Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
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Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV), m 100- 800
Foto di Franca Molinaro
Questo è un estratto del percorso leggibile integralmente sul sito del comune di Castel Baronia
Il fiume Ufita che scorre nella valle omonima, nasce sul versante Est del paese di Vallata. Dopo una breve fase torrentizia si trova già in pianura, nell’estremo lembo Est di Valle Ufita, presso Sferracavallo. Prosegue in maniera pressoché rettilinea fino ad immettersi nel Calore sotto il versante Nord della collina di Apice, in territorio beneventano.
Raggiungere la sponda non è difficile, basta avventurarsi tra i campi per viottoli accidentati di terra
battuta o acciottolato.
Mi avvicino col fuoristrada e parcheggio in uno spiazzo tra ciuffi verdissimi di Salix triandra, (Saleconcelle) questi virgulti si raccolgono in primavera quando la linfa affluisce sotto la corteccia, si sbucciano e si impiegano nella fabbricazione di cesti e canestri, attività comuni tra le popolazioni fluviali. Un po’ oltre, tra tronchi di Salix fragilis e Populus alba (Salecune e chiuppe janche), su un
Tronco di Populus canadensis spiccano con il cappello orlato, due bellissimi esemplari di Trametes confragosa, funghi non velenosi ma nemmeno commestibili a causa della legnosità delle loro carni.
Foto di Franca Molinaro
Questo è un estratto del percorso leggibile integralmente sul sito del comune di Castel Baronia
Il fiume Ufita che scorre nella valle omonima, nasce sul versante Est del paese di Vallata. Dopo una breve fase torrentizia si trova già in pianura, nell’estremo lembo Est di Valle Ufita, presso Sferracavallo. Prosegue in maniera pressoché rettilinea fino ad immettersi nel Calore sotto il versante Nord della collina di Apice, in territorio beneventano.
Raggiungere la sponda non è difficile, basta avventurarsi tra i campi per viottoli accidentati di terra
battuta o acciottolato.
Mi avvicino col fuoristrada e parcheggio in uno spiazzo tra ciuffi verdissimi di Salix triandra, (Saleconcelle) questi virgulti si raccolgono in primavera quando la linfa affluisce sotto la corteccia, si sbucciano e si impiegano nella fabbricazione di cesti e canestri, attività comuni tra le popolazioni fluviali. Un po’ oltre, tra tronchi di Salix fragilis e Populus alba (Salecune e chiuppe janche), su un
Tronco di Populus canadensis spiccano con il cappello orlato, due bellissimi esemplari di Trametes confragosa, funghi non velenosi ma nemmeno commestibili a causa della legnosità delle loro carni.
Ultima modifica di franca molinaro il 20 set 2011, 20:58, modificato 5 volte in totale.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Osservo, tra i sassi, un piccolo esemplare di Polygonum amphibium, e sono attratta dal batuffolo roseo del fiore della Mentha aquatica.
Nell’intrigo di rami e radici di Phragmites Australis un Helleborus foetidus ci attrae per la bellezza del suo fogliame, è una pianta velenosa eppure in passato era usata come vermifugo.
Nell’intrigo di rami e radici di Phragmites Australis un Helleborus foetidus ci attrae per la bellezza del suo fogliame, è una pianta velenosa eppure in passato era usata come vermifugo.
- mikka
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Complimenti !!!
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
In passato il carciofo selvatico era cucinato a Natale in sostituzione del cardone natalizio.
In una zona d’ombra, osservo un esemplare singolo di Euphorbia characias, e un cespuglio di Helianthemum nummularium, riconoscibile dall’habitus perché in questo periodo è privo dei bei fiori gialli. Bellis Perennis mostra i capolini dalla corolla bianca ed i fiori tubolari del disco giallo oro.
In una zona d’ombra, osservo un esemplare singolo di Euphorbia characias, e un cespuglio di Helianthemum nummularium, riconoscibile dall’habitus perché in questo periodo è privo dei bei fiori gialli. Bellis Perennis mostra i capolini dalla corolla bianca ed i fiori tubolari del disco giallo oro.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
L’acqua, discreta, scorre tra i sassi e la vegetazione anfibia, Petasites hybridus, Tussilago fanfara, Berula erecta, Apium nodiflorum.
Mentre getto un ultimo sguardo all’intreccio lianoso della Clematis vitalba con i suoi frutti lanuginosi. I getti teneri di vitalba si cucinano lessi e poi soffritti con peperone secco e aglio. Spingo il fuoristrada verso Isca del Pero, sito importante per i ritrovamenti sanniti.
La stradina di campagna cavalca il Vallone San Nicola, un limpido ruscello che sorge sul versante
Est del paesello di San Nicola e nel suo corso accoglie acque piovane e sorgive, c’è una pianta di
Angelica sylvestris ormai secca, la riconosco dai semi e dalle magnifiche ombrelle, il suo
uso in cucina è per pochi intenditori mentre più conosciute sono le sue proprietà antisettiche e
aperitive.
Mentre getto un ultimo sguardo all’intreccio lianoso della Clematis vitalba con i suoi frutti lanuginosi. I getti teneri di vitalba si cucinano lessi e poi soffritti con peperone secco e aglio. Spingo il fuoristrada verso Isca del Pero, sito importante per i ritrovamenti sanniti.
La stradina di campagna cavalca il Vallone San Nicola, un limpido ruscello che sorge sul versante
Est del paesello di San Nicola e nel suo corso accoglie acque piovane e sorgive, c’è una pianta di
Angelica sylvestris ormai secca, la riconosco dai semi e dalle magnifiche ombrelle, il suo
uso in cucina è per pochi intenditori mentre più conosciute sono le sue proprietà antisettiche e
aperitive.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Sulle sponde, tra grovigli di rovi, Epilobium hirsutum ha liberato i suoi semi
dal pappo peloso mentre il Tanacetum parthenium regala l’ultima fioritura.
La valle è un miscuglio di colture diverse, il tabacco e gli ortaggi creano macchie squadrate di
colore che si alternano alle terre nude dalle tinte differenti, segnate dai solchi dell’aratura dove, in
luglio, è stato raccolto il frumento; qua e là, macchie di ocre dipingono piccoli boschi mentre un
argenteo riflesso è dato dagli uliveti maestosi che per alimentarsi godono le migliori condizioni
climatiche, di terreno ed esposizione.
Sul ciglio erboso, il frutto secco di Dypsacus fullonum, della Carlina vulgaris e della Arctium minus annunciano l’inverno imminente, sono piante i cui frutti si prestano alle composizioni di fiori secchi, a Natale, frammiste al comunissimo Ruscus aculeatus (Ruscio) dalle magnifiche bacche rosse e al Viscum album.
Tanacetum parthenium è una pianta commestibile ed è usata nel misto di verdure da cuocere.
dal pappo peloso mentre il Tanacetum parthenium regala l’ultima fioritura.
La valle è un miscuglio di colture diverse, il tabacco e gli ortaggi creano macchie squadrate di
colore che si alternano alle terre nude dalle tinte differenti, segnate dai solchi dell’aratura dove, in
luglio, è stato raccolto il frumento; qua e là, macchie di ocre dipingono piccoli boschi mentre un
argenteo riflesso è dato dagli uliveti maestosi che per alimentarsi godono le migliori condizioni
climatiche, di terreno ed esposizione.
Sul ciglio erboso, il frutto secco di Dypsacus fullonum, della Carlina vulgaris e della Arctium minus annunciano l’inverno imminente, sono piante i cui frutti si prestano alle composizioni di fiori secchi, a Natale, frammiste al comunissimo Ruscus aculeatus (Ruscio) dalle magnifiche bacche rosse e al Viscum album.
Tanacetum parthenium è una pianta commestibile ed è usata nel misto di verdure da cuocere.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
La valle, in primavera e per tutta l’estate
si decora coi fiori più belli, piccoli e grandi, minuscoli o appariscenti, ognuno con i propri pregi,
con le sue qualità, officinali, eduli o semplicemente ornamentali.Dypsacus fullonum è il cardo dei lanaioli (scardalana) lo usavano per pettinare la lana, ed in questa valle, da tempo immemore si allevano ovini
si decora coi fiori più belli, piccoli e grandi, minuscoli o appariscenti, ognuno con i propri pregi,
con le sue qualità, officinali, eduli o semplicemente ornamentali.Dypsacus fullonum è il cardo dei lanaioli (scardalana) lo usavano per pettinare la lana, ed in questa valle, da tempo immemore si allevano ovini
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Si può scorgere nel tappeto erboso
l’infestante Anagallide arvensis (Murivillina) utile a colorare i risotti di un bel verde
brillante, la rara Anagallide foemina, la saporita Cichorium intybus dagli
stami simili a coralli turchesi, erba base per ogni minestra di verdure, Cichorium intybus è cucinata con la carne di maiale o con le polpette di manzo e pollo, la Leugosia
speculum veneris dai timidi fiori che si chiudono subito dopo averli raccolti o ancora
Chrysantemum segetum e Anthemis cotula (putena) che abbonda
infestante nelle messi e nei prati.
