Sp. Pl.: 116 (1753)
Poterium officinalis A. Gray
Rosaceae
Salvastrella maggiore, Meloncello, Deutsch: Großer Wiesenknopf
English: Great burnet
Español: Agrimonia bastarda, ensalada italiana
Français: Grande pimprenelle
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta perenne, erbacea, robusta, con grosso e corto rizoma legnoso, ramificato, cilindrico, marrone-giallastro; i fusti sono eretti, glabri dicotomi nella parte alta; altezza 40÷150 cm.
Le foglie basali sono portate da un lungo picciolo e formano una rosetta, sono imparipennate composte da 7÷9 segmenti ellittici lunghi fino a 7 cm, verde scuro di sopra, glauchi di sotto con una nervatura rilevata, il margine è dentato con 12÷20 dentelli per lato, a volte sono presenti elementi pseudostipolari, le poche foglie del caule sono ridotte.
I fiori sono riuniti all'apice dei fusti, in infiorescenze a spiga ovoide di colore purpureo-nerastra; sono apetali e composti da un calice bruno-rosso a 4 lacinie sepaloidi ovate; 4 stami violacei lunghi quanto il calice e antere gialle. L'ovario con stilo filamentoso e stimma rosso scuro.
L'infruttescenza è un pometo, di 2,5-5 x 0,8-3 mm, costituito dal ricettacolo (ipanzio) urceolato, accrescente, secco, ellissoide, con 4 coste con ali strette e facce lisce. Contiene al suo interno un solo achenio.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Prati umidi e paludosi, torbiere e luoghi ombrosi; o÷2.000 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Il genere Sanguisorba è presente in Italia con 7 taxa appartenenti a 5 specie diverse. Si distingue da altri generi affini delle Rosaceae con corolla mancante per avere foglie pennate e calice senza epicalice.
All’interno del genere, Sanguisorba officinalis L. si distingue dalla simile Sanguisorba dodecandra Moretti per la spiga purpureo-nerastra e ovoide anziché verdastra e cilindrica e per la presenza di 4 stami lunghi circa quanto il calice anziché 8-9 stami lunghi il doppio del calice.
Si distingue dalle altre specie del genere per le dimensioni maggiori, i fiori tutti ermafroditi e le foglie con almeno 12 dentelli per lato.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il genere deriva il suo nome probabilmente dal latino “sanguis” e “sorbeo” con riferimento alla capacità che hanno le piante di questo genere di frenare le emorragie.
Il nome specifico precisa le caratteristiche officinali di questa specie.
Proprietà ed utilizzi:

Sanguisorba officinalis L. ha proprietà antiinfiammatorie, digestive, aperitive, astringenti, emostatiche e toniche. Per uso esterno può essere usata come detergente e lenitivo della pelle e delle mucose infiammate. Cura i disturbi di stomaco, il meteorismo, le emorroidi, le cistiti, i calcoli della vescica. Si impiega sottoforma di decotto o di infuso. A tale scopo vengono usate tutte le parti aree della pianta.
Le foglie fresche, così come quelle di Sanguisorba minor Scop., si possono usare per insaporire insalate, minestre, formaggi e verdure cotte, a cui conferiscono un leggero sapore di cetriolo.
Le foglie (dal leggero sapore di cetriolo) si possono usare per insaporire insalate, minestre, verdure cotte e formaggi molli. È consigliato l’impiego delle giovani foglie per accrescere l’appetito.
Viene coltivata come pianta da bordura per le sue foglie eleganti e le infiorescenze bruno porpora a scovolino.
Note e Curiosità: Il Canone delle Erbe di Shen Nong, redatto durante la dinastia degli Han occidentali (206 a.C.÷22 d.C.), è la prima testimonianza dell'impiego delle radici a scopo terapeutico in Cina. Nella medicina occidentale, al contrario è sempre stato previligiato l'impiego delle foglie.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editore
Aeschimann D., Lauber K., Moser D.M., Theurillat J.P. - Flora alpina - 2004 Zanichelli editore, Bologna
Prosser F., Bertolli A. & Festi F. - Flora illustrata del Monte Baldo - 2009 Museo Civico di Rovereto
Příhoda A. - Le piante della salute - 1990 Fratelli Melita Editori, La Spezia.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Zepigi Marinella & Daniela Longo