Sp. Pl.: 186 (1753)
Solanum nigrum L. subsp. schultesii (Opiz) Wessely, Solanum nigrum L. V perennans Bertol., Solanum nigrum L. V schultesii (Opiz) Rouy, Solanum schultesii Opiz
Solanaceae
Morella comune, Erba morella, Solano nero, Pomidorella, Deutsch: Schwarzer Nachtschatten
English: Black nightshade
Español: Tomatillo del diablo
Français: Morelle noire
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta annua o perennante in climi caldi, erbacea, con radice a fittone; fusti eretto-ascendenti, cilndrici, con 2 striature longitudinali, glabri o scarsamente pelosi, angolosi e ramificati. Altezza 10÷80 cm.
Le foglie con picciolo parzialmente alato e lamina asimmetrica, sono alterne, ovali, il bordo è sinuato-dentato.
All'ascella delle foglie sono inserite brevi infiorescenze racemose (3)5÷10 fiori pedicellati.
Le infiorescenze hanno peduncolo eretto-patente.
I piccoli fiori bratteolati, hanno calice scarsamente pubescente, conico, gamosepalo, diviso in 5 segmenti ovati ad apice ottuso; corolla bianca rotata, con peli glandolosi al bordo, a lobi acuti dalla cui fauce sporgono le antere gialle e connate; l'ovario è biloculare, supero, formato da 2 carpelli, uno stilo, stigma bifido.
Peduncoli, pedicelli e calice, sono cosparsi da corti peli, i ghiandolosi minuscoli e quasi sessili.
I frutti che si presentano in grappoli, sono bacche globose divise in + logge, prima verdi, poi solitamente nere e lucide a maturità, talvolta anche giallastre, ma mai rosso-arancio; contengono minuscoli semi di 1,8-2 x 1,4-1,8 mm, ellissoidi, di colore bruno chiaro.
Tipo corologico: Cosmop. - In tutte le zone del mondo, senza lacune importanti.
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Distribuzione: Molto comune in tutto il territorio.
Habitat: Negli ambienti ruderali e antropizzati, campi coltivati e bordi di strada, è infestante delle coltivazioni di bietola e di mais; 0÷1.000 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simili sono:
Solanum villosum Mill. (= Solanum luteum Mill.) - Morella rossa, che si differenzia per i frutti di colore rosso-arancio.
Solanum dulcamara L. - Morella rampicante, che si distingue per le foglie pennato partite o lirate, la corolla violetta, le bacche ovali-ellittiche rosso carminio e il portamento rampicante. Presente in tutto il territorio.
Il suo nome deriva dal sapore dei rametti, che i ragazzi di campagna solevano masticare, prima dolce e poi amaro, simile a quello della liquirizia.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino "sólor" = io consolo, in relazione alle proprietà narcotiche e sedative della pianta; l'epiteto specifico indica il colore dei frutti.
Proprietà ed utilizzi:

Costituenti principali: glicosidi di solanina, solamargina e altri; saponine, tannini.
Ha proprietà antispasmodiche, analgesiche, narcotico-sedative, emollienti, febbrifughe, diuretiche e purganti.
Nel passato, la medicina popolare, consigliava l'uso delle foglie schiacciate come rimedio per le bruciature e per i foruncoli.
Pianta pericolosa per la sua velenosità, che non sempre è costante, il principio velenoso è associato a tutte le parti verdi, questo spiegherebbe anche gli usi talora anche alimentari.
Note e Curiosità: Nel passato, in Boemia, le foglie venivano messe nelle culle dei bambini, per favorirne il sonno.
Nelle isole Mauritius le foglie venivano consumate come quelle degli spinaci; pare che anche i soldati inglesi di stanza a Kaffraria in Sud Africa, ne facessero uso alimentare.
Già nel XIII secolo, il succo ricavato dalla pianta era usato come anestetico durante gli interventi chirurgici e come sedativo per il mal di denti. Le bacche erano schiacciate sulle ferite degli animali, per tenere lontane le mosche.
Alla famiglia delle Solanaceae appartengono molte specie economicamente importanti come Solanum melongenum (melanzana), Solanum tuberosum (patata), Capsicum annuum (peperone), Nicotiana tabacum (tabacco), Lycopersicon esculentum (pomodoro). Altre specie sono impiegate a scopo farmaceutico o coltivate come ornamentali, ad esempio diverse cultivar del genere Petunia e la Solanum dulcamara variegatum, quest'ultima è un bel rampicante dalle bacche rosse. Solanum indigoferum era coltivata in Brasile quale colorante indaco; il succo dei frutti di Solanum gnaphalioides pare fosse utilizzato per colorare le guance delle donne peruviane, mentre alle isole Canarie impiegavano allo stesso modo i frutti di Solanum vespertilia; i frutti di Solanum saponaceum erano utilizzati in Perù per lavare la biancheria al posto del sapone e Solanum marginatum era impiegata in Etiopia per la concia delle pelli.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia.Edagricole, Bologna.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
TRISKA J. La flora d'Europa. Melita, La Spezia 1990
BOWN. D., 1995 . Encyclopaedia of Herbs and their Uses. Dorling Kindersley, London.
AGRADI A., REGONDI S., ROTTI G., 2005. Conoscere le piante medicinali. Mediservice, Cologno Monzese (MI).
IPFI - Index Plantarum Florae Italicae
Botanical.com A Modern Herbal
Scheda realizzata da Marinella Zepigi