Proseguiamo il viaggio alla scoperta delle acque del territorio e la cosa si fa decisamente
interessante, Castel Baronia è ricca di sorgenti, alcune sono incanalate verso altri luoghi sotto forma
di acquedotti, altre sgorgano libere in più siti confluendo in una conca naturale ora strutturata in un
invaso chiamato Diga Macchioni.
Lo specchio d’acqua è circondato da boschi di querce ormai in abito autunnale. Ottobre le veste dei
colori più belli, dell’ocra calda e del rosso mattone che sfuma nel verde ossido delle foglie morenti.
La natura sfoggia i colori più caldi della sua tavolozza e regala l’effimera bellezza a chi ancora sa osservare e leggere in essa la grandezza del creato.
l’infestante Anagallide arvensis (Murivillina) utile a colorare i risotti di un bel verde
brillante, la rara Anagallide foemina, la saporita Cichorium intybus dagli
stami simili a coralli turchesi, erba base per ogni minestra di verdure, Cichorium intybus è cucinata con la carne di maiale o con le polpette di manzo e pollo, la Leugosia
speculum veneris dai timidi fiori che si chiudono subito dopo averli raccolti o ancora
Chrysantemum segetum e Anthemis cotula (putena) che abbonda
infestante nelle messi e nei prati.
Proseguiamo il viaggio alla scoperta delle acque del territorio e la cosa si fa decisamente
interessante, Castel Baronia è ricca di sorgenti, alcune sono incanalate verso altri luoghi sotto forma
di acquedotti, altre sgorgano libere in più siti confluendo in una conca naturale ora strutturata in un
invaso chiamato Diga Macchioni.
Lo specchio d’acqua è circondato da boschi di querce ormai in abito autunnale. Ottobre le veste dei
colori più belli, dell’ocra calda e del rosso mattone che sfuma nel verde ossido delle foglie morenti.
La natura sfoggia i colori più caldi della sua tavolozza e regala l’effimera bellezza a chi ancora sa osservare e leggere in essa la grandezza del creato.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Anche la primavera qui è bellissima, a maggio le ginestre
Spartium junceum (jeneste) che circondano le sponde, si coprono di fiori dorati e abbagliano col
loro splendore. Questa pianta un tempo era utilizzata per fare scope rustiche. Ubriaca di tanta
bellezza oltrepasso il limite consentito e cammino, tra rovi radi, sui massi calcarei che circondano il
bordo del lago per osservare sul fondo l’intrigo di radici e germogli. Qualche rana spaventata si
tuffa al mio passaggio e disegna cerchi nell’acqua, per sua fortuna qui c’è divieto di pesca altrimenti
le sue coscette avrebbero fatto gola a molti. Le rane sono ricercate per la delicatezza delle loro carni e finiscono spesso in pentola.
Più a nord, sei splendide oche bianche nuotano agili
giocando a tuffarsi e riemergere, scivolano in superficie con movenze eleganti, si scuotono,
ciarlano, si avvicinano e mi osservano incuriosite ma proprio in quel mentre si affaccia il guardiano
e ci riprende. Abbiamo oltrepassato il limite stabilito, non possiamo avventurarci oltre, è pericoloso.
Spartium junceum (jeneste) che circondano le sponde, si coprono di fiori dorati e abbagliano col
loro splendore. Questa pianta un tempo era utilizzata per fare scope rustiche. Ubriaca di tanta
bellezza oltrepasso il limite consentito e cammino, tra rovi radi, sui massi calcarei che circondano il
bordo del lago per osservare sul fondo l’intrigo di radici e germogli. Qualche rana spaventata si
tuffa al mio passaggio e disegna cerchi nell’acqua, per sua fortuna qui c’è divieto di pesca altrimenti
le sue coscette avrebbero fatto gola a molti. Le rane sono ricercate per la delicatezza delle loro carni e finiscono spesso in pentola.
