Fl. Carniol., ed. 2, 2: 95 (1772)
Tragopogon major Jacq., Tragopogon major Jacq. subsp. dubius (Scop.) Nyman
Asteraceae
Barba di becco a tromba, Barba di becco dubbia, Deutsch: Grosse Bocksbart
English: Yellow salsify, western goatt's-beard
Español: Barba, escorzonera, piñones
Français: Salsifis pâle
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
Descrizione: Pianta erbacea bienne alta 40-60 cm con radice a fittone. Fusto eretto, semplice e poco ramoso, striato e più o meno arrossato, glabro, ingrossato (10 mm e piu) sotto il capolino. Foglie inferiori conduplicato-lineari, larghe 5 mm e lunghe 20-30 cm, amplessicauli; foglie superiori alterne lunghe fino a 10 cm. con base rigonfia e presenza di 7 nervi, larghe fino a 15 mm.
Fiori tutti ligulati in capolini isolati su un peduncolo allungato (maggiore delle foglie superiori) allargato, con diam.di 2-4 mm in basso, 4-5 mm in alto e 10 mm e oltre alla fruttificazione, spesso con una brattea lineare (1x10-14 mm). Involucro cilindrico 8x15 mm, brattee 3x40 mm, allungate alla fruttificazione con corolla gialla 20-27 mm, molto più breve delle brattee.
Il frutto è una cipsela di 23-34 mm, eretta o leggermente ricurva, scabra, attenuata in un becco di 11-22 mm, con apice claviforme e sovrastata da un pappo piumoso di 18-27 mm.
Tipo corologico: Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.
Pontica - Areale con centro attorno al Mar Nero (clima continentale steppico con inverni freddi, estati calde e precipitazioni sempre molto scarse).
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Prati aridi, dune, presso abitati alla base di muri, lungo strade e scarpate, margini di boschetti e siepi disturbate.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili sono:
Tragopogon pratensis L.: con squame che non superano la corolla.
Tragopogon minor Mill.: con corolla che raggiunge la metà delle squame
Tragopogon orientalis L.: con corolla che alla fioritura sporge di 2,5 mm e più oltre l'apice delle squame.
Queste tre specie non hanno il fusto ingrossato sotto il capolino, carattere distintivo di Tragopogon dubius Scop..
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico deriva da “tragos”: caprone e “pogon”: barba, allude ai frutti con lungo becco sormontato da un pappo di peli. Il nome specifico significa dubbio: d' incerta attribuzione.
Il nome volgare “Barba di becco” sembra derivi dal longobardo “bikk” = becco: maschio della capra o caprone e si riferisce alla somiglianza tra il ciuffo di peli che escono dal capolino richiuso e la barba caratteristica di questo animale.
Proprietà ed utilizzi:
Le sue radici sono commestibili previa cottura, le foglie giovani si possono mangiare in insalata.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
https://mitel.dimi.uniud.it/flora/scheda.php?id=1244
http://dryades.units.it/udine/index.php ... 1&num=1410
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti