Fl. Carniol., ed. 2, 2: 216 (1772)
Cyperaceae
Carice argentina, Carice bianca, Deutsch: Weisse Segge
English: White sedge, white-flowered sedge
Français: Laîche blanche
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta erbacea perenne alta 10-30 cm, con stoloni sotterranei orizzontali, allungati; ai nodi degli stoloni sono inseriti densi cespuglietti avvolti da guaine di colore bruno chiaro.
Fusti eretti, ottusamente trigoni, lisci o quasi.
Foglie sottili, erette, dentellato-scabre sul bordo, lunghe circa la metà del fusto, larghe 0,8-1,5 mm, essendo spesso conduplicate appaiono di soli 0,3-0,6 mm.
Ligula inferiore a 1 mm, con apice arrotondato; senza antiligula.
Brattee di aspetto glumaceo, guainanti alla base su 5-15 mm.
Infiorescenza formata da 1 spiga superiore maschile e 2-3 spighe femminili.
Spiga maschile densa, clavata lunga 10-15 mm; glume obovate, con apice arrotondato, irregolarmente spezzate, bianco-ialine.
Spighe femminili lunghe fino a 1 cm, con pochi (3-6) fiori spaziati, tutte erette e peduncolate, quella superiore supera la spiga maschile; glume largamente ovali, con apice arrotondato, bruno pallide sulla carena e bianco membranose nel resto.
Stimmi: 3
I frutti sono pseudanteci (otricelli) di 3-3,5 x 1,2-1,8 mm, suberetti o eretto-patenti, ovali o ellittici, trigoni, con nervi prominenti, glabri, verdastri o brunastri, ristretti bruscamente in un becco eretto con apice tronco o scarioso.
Acheni di 1,8-2,1 x 1,1-1,3 mm, ellittici, trigoni con faccia piana, brunastri.
Tipo corologico: Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
Habitat: Boschi aridi su calcare, soprattutto pinete, cresce in estese popolazioni nel sottobosco in ambiente ombroso, caldo, su fogliame secco.
Sistematica e possibili confusioni: ll periodo migliore per l'identificazione delle Carex non è la fioritura (generalmente precoce), ma la fruttificazione. Di particolare importanza sono gli otricelli, gli stimmi e l'apparato radicale; in mancanza di questi caratteri è quasi impossibile identificarle con sicurezza.
Anche l'habitat può aiutare nel riconoscimento della specie.
Occorre fare attenzione al numero degli stimmi, può accadere che uno degli stimmi sia nascosto dall'otricello oppure si sia staccato e perduto durante la dissecazione, quindi per una corretta identificazione è sempre meglio esaminare parecchi fiori.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico dal nome classico latino cārex, caricis carice (in Virgilio, Georg. 3.231). L’etimologia del nome è ignota, tra le diverse ipotesi la più convincente è che derivi dal greco κείρω keíro io taglio, in riferimento al bordo tagliente delle foglie; il nome specifico da albus bianco: riferito ai fiori, alle foglie, alla corteccia o altre parti della pianta.
Note e Curiosità: Tutte le specie di Carex hanno fiori poco appariscenti, unisessuali, generalmente monoici (entrambi i sessi ma su apparati distinti); il perianzio è sostituito da brattee erbacee (glume); i fiori maschili sono ridotti a 1 (3) stami, i fiori femminili con 3 (2) carpelli formanti un ovario uniloculare.
Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Catalogazione floristica per la didattica
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares.
Carex alba
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti