Sp. Pl.: 816 (1753)
Serratula praealta sensu Fiori Nuov. Fl. Ital., 1923-1929
Asteraceae
Cerretta comune, Deutsch: Färber-Scharte
English: Alpine saw wort, Dyer's Plumeless
Español: Serradella, serrátula de los tintoreros
Français: Serratule des teinturiers
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, polimorfa, con fusti eretti e angolosi, prima ispidi e poi glabrescenti, ramosi in alto; altezza 40÷110 cm.
Le foglie basali sono lungamente picciolate, solitamente lanceolate, intere, raramente si presentano divise in brevi segmenti, margine finemente dentato, le cauline sono alterne, spesso profondamente divise, sessili e progressivamente minori.
I capolini sono peduncolati, raccolti in corimbi formati da 5÷30 elementi, all'apice del fusto e dei rami, presentano involucro (4÷7 mm) allungato e formato da 25÷40 bratte scariose, embricate, dispsote in 4÷5 serie, di colore dal verde al purpureo, le inferiori sono ovate con un breve mucrone apicale.
I fiori (9÷10 mm) sono tutti tubulosi, di colore rosa-violetto, raramente bianchi. Androceo: 5 stami epipetalicon antere sagittate alla base, i filamenti staminali sono papillosi. Gineceo: ovario infero e uniloculare formato da 2 carpelli; stilo con 2 stimmi divergenti che superano il tubo corollino.
I frutti sono acheni bruno-grigiastri, cilindrici, acuti alla base, con due costolature longitudinali, sormontati da un pappo di peli lunghi e rossastri, denticolati.
Tipo corologico: Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Habitat: Boschi, prati, ambienti umidi.
Sistematica e possibili confusioni: Nel nostro territorio, oltre alla subspecie nominale sopra descritta, è presente:
Serratula tinctoria subsp. monticola (Boreau) Berher - Serratula a capolini grossi, che si distingue per involucro del capolino di 8÷10 mm e il fiore di dimensioni maggiori 6÷12mm, le foglie quasi sempre pennatosette con 4÷8 elementi per lato; brattee circa 60 su 4÷5 serie.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: ll nome generico deriva dal latino "serra" = sega, a indicare le foglie dal margine seghettato come una piccola sega; il nome specifico indica le proprietà coloranti della pianta.
Nelle valli bergamasche e bresciane veniva chiamata "erba gialdina", proprio per le proprietà tintorie.
Proprietà ed utilizzi:

Pianta astringente e vulneraria, dalla quale è possibile ricavare coloranti.
Coltivata a scopo tintorio poiché dalla pianta si ricava un pregiato colorante giallo solido e stabile, grazie alla presenza nel vegetale di pigmenti appartenenti al gruppo dei flavonoidi. L'utilizzo di questo colorante è prevalentemente tessile con preferenza per filati di lino, cotone e lana.
Le foglie giovani possono essere cotte e impiegate come verdura.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia.Edagricole, Bologna.
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., 2004. Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli.
IPFI - Index Plantarum Florae Italicae
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
Serratula tinctoria L. subsp. tinctoria
Rocca di Mezzo (AQ), 13/07/2008
Foto di Gianluca Nicolella