Madroño 13: 18 (1955)
Basionimo: Acnida tuberculata Moq.
Altri sinonimi: Amaranthus rudis J.D. Sauer, Amaranthus tamariscinus auct., non Nutt., Amaranthus rudis (Moq.) J.D. Sauer V tuberculatus (J.D. Sauer) Costea et Tardif
Amaranthaceae
Amaranto tubercolato, Amaranto ruvido, Amaranto a spiga rada
Deutsch: Knötchen-Fuchsschwanz, hoher Wasserhanf
English: Roughfruit amaranth, tall waterhemp
Español: Amaranto de la fruta áspera, cáñamo alto
Français: Amarante rugueuse
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea dioica, annuale, alta (10-)100-200 (300) cm.
Fusto eretto ramificato, raramente semplice, talora ascentente o raramente prostrato, di colore dal verde al rossiccio.
Foglie con picciolo lungo 0,5-5 cm, ovate od obovate, oblunghe o ellittiche, fino a strettamente lanceolate verso l'apice, (1,5-15x0,5-3 cm), base cuneata, con margine intero e piano, apice ottuso, arrotondato o acuto, mucronulato.
Infiorescenza eretta, spiciforme-lineare, ± arrossata, talvolta interrotta-moniliforme; la spiga principale lunga fino a 50 cm con 1 brattea lanceolata uguale o poco più lunga del perigonio, con margine intero, glabro e apice acuminato; nervatura centrale ± prominente
Fiori maschili con 5 tepali, da ovati a lanceolati, apice ottuso o acuto coperto di ombre sopratutto nei tepali interni.
Fiori femminili con tepali assenti o con 1 solo ridotto da lanceolato a tepalo lineare, fino a 1,5 mm di lunghezza. .
Stami: 5
Stilo ± eretto con 3 stimmi.
Frutto: pissidio da ovoide a subgloboso di 1,5-2 mm, da bruno nerastro a bruno-rossastro, liscio o irregolarmente rugoso. Semi bruno-rossastri ± scuri, lucidi, del Ø di 0,6x1,2 mm.
Tipo corologico: N-Americ. - America del Nord.
Ignota - Origine ignota o incerta.
Habitat: ambienti umidi, greti, sponde, margini di campi coltivati e strade, infestante nelle colture.
Sistematica e possibili confusioni: Amaranthus tuberculatus e Amaranthus rudis, per differenze morfologiche basate sull'altezza della pianta, sul modello di ramificazione, sul colore dello stelo, forma e lunghezza dei cotiledoni e delle foglie mature, numero dei tepali e deiscenza/indescenza del frutto, erano riconosciute come 2 specie separate. Uno studio dettagliato di Pratt & Clark (2001) ha mostrato un continuum nella variabilità di questi caratteri, che ha portato gli autori a sinonimizzare questi nomi.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico deriva dal greco 'a' (privativo, 'non') e 'maráino' (io appassisco) e significa quindi 'pianta che non appassisce', in riferimento al calice e alle brattee scariose che sembrano non appassire mai; il nome specifico deriva dal latino “tuberculum”= bitorzolo: bitorzoluto.
Note e Curiosità: Specie neofita originaria del Nord America, può essere considerata invasiva in Italia dove è presente in quasi tutte le regioni dell'Italia centro-settentrionale.
Minaccia la biodiversità delle aree in cui si stabilisce, con coperture al 100% lungo il greto del Po.
Il polline molto abbondante prodotto dalla fioritura potrebbe essere allergenico.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Banfi E. & Galasso G. (2010) La Flora Esotica Lombarda. Museo di Storia Naturale di Milano. Regione Lombardia.
Flora of North America.
Taxonomic revision of the genus Amaranthus (Amaranthaceae) in Italy
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti