susbp. liburnicus) e aggiunge in una nota "penso abbia ragione Luzzato a farci pensare che le due subsp. siano la stessa cosa".
In regione vi sono molte altre segnalazioni, antiche e recenti, riguardanti riguardanti la subsp. liburnicus, fra cui anche una proveniente dal raduno di Acta del 2011 ( https://www.actaplantarum.org/forum/vie ... 6&start=75 )
Con le chiavi del (vecchio1982) Pignatti la distinzione principale si basa sulla larghezza delle foglie, anche se poi andando a vedere la descrizione vi sono altri caratteri quali lunghezza del calice e del lembo dei petali
Andando poi a controllare nelle chiavi di Zangheri della Flora italica (1979) le misure sono molto diverse! E si spiegano forse i dati di distribuzione divergenti.
Spero che col nuovo Pignatti certe incongruenze vengano superate
In definitiva secondo me:
1) se si decide di mantenere la distinzione tra le 2 subsp. allora D.balbisii subsp. liburnicus andrebbe aggiunta in EMR
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Dianthus balbisii subsp.???
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Re: Dianthus balbisii Ser.
Dianthus balbisii subsp.???
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Re: Dianthus balbisii Ser.
Dianthus balbisii subsp.???
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Re: Dianthus balbisii Ser.
Pignatti (sopra) e Zangheri (sotto) usano caratteri piuttosto diversi
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Re: Dianthus balbisii Ser.
Ammetto di non aver mai approfondito l'argomento.
Dianthus balbisii mi sembra specie così variabile che si potrebbero istitutire entità infraspecifiche a piacere.
La subsp. liburnicus forse è buona laddove fu a suo tempo descritta (a occhi e croce le coste della Dalmazia) e magari arriva a Trieste, ma per il resto è molto dubbia.
Una differenza basata sulla larghezza delle foglie poi è molto debole.
Ho comunque recuperato la descrizione originale.
Chi ha tempo e voglia può mettersi lì e studiarsela.
Faccio solo notare che laddove si parla delle differenze tra D. liburnicus e D. balbisii (che chiamano D. glacophyllus) mettono in evidenza che l'uno ha foglie glauche mentre l'altro verdi.
Ora, siccome non è vero che D. balbisii (almeno il nostro) ha colore glauco, mi pare che si parla da una pietra di paragone diciamo poco solida.
Ora devo scappare, ma intanto allego la descrizione
Dianthus balbisii mi sembra specie così variabile che si potrebbero istitutire entità infraspecifiche a piacere.
La subsp. liburnicus forse è buona laddove fu a suo tempo descritta (a occhi e croce le coste della Dalmazia) e magari arriva a Trieste, ma per il resto è molto dubbia.
Una differenza basata sulla larghezza delle foglie poi è molto debole.
Ho comunque recuperato la descrizione originale.
Chi ha tempo e voglia può mettersi lì e studiarsela.
Faccio solo notare che laddove si parla delle differenze tra D. liburnicus e D. balbisii (che chiamano D. glacophyllus) mettono in evidenza che l'uno ha foglie glauche mentre l'altro verdi.
Ora, siccome non è vero che D. balbisii (almeno il nostro) ha colore glauco, mi pare che si parla da una pietra di paragone diciamo poco solida.
Ora devo scappare, ma intanto allego la descrizione
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Re: Dianthus balbisii Ser.
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Re: Dianthus balbisii Ser.
Preciso che affontai la faccenda già ai tempi della redazione dell'Atlante della flora protetta dell'Emilia-Romagna e già allora lasciai la cosa in sospeso. Anzi, a quel tempo addirittura trattai nella stessa scheda D. balbisii e D. carthusianorum.
Tra l'altro, confrontando Zangheri con Pignatti, le differenze sono davvero esigue poco espressive e contradditorie (vedi la lunghezza dei petali!).
Anzi, nelle popolazioni che conosco, mi pare si presentino tutte le combinazioni, soprattutto rispetto ai caratteri Larghezza delle foglie e Lunghezza del lembo dei petali.
Spero che questo pasticcio venga risolto nella 2a ed del Pignatti!
