Sp. Pl.: 300 (1753)
Allium ascalonicum auct., non L., Allium esculentum Salisb., nom. illeg., Ascalonicum sativum auct., non P.Renault, Cepa ascalonica auct., non (L.) Garsault, Cepa vulgaris Garsault, Porrum ascalonicum auct., non (L.) Rchb., Porrum cepa (L.) Rchb.
Amaryllidaceae
Cipolla, Deutsch: Küchenzwiebel
English: Common onion
Español: Cebolla
Français: Oignon commun
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta erbacea bienne o perenne alta 60-150 cm, con numerose radici fascicolate superficiali, provvista di un bulbo prima oblungo poi piriforme o arrotondato-schiacciato di Ø 5-10 cm, costituito da tuniche carnose e rivestito esternamente da sottili membrane di consistenza cartacea, biancastre o leggermente purpuree.
Scapo fistoloso Ø 1-3 cm e più, rigonfio nella parte inferiore.
Foglie (fino a 10) tutte basali, fistolose, con sezione semicircolare, larghe fino a 20 mm e lunghe fino a 40 cm.
Infiorescenza ad ombrella subglobosa o emisferica, densa, Ø 5-10 cm posta alla sommità dello scapo, composta da tanti piccoli fiori bianco-verdastri; spata con 2-4 valve brevi, riflesse; peduncoli lunghi 15-40 mm.
Perianzio stellato costituito da tepali bianchi con nervature verdi di 2-2,5 x 3-4,5 mm, leggermente disuguali, quelli esterni ovati, quelli interni ottusi o acuti.
Filamenti staminali lunghi 4-5 mm, sporgenti oltre il perianzio, gli esterni subulati, gli interni con base espansa e un breve dente su ciascun lato; ovario biancastro .
Il frutto è una capsula di circa 5 mm, che si apre per 3 valve liberando ciascuna 2 piccoli semi, rugosi, nerastri, che hanno un faccia piana e l'altra convessa.
Impollinazione entomogama per mezzo di molti apoidei.
Tipo corologico: W-Asiatica - Asia occidentale.
Habitat: coltivata comunemente e spesso subspontanea presso le abitazioni.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino classico allium, di etimo molto discusso; tra le ipotesi, la derivazione da una radice indoeuropea *ālu- erba amara, rappresentata tra l’altro dal sanscrito ālu Colocasia esculenta; un prestito dal greco ἄγλις áglis testa d’aglio, a sua volta di origine accadica; un prestito da una lingua italica meridionale, analogamente al greco ἀλλᾶς allàs salsiccia all’aglio. De Vaan considera tutte queste ipotesi improbabili e suggerisce un possibile collegamento con ala ala, sulla base dell’immagine del bulbo diviso in tante ali, ovvero spicchi.
Il nome specifico è la forma utilizzata da Plinio in luogo dell’usuale caepa per cipolla
I nomi dialettali sono tutti derivati dal basso latino: caepula.
Proprietà ed utilizzi:

Principali costituenti chimici: solfossidi della cisteina.
Erba ad azione antisettica, antispastica, espettorante, ipotensiva, diuretica, anticoagulante: abbassa il glucosio nel sangue.
In passato i cataplasmi caldi di cipolla cotta venivano usati per far maturare gli ascessi; il macerato in soluzione alcolica, si credeva possedesse notevoli proprietà afrodisiache.
L'abbondanza di solfossidi, sprigiona dai bulbi tagliati un caratteristico odore e causa la lacrimazione degli occhi, ciò avviene perchè dei precursori presenti nel citoplasma (alchil cisteina solfossidi) si combinano con un enzima: l'allinasi, producendo acido sulfenico, pirulato e ammoniaca.
L'acido sulfenico, quando è attaccato da un secondo enzima, produce una molecola volatile e idrosolubile che si trasforma in acido solforico venendo a contatto con l'umore acqueo presente nel bulbo oculare.
Per ridurre la lacrimazione è consigliabile tagliare le cipolle sotto l'acqua corrente o in un contenitore colmo d'acqua.
La raccolta della cipolla avviene quando le foglie appassiscono, ingialliscono e si curvano verso il terreno, venendo poi destinata al consumo del bulbo fresco o all'industria di conservazione per la produzione di sottoli, sottaceti o fettine disidratate.
