Sp. Pl.: 85 (1753)
Hordeum marinum L.
Poaceae
Orzo selvatico, Orzo murino, Orzo forasacco, Erba spiga, Erba codola, Deutsch: Mäuse-Gerste
English: False barley, wall barley
Español: Cebadilla ratonera, zaragüelle
Français: Orge marine, Orge des rats
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale di aspetto cespitoso e ramoso fin dalla base, alta 30 - 50 cm con radici fascicolate.
Culmi ginocchiati o eretto-ascendenti, glabri e ramificati solo alla base, con 3 - 5 nodi.
Foglie verdi, parallelinervie e lievemente pubescenti in ambedue le facce, sono lunghe c. 20 cm e con lembo lineare largo (2) 3 - 5 (8) mm, sono munite di vistose ligule membranacee e unghiformi, con bordo seghettato, più alte del collare, poste tra la guaina della foglia che aderisce al culmo e la lamina che se ne discosta.
Rachide non ramificata.
Guaina membranacea e lievemente pubescente di 1 mm; nel segmento superiore risulta riflessa e fusiforme
L'infiorescenza è una spiga lanceolata, verde o a sfumature porporine, alta 8-10 (-12) cm, formata dalla rachide in cui sono inserite spighette ternate, sia sessili che peduncolate, lunghe 3 - 4 cm compreso la resta.
Spighette uniflore riunite in gruppi di tre in cui le laterali sono robuste ma sterili, portate da un corto peduncolo di c. 2 mm con lemma vuoto, la centrale è sessile o talvolta con un breve peduncolo di 0,6 mm in cui è presente un fiore fertile.
Glume 2 per spighetta, lanceolato lungo 25 - 35 mm compreso la resta, quello della spighetta mediana lievemente cigliato.
Lemmi aristati, con 5 nervi; sono tutti uguali di 1,5 - 7 (11) mm, con la resta di 25 - 30 mm
Stami 3, filamentosi e penduli con alla base 2 lodicole e portanti un'antera binata e bianchiccia.
Ovario con alla sommità 2 stimmi piumosi.
Il frutto è un racario che disperde i suoi pericarpi per rottura di parte del rachide o delle sue spighette, che sono sessili o incorporate nella rachide.
Il seme è in una cariosside elissoidale, solcata nella zona ilare e pelosa all'apice.
Ilo lungo quanto la cariosside.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Terreni abbandonati o incolti, a margine di sentieri e strade, anche in zone edificate (marciapiedi, aiuole, muri) da 0 a 1600 m slm.
Sistematica e possibili confusioni: Nella flora italiana sono presenti le seguenti subsp.:
- Hordeum murinum subsp. glaucum (Steud.) Tzvelev (Orzo selvatico glauco) Fiori laterali lunghi quanto il centrale; palea laterale chiaramente pelosa, antera centrale 0,2 - 0,6 mm con impresse piccole macule purpuree; quelle laterali senza macule.
- Hordeum murinum subsp. leporinum (Link) Arcang.(Orzo mediterraneo) si differenzia per le spighette in cui quella centrale è più piccola delle laterali. Inoltre la resta del lemma è di c. 40 mm.
- Hordeum murinum L. subsp. murinum (Orzo marittimo) privo di auricole; la glume del lato interno cigliata su un solo margine, la spighetta centrale sessile o subsessile, le laterali: una allargata alla base, l'altra filiforme.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Hordeum: nome classico latino dell'orzo (in Plinio, Virgilio, Columella ecc.), assonante con il latino fórdeum (in Quintiliano) e con il greco φορβή phorbé foraggio; secondo alcuni da horreo essere irto: riferimento alle lunghe reste; per U. Quattrocchi da horreum granaio
murinum: da mus muris topo: attinente ai topi.
Note e Curiosità: In tempi di carestia i suoi semi venivano usati per produrre farina per pane.
Il forasacco (resta delle spighette) è pericoloso per alcuni animali che frequentano i prati. Quando è secco può rimanere attaccato al pelame. Il cane è quello che più rischia perché l'ingresso nell'epitelio può avvenire in più parti del corpo (Zampe, Naso, Gola, Orecchie, Palpebre) provocando fastidiose e dolorose conseguenze che innescano infezioni con danni permanenti se non si interviene chirurgicamente presso un veterinario.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia vol. 1°. Edagricole, Bologna
Viggiani P., Angelini R. (2005) Graminacee spontanee e infestanti. Bayer CropScience S.r.l., Milano
Aeschimann D. & Burdet H.M. (2005) Flore de la Suisse et des territoires limitrophes - Le nouveau Binz. Haupt Berne
Flora of North America.
Zangheri P. (1976) Flora italica I-II. CEDAM, Padova
R. Fitter, A. Fitter, A. Farrer(1991) Guide des Graminées - Delachaux et Niesté
Enciclopedia Treccani on line
Galleria della Flora delle Regioni Italiane.
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione.
Etimologia.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Antonino Messina