Fl. Angl., ed. 1: 214 (1762)
Ficaria ranunculoides Roth, Ranunculus ficaria L.
Ranunculaceae
Ranuncolo favagello, Favagello, Deutsch: Scharbockskraut, Feigwurz
English: Lesser celandine, fig buttercup
Español: Celidonia menor
Français: Ficaire fausse-renoncule
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne alta 5 - 30 cm, glabra con presenza di tuberetti sotteranei bianchi e fusiformi.
Fusto internamente cavo, prostrato o ascendente e radicante ai nodi.
Foglie radicali lucide e picciolate con margine crenato e con apice smussato, talvolta con macchia scura al centro, 5 - 9 nervature terminanti con un punto bianco e portanti all'ascella dei bulbilli; foglie cauline 1 o poche, più piccole.
Fiori solitari su lungo peduncolo, posto all'ascella della foglia, formati da una corolla di 7 - 8 petali di colore giallo lucente con nervatura poco ramificata.
Calice con 3-4 sepali bianco-verdastri, patenti e con ricettacolo pubescente.
Stami con antere gialle; nettario ± lungo quanto largo, bilobo; frutto formato da 4 - 8 acheni sferici cosparsi di aculei o tubercoli e ciascuno contenente un seme.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Habitat: Prati e campi umidi, lungo i fossi, boschi ombrosi, a margine di sentieri costeggiati da fossetti, da 0 a 1400 m
Sistematica e possibili confusioni: Nella flora italiana sono presenti le seguenti subsp.:
- Ficaria verna Huds. subsp. verna
- Ficaria verna subsp. calthifolia (Rchb.) Nyman
- Ficaria verna subsp. ficariiformis (F.W. Schultz) B. Walln.
- Ficaria verna subsp. fertilis (Lawalrée ex Laegaard) Stace
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal latino ficus, fico: per le radici costituite da tubercoli che ricordano dei piccoli fichi.
L'epiteto specifico dal latino da ver, véris primavera: primaverile, riferimento al periodo di fioritura o di comparsa.
Proprietà ed utilizzi:

Tutti i ranuncoli contengono succhi acri e spesso dannosi alla salute perchè contengono anemonina che è particolarmente tossica. Il ranunculus ficaria è la sola specie commestibile se raccolta prima della fioritura, in questa fase è ricca di vitamina C e le giovani foglie possono essere utilizzate cotte, insieme alla bietola e spinaci; è durante e dopo la fioritura che si sviluppa l'anemonina tossica per l'uomo. Questo alcaloide perde parte della tossicità durante la fienaggione. Anche se il fiore è così appariscente non viene bottinato dalle api. Anche le radici sono commestibili se lessate e condite con olio e sale. La pianta è nell'elenco delle alimurgiche del botanico fiorentino Targioni Tozzetti (Da utilizzare nei casi di carestia o di guerra).
Note e Curiosità: La famiglia, già citata da Dioscoride, Plinio e Galeno, perchè dotata di meravigliosi effetti, al dire di Sallustio che, racconta, ricordando che vegetano nell'isola di Sardegna e che se mangiati procurano dolori" ora hominum et rictus dolore contrhait, et quasi ridentis interimit".
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - Edagricole - 1982
M.Biagioli - G. Gestri - B. Acciai - A. Messina - Fiori di Pietra - Gramma - 2002
Encicl.- Nel Mondo delle Piante - Edizioni Motta - 1980
D. Aeschimann et al. - Flora Alpina - Zanichelli - 2004
http://www.actaplantarum.org/acta/galleria1.php?id=1148
Scheda realizzata da: Nino Messina