Note e Curiosità: La cipolla è ampiamente coltivata come alimento e condimento; non si conoscono popolazioni selvatiche, ma specie affini sono presenti in Iran e in Asia Centrale.
La coltivazione della cipolla potrebbe aver avuto inizio in Mesopotamia o nell'antico Egitto dove, per la forma sferica e gli anelli concentrici che la compongono, era considerata simbolo di vita eterna e utilizzata come oggetto di culto nelle sepolture, in particolare dei faraoni.
La più antica testimonianza della cipolla in Egitto risale al 3.500 a.C. Gli storici sostengono che nell'antica arte egizia la cipolla è l'ortaggio più frequentemente raffigurato, apprezzato sia dagli strati alti che bassi della società.
In Egitto le cipolle erano raffigurate nell'arte murale delle tombe, nelle iscrizioni, nelle incisioni e negli altari dedicati agli dei. Le piramidi, ad esempio, presentavano grappoli di bulbi di cipolla e mazzi di cipollotti impilati sulle tavole dei banchetti festivi, come doni generosi o come sacrificio religioso.
Queste offerte conferivano un forte significato spirituale al ruolo della cipolla. Nell'Antico e nel Nuovo Regno, la cipolla simboleggiava la vita eterna con i suoi strati concentrici. Il fatto che fosse meno deperibile di altri alimenti e potesse essere facilmente conservata per un consumo successivo durante la siccità o la carestia, accresceva il fascino che esercitava sugli antichi Egizi. Le proprietà antisettiche e deodoranti delle cipolle, al contempo, le rendevano ideali per essere incluse nel processo di mummificazione. Le bende utilizzate per la mummificazione venivano immerse in una miscela che includeva cipolle come ingredienti.
Cipolle conservate venivano anche poste dentro e sopra le cavità addominali e toraciche, così come sulle orecchie delle mummie, mentre cipolle in fiore venivano attaccate ai piedi, e altre cipolle ancora venivano poste intorno alle gambe dei defunti. Questo era il caso del faraone Ramses IV, la cui mummia aveva foglie di cipolla inserite anche nelle orbite oculari.
Oltre a collocarle all'interno delle mummie, sono stati trovati anche cesti intrecciati pieni di cipolle, persino decorativi in legno, come offerte funebri nei luoghi di sepoltura.
Gli archeologi spiegano che un cesto di cipolle, era considerata un'offerta molto generosa e rispettabile, seconda solo a un cesto di pane.
Allo stesso modo, diversi Libri dei Morti egiziani documentano Osiride come divinità e giudice dei morti.
Non sorprende che gli antichi Egizi che cercavano di ottenere il favore di Osiride venissero sepolti con cipolle nella speranza di essere giudicati degni da ricevere la vita eterna da Osiride. Probabilmente il sapore forte della cipolla spinse gli antichi a credere che questo ortaggio potesse infondere nuova vita ai morti durante il loro viaggio verso l'aldilà, rendendo la cipolla un bene necessario in una tomba per aiutare a risvegliare il defunto per il viaggio verso l'aldilà.
Essendo gli antichi Egizi, avidi custodi di documenti, documentarono la loro conoscenza su rotoli di papiro. Alcuni di questi papiri, come il papiro Edwin Smith, sono diventati famosi per la ricchezza di informazioni che contengono e per la menzione delle cipolle.
Il papiro ginecologico Kahun, ad esempio, risale al 1825 a.C. circa e descrive gli antichi metodi egiziani di utilizzo delle cipolle per testare la fertilità femminile e la gravidanza. Ma forse è il papiro Ebers, un'opera "enciclopedica" di ben 110 pagine, ad essere più famoso per aver descritto sia incantesimi magici sia decine di rimedi medici per migliaia di disturbi, con la cipolla come ingrediente principale in molti di questi rimedi prescritti.
La cipolla era considerata un simbolo di vita eterna anche dai dai Greci e dai Romani.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II edizione. Edagricole, Bologna
Bown D. (1995) Encyclopaedia of Herbs and their Uses. Dorling Kindersley, London
Allium cepa L. Guida alla Flora del Friuli Venezia Giulia
Allium cepa L. Catalogazione floristica per la didattica, Università di Udine.
The Onion's Role in Ancient Egypt - INDIana UNIversistas
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Roberta Alberti