Prosp. Pl. Dauph. 18 (1779)
Allium pedemontanum Willd., Nectaroscordum narcissiflorum (Vill.) Galasso & Banfi
Amaryllidaceae
Aglio piemontese, Aglio a fiori di narciso, Deutsch: Narzissenblütige Lauch, Narzissen-Lauch
Français: Ail à fleur de Narcisse
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Bulbo verticale, oblungo, con tuniche esterne di colore bruno, dissolte in fibre grossolane, non reticolate o con lasso reticolo a poligoni aperti; tale bulbo, come in altre specie del genere Allium (L., 1753), si forma all'estremità di un rizoma orizzontale di colore bruno-giallastro; scapo eretto, lungo 15-40 cm, compresso e bitagliente in alto, spesso subcilindrico in basso; foglie tutte basali, strettamente lineari, erette e più brevi dello scapo (lunghe circa 2/3 dello scapo a completo sviluppo), di colore verde tenue o verde giallastro e del tutto glabre, piane, ma spesso con accenno di carenatura nella porzione inferiore; inflorescenza pauciflora (3-10 fiori, eccezionalmente fino a 20) ad ombrella bilaterale, grossomodo emisferica, spata membranosa e traslucida, formata da due elementi di forma oblanceolata, con apice acuto; fiori con perigonio campanulato, di colore da roseo a purpureo, relativamente grande (Ø 10-18 mm), formato da sei tepali di forma da ovata a oblanceolata ad apice ottuso, i fiori sono portati da peduncoli di lunghezza compresa tra 6 e 10 mm, scapo e peduncoli sono nutanti all'antesi ed eretti alla fruttificazione; frutto a capsula triloculare, globosa.
Tipo corologico: Subendem. - Entità presente soprattutto nell'area italiana, ma con limitati sconfinamenti in territori vicini.
Distribuzione: L'areale italiano di questa specie comprende le Alpi sud-occidentali (Alpi Liguri, Marittime e Cozie meridionali) ove è presente dal Savonese (M. Galero) al Cuneese (Val Maira), un importante nucleo secondario ha sede sulle Alpi Pennine meridionali (Provincia di Biella), mentre alcune stazioni, piuttosto disgiunte, sono ubicate nelle Alpi Graie meridionali (Valle di Ala, Valle di Viù).
Habitat: Ghiaioni e macereti, soprattutto subalpini, firmeti. Specie calcifila (nelle Alpi Graie e in alcune località del Delfinato si comporta però come serpentinofita preferenziale). Si rinviene tra gli 800 e i 2600 m di altitudine, ma è più frequente tra i 1400 e i 2300 m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie strettamente affine è Allium insubricum Boiss. & Reuter, che si distingue per i bulbi con tuniche intere, biancastre e di aspetto pergamenaceo e per gli scapi, che restano nutanti anche alla fruttificazione.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: il nome del genere Allium (L., 1753) è di origine latina e sembra derivare dalla radice nominale "all-", diffusa nelle lingue celtiche e in altri idiomi indoeuropei, il significato etimologico esatto è comunque incerto, potrebbe indicare che le piante chiamate "Allium" hanno un gusto particolarmente forte che, all'ingestione, provoca una sensazione di bruciore bocca e nel palato. L'epiteto specifico "narcissiflorum" fu attribuito a questa specie per via dei fiori, grandi e vistosi, insoliti in un Allium, che possono far pensare a qualche specie di narciso (genere Narcissus ).
Proprietà ed utilizzi:

Come le altre specie appartententi allo stesso genere anche Allium narcissiflorum Vill. possiede proprietà depurative, antisettiche, antiasmatiche, ipotensive, diuretiche, vaso-dilatative e febbrifughe. L'uso alimentare di A. narcissiflorum Vill. non risulta documentato, anche se potrebbe essere stato possibile un consumo locale; molto limitato anche l'utilizzo ornamentale, anche se viene comunque impiegato per giardini rocciosi e bordure in paesi a clima freddo. La relativa rarità di questa specie deve comunque dissuadere dall'estirpazione delle radici e dalla raccolta di scapi fiorali e foglie.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S., 1982 - Flora d'Italia. Edagricole, Bologna.
Gismondi A., 1950 - Prospetto della Flora Ligustica. SCIA, Genova,
Conti F., Abbate L., Alessandrini A., Blasi C. (Eds.), 2005 - An annotated checklist of the italian vascular flora. Palombi Editori, Roma.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Umberto Ferrando