Lab. Alp. Mar. 2: 257 (1893)
Basionimo: Stachys subcrenata Vis. - Flora 12 (Ergänz. 1): 15 (1829)
Altri sinonimi: Stachys subcrenata Vis. subsp. fragilis (Vis.) Poldini, Stachys recta L. subsp. serpentinii (Fiori) Arrigoni
Lamiaceae
Stregona a foglie poco crenate, Deutsch: Schwachgezähnter Ziest
English: Stiff hedgenettle, perennial yellow-woundwort (Stachys recta)
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Fusti arcuato-ascendenti, alti fino a 40-50 cm, glabrescenti; foglie glabre, quasi intere, flessuose, strette e sul caule sempre più sottili verso l'alto fino a 2 mm di larghezza; infiorescenza in verticillastri di 4-6 fiori bianco-crema con sfumature giallastre e punteggiati di rosso alla fauce e sul labbro inferiore; calice irsuto a denti subuguali e lungo circa quanto il tubo della corolla.
Tipo corologico: Medit.-Mont. - Specie con areale simile a quello delle Steno-mediterranee oppure delle Euri-mediterranee, ma limitatamente alle zone montane.
Habitat: Anfratti rocciosi e soprattutto pietraie di serpentino.
Sistematica e possibili confusioni: Fra le varie sottospecie di “Stachys recta”, la subsp. “subcrenata” si caratterizza per la glabrescenza di tutta la pianta con l'eccezione del calice che si presenta irsuto; la taglia ridotta in ogni sua parte e le foglie strette (più strette solo nella var. “fragilis” (Vis.) Boiss., in cui però il tubo della corolla supera in lunghezza i denti del calice).
La ssp. tipo è presente nel territorio pratese in situazioni altimetriche e di esposizione analoghe, ma su substrato diverso (soprattutto calcareo); quest'ultima è presto riconoscibile oltre che per la sua pubescenza, per la spiga generalmente con un maggior numero di fiori più ravvicinati fra loro. Alcuni caratteri della ssp. “subcrenata” sembrano legati soprattutto a “variazioni” morfologiche indotte dall'ambiente fortemente xerico degli ofiolitici (tentativo di ridurre la dispersione di acqua)!
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome generico di origine greco significa “spiga”, l'epiteto (dal latino) è riferito all'infiorescenza che appare “eretta - dritta”.
Proprietà ed utilizzi:
Le "Stachys" sono chiamate in volgare "Erbe stregone" per l'alone di mistero di cui hanno sempre goduto.
Almeno in Toscana "S. recta"* veniva utilizzata (e si utilizza ancora, visto che al mercato di Pistoia si vende anche adesso essiccata in sacchetti) per "lavare la paura". Chi aveva subito uno stress emotivo veniva sottoposto ad abluzione con acqua in cui era stata bollita l'"Erba della paura" mentre si recitava una preghiera rituale. Se il liquido si addensava la paura se n'era andata!...
*per alcuni si trattava di "S. annua"
Note e Curiosità: Il “locus classicus” è rappresentato dal Monteferrato (PO) in cui è stata descritta da Fiori A. nel 1910 sub. “Stachis fragilis” Vis. f. “serpentini”.
Principali Fonti
ARRIGONI P.V., RICCERI C., MAZZANTI A., 1983 – La vegetazione serpentinicola del Monte Ferrato di Prato in Toscana. Prato
ARRIGONI P.V., BARTOLINI L., 1997 – Documenti per la carta della vegetazione della Calvana di Prato, in Toscana. Parlatorea II: 101-123.
BIAGIOLI M., GESTRI G., ACCIAI B., MESSINA A., 2002- Fiori sulla pietra. Perugia.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005 – Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
PIGNATTI S., 1982 – Flora d'Italia. Bologna
ZANGHERI P., 1976 – Flora italica. Padova
Scheda realizzata da Giovanni Gestri
Foto di G. Gestri, maggio 2003, Monteferrato (PO)