Coll. ii. 305.; Icon. pl. rar. 2: t. 364 (1789)
Allium serotinum Lapeyr.
Amaryllidaceae
Aglio odoroso, Deutsch: Wohlriechender Lauch
English: Fragrant onion
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta perenne alta 25-50(>70) cm, con fusto cilindrico fin a contatto con l'infiorescenza, bulbo allungato poco rigonfio (portato da un rizoma obliquo o verticale talvolta brevissimo) ricoperto da tuniche esterne membranose grigiastre, sfibrate solo all'apice.
Foglie verdi-glauche lineari lar. 1,5-2,5 mm, ± canalicolate e carenate inferiormente.
Fiori leggermente odorosi in ombrella multiflora globosa od emisferica protetta da una spata bivalva persistente più corta dell'ombrella stessa; peduncoli lunghi al massimo 1,5 volte i tepali, quest'ultimi ellittici di color roseo carnicino ±intenso, più scuri sulla carena, lunghi 5-6 mm; stami sporgenti, meno del doppio della lunghezza dei tepali.
Frutto in capsula, lunga a maturità come o più del perigonio.
Tipo corologico: SE-Europ. - Soprattutto nella regione Carpatico-Danubiana.
Habitat: Bassure umide, anche temporaneamente allagate, torbiere basse alcaline, ambiti costieri retrodunali; tipica dei molinieti. Può tollerare periodi di secchezza estiva ed adattarsi anche a suoli argillosi. Da 0 a 300(700) m.
Sistematica e possibili confusioni: Tra le specie con bulbi inseriti su un rizoma, a foglie lineari e stami > del perigonio si annoverano:
Allium lusitanicum Lam. (= A. montanum Schm.), che ha fiori rosei, ma scapo angoloso, almeno sotto l'ombrella;
Allium saxatile Bieb. (= A. globosum Red.) ha spata con valve lineari-allungate, almeno una delle quali più lunga dell'ombrella, stami lungamente sporgenti e tepali giallo-biancastri (talvolta anche rosei).
Tali specie differiscono comunque per l'habitat completamente diverso, arido e calcareo, fino ad oltre 2000 m.
* E’ tuttora dibattuta la questione riguardante la classificazione di Allium ericetorum Thore / Allium ochroleucum Waldst. & Kit. e non è definitivamente superata l’attribuzione di sinonimia tra i due taxa che molti Autori ancora sostengono.
Allo stato attuale delle ricerche sembra prevalere, tuttavia, il criterio che distingue le due entità, non tanto per gli aspetti morfologici (e soprattutto morfometrici) non sempre determinabili senza incertezze e confusioni, quanto per la diversa corologia e per le preferenze ecologiche di esse (natura del suolo ed esigenze idriche in primis).
In via tuttora provvisoria, si possono attribuire alle due specie le seguenti caratteristiche:
Allium ericetorum Thore: corologia europea centrale ed occidentale (estesa, pare, anche verso est, ma con lacune), fiori bianchi (con o senza sfumature/macule rosee), guaine fogliari lunghe 1/6-1/3 del fusto; indifferente al substrato, si trova in ambienti prativi mesofili (di norma discretamente umidi), margini boschivi, boschi radi; specie tetraploide (2n = 16);
Allium ochroleucum Waldst. & Kit.: distribuzione europea sud-orientale (dalle Alpi orientali ed Appennino centrale ai Carpazi), fiori da giallo pallido a verde-giallastro, guaine fogliari brevi (da 1/10 ad 1/5 del fusto); prettamente calcifilo, su prati magri aridi, suoli primitivi pietrosi; specie diploide (2n = 8).
* Con la collaborazione di Umberto Ferrando
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Allium deriva da una voce celtica "all", che significa "acre, bruciante", quale è appunto il sapore dell'aglio; l'attributo specifico, dal latino, significa "di buon odore, gradevolmente profumato".
Proprietà ed utilizzi:

Pur senza riferimenti particolari, come per altre congeneri, si attribuiscono a questa specie proprietà depurative, antisettiche, stimolanti della funzione gastrica, riduttrici del colesterolo nel sangue e tonificanti per la circolazione.
Trattandosi di pianta altamente protetta ed a rischio di scomparsa, è opportuno e doveroso astenersi dall'estirpazione per qualsiasi scopo.
Note e Curiosità: Il succo della pianta possiede doti insettifughe, in particolare antitarme. Sembra anche che essa sia sgradita alle talpe.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
ZENARI S., 1956. Flora escursionistica, Zannoni Editore, Padova
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo