in Giorn. Bot. Ital. 10: 181 (1973)
Brassica repanda (Willd.) DC. subsp. glabrescens (Poldini) Gómez-Campo, Guenthera repanda (Willd.) Gómez-Campo subsp. glabrescens (Poldini) Gómez-Campo
Brassicaceae
Cavolo friulano, Brassica glabrescente
Forma Biologica: H ros - Emicriptofite rosulate. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con foglie disposte in rosetta basale.
Descrizione: Descrizione: Pianta erbacea di altezza variabile tra 10 e 26 cm, fusto legnoso con rami fioriferi scapiformi (semplici e senza foglie), glabri e generalmente arrossati.
Foglie: Foglie tutte in rosetta basale, glabre; margine con denti rivolti verso l’alto; ogni dente con 1-2 peli all’apice
Fiori: Racemo breve ed ombrelliforme, con 2–12 fiori; tetrameri, sepali verdi, petali gialli; 6 stami; ovario supero, bicarpellare.
Frutti: Siliqua di 25-60 x 1,5-3 mm, qualche volta ricurva, subclavata, allargata vicino all'apice e quindi attenuata in un becco di 3-5 mm, ghiandole nettarifere di 0,6-1 mm alla base. Semi ellissoidali
Tipo corologico: Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Distribuzione in Italia: Endemica del Friuli Venezia Giulia, con distribuzione ristretta ai greti dei torrenti Meduna e Cellina.
Le popolazioni sono tutte comprese tra i conoidi del torrente Cellina e del fiume Meduna (provincia di Pordenone), ambito geografico nel quale si rinviene il “locus classicus” (riva destra del torrente Cellina presso S. Quirino, Pordenone) e dove la specie talora forma popolazioni numerose.
Habitat: Vegeta tra i ciottoli dei greti dei torrenti planiziali e sui magredi più pionieri dove la cotica erbacea non è compatta. Specie strettamente calcifila e basifila, xerofila.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico era già usato dai Romani e ha etimologia incerta: secondo alcuni deriva da una radice gallica, secondo altri dal greco 'bibrásko' (io mangio); il nome specifico in latino significa 'con pochi peli', alludendo alle foglie glabre.
Curiosità: Inserita nella lista rossa regionale e nell'allegato II della Direttiva Habitat CCE/92. Protetta dalla legge regionale sulla raccolta della flora spontanea (DPR 74/09): La sua importanza è quindi molto elevata in quanto questa specie si trova solo in Friuli Venezia Giulia (stenoendemismo), ed è per questo motivo che viene tutelata a livello europeo.
Interazioni con la popolazione globale. Si tratta di specie endemica e le popolazioni friulane sono le uniche esistenti a livello globale.
Questa specie è stata descritta dal prof. Livio Poldini nel 1973 (Poldini,1973).
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed. Edagricole, Bologna
Aeschimann D. & al. (2004) Flora Alpina. Zanichelli editore, Bologna
Abstract Brassica glabrescens Poldini: https://www.researchgate.net/publication
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Piera Pellizzer