Ma temo che il problema sia a monte (come ho espresso sopra): o la subsp. liburnicus funziona là dove è stata descritta oppure non vale molto.
Ciao
Ale
PS: posso anche aggiungere in base alle antiche citazioni D. liburnicus in EMR, ma viste le grandi differenze nella considerazione del taxon, che cosa vado ad aggiungere? E comunque secondo me si tratta di citazioni non confermate se non addrittura dubbie. Meglio lasciare le cose come stanno.
PPS: nel frattempo ho trovato questo lavoro, di micropropagazione di D. liburnicus proveniente da Onferno (EMR, Prov. di Rimini):
http://www.actahort.org/books/725/725_58.htm
PPPS: qui infine una pagina croata (D. liburnicus è stato descritto da queste parti!); le immagini sono molto eloquenti: vedi la lunghezze dei lembi:
http://hirc.botanic.hr/fcd/DetaljiFrame ... rste=12259
Tra l'altro, confrontando Zangheri con Pignatti, le differenze sono davvero esigue poco espressive e contradditorie (vedi la lunghezza dei petali!).
Anzi, nelle popolazioni che conosco, mi pare si presentino tutte le combinazioni, soprattutto rispetto ai caratteri Larghezza delle foglie e Lunghezza del lembo dei petali.
Spero che questo pasticcio venga risolto nella 2a ed del Pignatti!
Ma temo che il problema sia a monte (come ho espresso sopra): o la subsp. liburnicus funziona là dove è stata descritta oppure non vale molto.
Ciao
Ale
PS: posso anche aggiungere in base alle antiche citazioni D. liburnicus in EMR, ma viste le grandi differenze nella considerazione del taxon, che cosa vado ad aggiungere? E comunque secondo me si tratta di citazioni non confermate se non addrittura dubbie. Meglio lasciare le cose come stanno.
PPS: nel frattempo ho trovato questo lavoro, di micropropagazione di D. liburnicus proveniente da Onferno (EMR, Prov. di Rimini):
http://www.actahort.org/books/725/725_58.htm
PPPS: qui infine una pagina croata (D. liburnicus è stato descritto da queste parti!); le immagini sono molto eloquenti: vedi la lunghezze dei lembi:
http://hirc.botanic.hr/fcd/DetaljiFrame ... rste=12259
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Re: Dianthus balbisii Ser.
Visti i dubbi non conviene limitarci al rango specifico?
Franco
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Re: Dianthus balbisii Ser.
Mi sembra la decisione più saggiaFranco Giordana ha scritto: ↑09 ago 2017, 15:05 Visti i dubbi non conviene limitarci al rango specifico?
Franco
ringrazio Alessandro per la grande mole di dati che ha fornito
anche io ho dati similiAnzi, nelle popolazioni che conosco, mi pare si presentino tutte le combinazioni, soprattutto rispetto ai caratteri Larghezza delle foglie e Lunghezza del lembo dei petali.
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Re: Dianthus balbisii Ser.
La questione sollevata da Sergio è sostanziosa.Franco Giordana ha scritto: ↑09 ago 2017, 15:05 Visti i dubbi non conviene limitarci al rango specifico?
Franco
Possiamo tenerci al rango specifico e precisare sempre nel titolo cfr. subsp. liburnicus
Il lavoro qui svolto (soprattutto da Sergio) deve essere immediatamente evidente.
Giustamente lui fa presente che in EMR la subsp. è stata citata, anche se evidenzia il fatto che forse si tratta di entità poco valida
Giustamente io faccio presente che forse la subsp. funziona nella Penisola balcanica ma qua da noi diventa debole e di incerta validità.
Occorrerebbe una revisione critica partendo dall'esame di campioni autentici o meglio rivisitando le stazioni da cui proviene il materiale di partenza per la subsp.
Insomma, rimandiamo a tempi migliori.
Speriamo che qualcuno decida di approfondire e risolve l'annosa questione una volta per tutte ...
Ale
PS: ho visto che Sergio ringrazia; io ringrazio lui per aver dato occasione di riprendere in mano la questione ...