Più a nord, sei splendide oche bianche nuotano agili
giocando a tuffarsi e riemergere, scivolano in superficie con movenze eleganti, si scuotono,
ciarlano, si avvicinano e mi osservano incuriosite ma proprio in quel mentre si affaccia il guardiano
e ci riprende. Abbiamo oltrepassato il limite stabilito, non possiamo avventurarci oltre, è pericoloso.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
La strada prosegue tra il bosco di querce, nel ricco sottobosco, vi
crescono numerose specie di funghi commestibili e velenosi ma anche innocui e immangiabili quali
gli Hygrophoropsis aurantica dal vistoso colore aranciato. Diverse specie di licheni vegetano in
questi boschi incontaminati, lontani dai raggi diretti del sole.
Sono presenti numerosi arbusti di Lonicera caprifolium, Prunus
spinosa (Cerasiello), con le bacche del prunus spinosa è possibile fare un liquore, Rubus (Ruace) Rosa canina e Crataegus monogina.
crescono numerose specie di funghi commestibili e velenosi ma anche innocui e immangiabili quali
gli Hygrophoropsis aurantica dal vistoso colore aranciato. Diverse specie di licheni vegetano in
questi boschi incontaminati, lontani dai raggi diretti del sole.
Sono presenti numerosi arbusti di Lonicera caprifolium, Prunus
spinosa (Cerasiello), con le bacche del prunus spinosa è possibile fare un liquore, Rubus (Ruace) Rosa canina e Crataegus monogina.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Bell'itinerario
e senza nulla togliere la resto, mi è piaciuta la rana che se ne scappa
Grazie. marinella


Grazie. marinella

marinella
La libertà è come l'aria, ci si accorge di quanto vale solo quando comincia a mancare (P. Calamandrei)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Con le bacche del biancospino si fa una grappa dal colore roseo.
I cinorrodi della rosa canina, nel dialetto locale, si chiamano grattaculi, probabilmente per le proprietà astringenti da sempre note.
I cinorrodi della rosa canina, nel dialetto locale, si chiamano grattaculi, probabilmente per le proprietà astringenti da sempre note.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Il caprifoglio (cavalluzzo) profuma i boschi col suo profumo mielato
Ai margini del bosco, dove la vegetazione è più rada, in primavera spicca il blu intenso dei fiori di Ajuga reptans, il bianco rosato di Dorycnium hirsutum, le stelle rosa di Tragopogon porrifolius, i calici gonfi della saporita Silene alba.
Ai margini del bosco, dove la vegetazione è più rada, in primavera spicca il blu intenso dei fiori di Ajuga reptans, il bianco rosato di Dorycnium hirsutum, le stelle rosa di Tragopogon porrifolius, i calici gonfi della saporita Silene alba.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
In magnifici gruppi si lascia ammirare la Saponaria officinalis e la bianca ombrella di Daucus carota (Capojanca). Quando il ciglio erboso si fa più arido ecco apparire il folto cespuglio dorato
dell’Inula viscosa, la piccola febbrifuga Centaurius erythraea e la gialla Blackstonia perfoliata.
Inula viscosa è una pianta infestante dalle nostre parti
dell’Inula viscosa, la piccola febbrifuga Centaurius erythraea e la gialla Blackstonia perfoliata.
Inula viscosa è una pianta infestante dalle nostre parti
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
la centaurea era usata in decotto per abbassare la febbre
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Il paesaggio intorno muta, l’occhio si allieta tra le chiome degli ulivi maestosi, Olea europea (Ravece del gruppo Eclanese), e si scalda nel
fogliame policromo delle macchie boschive là dove le colture non hanno invaso la collina.
I primi
tetti del paese appaiono oltre i cinorrodi (Grattaculi) fiammanti della Rosa canina, sorge a 640 metri
sul livello del mare ma il punto più alto è ad Ovest con Il Tuoppolo a 815 metri.
fogliame policromo delle macchie boschive là dove le colture non hanno invaso la collina.
