Oesterr. Fl., ed. 2, 1: 366 (1814)
Myosotis hispida Schltdl., Myosotis pygmaea Bertol., Myosotis collina Auct. non Hoffm.
Boraginaceae
Nontiscordardimè ramosissimo, Deutsch: Hügel-Vergissmeinnicht
English: Early forget-me-not
Español: Nomeolvides de las collinas
Français: Myosotis rameux
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale alta 5-20 (40) cm. con radice fittonante.
Fusti prostrati, ascendenti o eretti, ramosi, con peli dritti appressati
Foglie basali spatolato-oblanceolate, lunghe fino a 4 x 1 cm, ottuse, con peli patenti, le medie e le superiori oblunghe od oblungo-ellittiche.
Infiorescenza con cima scorpioide breve e densa ed asse con peli appressati.
Peduncoli fiorali raramente più lunghi del calice, patenti e più o meno diritti.
Calice gamosepalo di 1,5 mm, diviso fino a circa la metà, che si apre alla fruttificazione fino a 4 mm. con peli uncinati riflessi.
Fiori con corolla imbutiforme Ø circa 2 mm, tubo più corto del calice, lembo concavo, I boccioli si presentano di colore rosaceo, poi quando si aprono assumono un colore blu-chiaro, con fauce gialla al centro e petali uniti a coppa.
Stami: 5 inseriti sopra il tubo della corolla con filamenti biancastri.
Antere gialle.
Ovario con stigma capitato ± bilobato con piccolissime papille.
Il frutto schizocarpico è un microbasario (tetranucula) contenente 4 mericarpi (nucule) di 1-1,2 x 0,7-0,9 mm, ovati, acuti all'apice, arrotondati alla base, di colore bruno-scuro a maturazione.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Habitat: prati, arbusteti, bordi di strade e sentieri, su suoli sabbiosi acidi, al di sotto della fascia montana superiore.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili sono:
Myosotis arvensis (L.) Hill subsp. arvensis (vedi scheda) che si distingue per le dimensioni più grandi: calice di 2-2,5 mm, che si allunga alla fruttificazione fino a 5 (7) mm rimanendo chiuso.
Myosotis discolor Pers: annuale con foglie basali lanceolate fino a 1-4 cm. Infiorescenze lasse generalmente più corte della metà della lunghezza totale del fusto. Peduncoli fruttiferi più brevi del calice. Calice 3,5 mm, fino a 4,5 mm alla fruttificazione con peli uncinati riflessi. Corolla imbutiforme Ø 4 mm, con petali inizialmente bianco-giallastri o color crema, poi roseo, blu chiaro e violaceo. Tubo sempre blu o violetto. Nucule dei frutti di 1-1,2x0,6-0,9 mm con base di inserzione di 0,2-0,3 mm senza appendici.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco “mys myós”= sorcio e da “oús, otós “ orecchio: alludendo alla forma delle foglie somiglianti ad orecchie di topo. Il nome specifico è il superlativo di “ramosus”=ramificato: ramosissimo, che ha molte ramificazioni.
Il nome volgare 'Nontiscordardimé' risale almeno al XV secolo ed è legato alla tradizione che gli innamorati, prima di separarsi, si scambiavano un mazzolino di fiori.
Note e Curiosità: Diverse sono le leggende legate al suo nome popolare. Si racconta che in Germania, nel periodo medievale, un cavaliere e la sua dama passeggiavano lungo le rive di un fiume e scorgendo questo bel fiore, il cavaliere si chinò per raccoglierne un mazzetto da offrire alla sua dama, ma il peso dell'armatura lo fece cadere in acqua e prima di annegare gridò alla sua amata “non ti scordar di me” Da questa leggenda questo fiorellino è stato associato all'idea dell'amore.
Tante sono le specie coltivate che abbelliscono i giardini.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
PORTALE SULLA FLORA DELLE SALINE DI CERVIA
Sel. Reader's Digest - Fiori spontanei d'Italia - rist. 1989
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti
