Nat. Arr. Brit. Pl. 2: 269 (1821)
Polygonum persicaria L.
Polygonaceae
Poligono persicaria, Deutsch: Floh-Knöterich
English: Spotted lady's thumb
Español: Cresta de gallo, duraznillo común
Français: Renouée persicaire
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale alta (5-) 10-70 (-130) cm, con radice fittonante.
Fusto ascendente cilindrico, semplice o ramificato, glabro o pubescente, arrossato, con nodi ingrossati per la presenza di ocree.
Ocrea avvolgente il fusto, pubescente lunga 4-10 (15) mm, di colore bruno chiaro, troncata, fimbriata per dentelli lesiniformi.
Foglie alterne con lamina lanceolata e margine ondulato, subsessili o con breve picciolo di 1-8 mm, raramente con ghiandole sulla pagina inferiore; spesso presentano sulla pagina superiore una macchia scura a forma di “V” rovesciata.
Infiorescenza spiciforme, terminale e ascellare, densa, lunga 1-4,5 (-6) cm.
Perianzio di colore bianco, rosa o rossastro di 1-1,5 mm, con 5 tepali.
Stami 6
Ovario supero sincarpico a 3 carpelli
Il frutto è un diclesio con perianzio bianco roseo di 1,5-3 mm e antocarpo (achenio) di 1-2,5 mm, piano-convesso o trigono con le tre facce concave, incluso o appena sporgente
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Habitat: Comune infestante delle colture irrigue, cresce lungo gli alvei fluviali, ambienti ruderali, fossati, rive di stagni, discariche, su suoli limoso-argillosi. Per la sua buona tolleranza alla salinità a bassa concentrazione si puo trovare anche in ambienti costieri.
Sistematica e possibili confusioni: Simile è Persicaria lapathifolia (L.) Delarbre che si differenzia per avere ocree appena dentellate, non con dentelli lesiniformi e per il colore dell'infiorescenza che all'antesi è bianco-verdastra.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico deriva dal latino “persica” =pesco: per la somiglianza delle foglie con quelle del pesco. Il nome specifico deriva da mácula, macchia, in riferimento alle macchie scure generalmente presenti sulla pagina superiore delle foglie
Note e Curiosità: In passato nella medicina popolare si riteneva che avesse proprietà emostatiche per le macchie rossastre spesso presenti sulle sue foglie.
Principali Fonti
Pignatti S. (1982) Flora d'Italia, I ed.. Edagricole, Bologna
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Catalogazione floristica per la didattica - Università degli Studi di Udine
Portale sulla Flora del Parco naturale Dolomiti friulane
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