I primi
tetti del paese appaiono oltre i cinorrodi (Grattaculi) fiammanti della Rosa canina, sorge a 640 metri
sul livello del mare ma il punto più alto è ad Ovest con Il Tuoppolo a 815 metri.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Più avanti, sulla nostra sinistra uno spiazzo pianeggiante accoglie una fontana con abbeveratoio e
vasca di recupero, è tutta in pietra, ristrutturata di fresco, l’adorna una timida Adiantus
capillus veneris (Capill’o’viento) nata tra le pietre umide e nell’acqua una minuscola Lemna minor. Lemna è comune in diverse fontane e ristagni d'acqua.
Tutt’intorno, rigogliosa cresce la Borago officinalis (Orraina) e l’Echium plantagineum, ideali per il misto di meneste asciatizze, l’Achillea millefolium eccellente per guarire le ferite, è ormai sfiorita da un pezzo ma l’occhio attento la riconosce dalle foglie pennatifide utili per aromatizzare insalate di uova sode e stuzzichini. Nascosto tra le foglie secche spunta il fiore appariscente del velenoso Ciclamen hederifolius mentre l’Allium nigrum ha perso le foglie e lo scapo fiorifero, il bulbo ora si prepara, come tutte le liliacee, al sonno invernale e alla rinascita primaverile.
[attachment=0]31 Echium plantagineo.jpg[attachment=1]
vasca di recupero, è tutta in pietra, ristrutturata di fresco, l’adorna una timida Adiantus
capillus veneris (Capill’o’viento) nata tra le pietre umide e nell’acqua una minuscola Lemna minor. Lemna è comune in diverse fontane e ristagni d'acqua.
Tutt’intorno, rigogliosa cresce la Borago officinalis (Orraina) e l’Echium plantagineum, ideali per il misto di meneste asciatizze, l’Achillea millefolium eccellente per guarire le ferite, è ormai sfiorita da un pezzo ma l’occhio attento la riconosce dalle foglie pennatifide utili per aromatizzare insalate di uova sode e stuzzichini. Nascosto tra le foglie secche spunta il fiore appariscente del velenoso Ciclamen hederifolius mentre l’Allium nigrum ha perso le foglie e lo scapo fiorifero, il bulbo ora si prepara, come tutte le liliacee, al sonno invernale e alla rinascita primaverile.
[attachment=0]31 Echium plantagineo.jpg[attachment=1]
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- 31 Echium plantagineo.jpg (52.09 KiB) Visto 6849 volte
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Proseguo inoltrandomi in un territorio selvaggio, magnifico, pullulante di vita, qui si possono
incontrare, con un po’ di fortuna, cinghiali, volpi, ricci, lepri ed altri piccoli abitatori del bosco. La
vegetazione presenta specie più interessanti, proprie delle zone aride e rocciose, si possono
osservare Xantium spinosum, Centaurea solstitialis, Cirsium heterophyllum, Eryngium amethistinum, Echinops sphaerocephalus, Helychrisum italicum, Anthemis tinctoria,Jacobaea vulgaris, Diplotaxis tenuifolia.
Questo eringio si trova a partire dagli 800 metri di altezza
incontrare, con un po’ di fortuna, cinghiali, volpi, ricci, lepri ed altri piccoli abitatori del bosco. La
vegetazione presenta specie più interessanti, proprie delle zone aride e rocciose, si possono
osservare Xantium spinosum, Centaurea solstitialis, Cirsium heterophyllum, Eryngium amethistinum, Echinops sphaerocephalus, Helychrisum italicum, Anthemis tinctoria,Jacobaea vulgaris, Diplotaxis tenuifolia.
Questo eringio si trova a partire dagli 800 metri di altezza
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Da questi sierri, si può osservare l’immensa macchia submediterranea che copre le cime dolci delle colline e si dirada qua e là lasciando intravedere lembi di terra nuda o coperta di un tenero tappeto erboso.
Su quest’altopiano argilloso, dal suolo asciutto, crescono esemplari di Verbascum sinuato, Verbascum tapsus, Helyanthemum tuberosum, Foeniculum vulgaris (Fenocchiastro), Echium italicum, Gladiolus communis, Heliotropium aeuropeum, Ajuga chamaepitys, Calamintha sylvatica (nepetella), Onopordon tauricum, Lavathera vitifolia, Allium ampeloprasum,Papaver rhoeas, Conyza canadensis, Taraxacum officinale (Piscialletto), Hieracium umbellatum (Sperella).
Su quest’altopiano argilloso, dal suolo asciutto, crescono esemplari di Verbascum sinuato, Verbascum tapsus, Helyanthemum tuberosum, Foeniculum vulgaris (Fenocchiastro), Echium italicum, Gladiolus communis, Heliotropium aeuropeum, Ajuga chamaepitys, Calamintha sylvatica (nepetella), Onopordon tauricum, Lavathera vitifolia, Allium ampeloprasum,Papaver rhoeas, Conyza canadensis, Taraxacum officinale (Piscialletto), Hieracium umbellatum (Sperella).
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
E’ possibile reperire l’ Hipericum perforatum (Ereva de riumo), una panacea impiegata
come ipotensiva, cicatrizzante ma soprattutto conosciuta come ereva de riumo, era impiegata dai
contadini quando i bovini avevano un blocco digestivo, una tisana di erba di San Giovanni aiutava
a sbloccare il rumine intasato e permetteva il rigurgito degli alimenti. Ma soprattuto era ritenuta utile a scacciare i diavoli. Hipericum perforatum è il più comune del genere.
Pochi minuti e sono alla rotonda sotto il paese, proseguo salendo per San Giovanni in Valle tra
uliveti lussureggianti sotto cui fiorisce, in questa stagione la Diplotaxis erucoides
(Misciarulo) con magnifici racemi bianchi e corolle a quattro petali tipiche delle crucifere.
Sui muri di pietra calcarea, nelle zone in ombra cresce la piccola Ceterach officinarum.
come ipotensiva, cicatrizzante ma soprattutto conosciuta come ereva de riumo, era impiegata dai
contadini quando i bovini avevano un blocco digestivo, una tisana di erba di San Giovanni aiutava
a sbloccare il rumine intasato e permetteva il rigurgito degli alimenti. Ma soprattuto era ritenuta utile a scacciare i diavoli. Hipericum perforatum è il più comune del genere.
Pochi minuti e sono alla rotonda sotto il paese, proseguo salendo per San Giovanni in Valle tra
uliveti lussureggianti sotto cui fiorisce, in questa stagione la Diplotaxis erucoides
(Misciarulo) con magnifici racemi bianchi e corolle a quattro petali tipiche delle crucifere.
Sui muri di pietra calcarea, nelle zone in ombra cresce la piccola Ceterach officinarum.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Umbilicus rupestris vive anche in luoghi freschi, non necessariamente tra le pietre dei muri
Località Giuliano è un luogo tranquillo e ombroso, riparato a Nord-Est da un dislivello del terreno,
irrorato dallo scorrere perpetuo di una considerevole bocca d’acqua sorgiva, freschissima che scorre
in un abbeveratoio e poi è incanalata a valle. L’esposizione del sito a Nord, la presenza costante di
acqua, la frescura causata dagli altissimi alberi e dal bosco sovrastante creano un microclima
perfetto per la crescita di piante che amano ambienti umidi e riparati dalla bora. Diversi ti pi di
muschio si nascondono sotto le foglie mentre Leuchobryum glaucum , che cresce su terreni poveri,
spicca tra le pietre insieme a ciuffetti di Erba pignola bianca Sedum album. La timida Viola
mammola Viola odorata, Il trifoglio Dorycium pentaphyllum. Echium vulgare, Borago officinalis (Orraina). La borragine è importante nelle minestre di verdure miste e nella preparazione di una salsa agrodolce.
Località Giuliano è un luogo tranquillo e ombroso, riparato a Nord-Est da un dislivello del terreno,
irrorato dallo scorrere perpetuo di una considerevole bocca d’acqua sorgiva, freschissima che scorre
in un abbeveratoio e poi è incanalata a valle. L’esposizione del sito a Nord, la presenza costante di
acqua, la frescura causata dagli altissimi alberi e dal bosco sovrastante creano un microclima
perfetto per la crescita di piante che amano ambienti umidi e riparati dalla bora. Diversi ti pi di
muschio si nascondono sotto le foglie mentre Leuchobryum glaucum , che cresce su terreni poveri,
spicca tra le pietre insieme a ciuffetti di Erba pignola bianca Sedum album. La timida Viola
mammola Viola odorata, Il trifoglio Dorycium pentaphyllum. Echium vulgare, Borago officinalis (Orraina). La borragine è importante nelle minestre di verdure miste e nella preparazione di una salsa agrodolce.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Leucanthemum vulgare, Taraxacum officinale, Crepis vesicaria mostrano ancora i loro splendidi
fiori. Il tarassaco è apprezzato come verdura dalle eccellenti proprietà diuretiche.
Sul limite del boschetto esemplari di Sambucus ebulus e Sambucus nigra si
decorano di bacche nero lucente, mentre il Melo selvatico Malus silvestre, nascosto tra altri arbusti,
matura i suoi pomi globosi.
fiori. Il tarassaco è apprezzato come verdura dalle eccellenti proprietà diuretiche.
Sul limite del boschetto esemplari di Sambucus ebulus e Sambucus nigra si
decorano di bacche nero lucente, mentre il Melo selvatico Malus silvestre, nascosto tra altri arbusti,
matura i suoi pomi globosi.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Sambucus nigra era piantato come termine nei confini dei campi, le sue infiorescenze (parmacocole) si mangiano fritte in pastella.
Ci dirigiamo verso Madonna della Pace, una località a Sud-Ovest del paese dove si conserva il rudere di una chiesetta di campagna. Sui cigli della via l’Ailanto Ailantus altissimum (Valandro) ha dipinto di rosso le sue foglie mentre l’Edera Hedera helix (Rennola) non si turba al freddo dell’inverno ma rinvigorisce le foglie coriacee e matura le bacche nere per la gioia dei ghiotti tordi, copre rigogliosa anche il muro esterno dell’edificio e parte del portone della piccola costruzione ormai invasa da vegetazione spontanea.
Ci dirigiamo verso Madonna della Pace, una località a Sud-Ovest del paese dove si conserva il rudere di una chiesetta di campagna. Sui cigli della via l’Ailanto Ailantus altissimum (Valandro) ha dipinto di rosso le sue foglie mentre l’Edera Hedera helix (Rennola) non si turba al freddo dell’inverno ma rinvigorisce le foglie coriacee e matura le bacche nere per la gioia dei ghiotti tordi, copre rigogliosa anche il muro esterno dell’edificio e parte del portone della piccola costruzione ormai invasa da vegetazione spontanea.
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Re: Castel Baronia sulla Valle dell'Ufita (AV)
Questo lato del territorio è caratterizzato da terreno più ricco di humus e permette maggiori colture.
Gli ulivi sono in percentuale maggiore, dimentichi degli anni sfoggiano un fogliame luminoso e
turgidi grappoli verdi o neri secondo le varietà.
Prima di ridiscendere a valle mi fermo ancora ad osservare il paese che ormai è una macchia rosa
alle mie spalle. Dal cuore sgorga limpido un canto per questa terra che ho imparato a conoscere, ad
amare apprezzandone la bellezza, per la ricchezza della flora, per la storia antichissima e per l’affetto
di cui gli abitanti mi circondano.
Il mio viaggio finisce qui, vi ringrazio per avermi seguita e vi invito a visitare l'entroterra che è bellissimo al pari di ogni altro luogo, dopotutto ogni angolo della Grande Madre è bello per la sua diversità ed unicità, dobbiamo solo imparare a conoscere, rispettare ed amare.
Franca
Gli ulivi sono in percentuale maggiore, dimentichi degli anni sfoggiano un fogliame luminoso e
turgidi grappoli verdi o neri secondo le varietà.
Prima di ridiscendere a valle mi fermo ancora ad osservare il paese che ormai è una macchia rosa
alle mie spalle. Dal cuore sgorga limpido un canto per questa terra che ho imparato a conoscere, ad
amare apprezzandone la bellezza, per la ricchezza della flora, per la storia antichissima e per l’affetto
di cui gli abitanti mi circondano.
Il mio viaggio finisce qui, vi ringrazio per avermi seguita e vi invito a visitare l'entroterra che è bellissimo al pari di ogni altro luogo, dopotutto ogni angolo della Grande Madre è bello per la sua diversità ed unicità, dobbiamo solo imparare a conoscere, rispettare ed amare.
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