Sp. Pl.: 587 (1753)
Calamintha clinopodium Moris, Satureja clinopodium Caruel, Satureja vulgaris (L.) Fritsch
Lamiaceae
Clinopodio dei boschi, Deutsch: Gemeiner Wirbeldost
English: Wood basil, Wild basil
Español: Albahaca silvestre, Hierba capuchina
Français: Clinopode, Sarriette vulgaire, Calament pied-de-lit
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perennante, inodore o debolmente aromatica, alta 30-70 cm, munita di un rizoma sottile e strisciante e di fusti eretto-ascendenti, semplici o sparsamente ramificati, mollemente vellutati per peli patenti.
Foglie opposte, pubescenti, brevemente picciolate (2-6 mm), distanziate fra gli internodi, a lamina (15-23 x 32-46 mm) ovale-oblunga, subottusa all'apice, intera o sparsamente crenulata al margine.
Infiorescenza raggruppata in densi pseudoverticilli globosi e compatti, terminali e ascellari, con 10-20 fiori ermafroditi, circondati da un involucro di bratteole lineari, lungamente cigliato-piumose, subeguali al calice.
Calice cilindrico, peloso, spesso purpureo, non gozzuto alla base, lievemente arcuato, con 13 nervature marcate e con i 3 denti superiori più brevi dei 2 inferiori, lesiniformi.
Corolla roseo-purpurea, raramente bianca, lunga 12-14 mm, con il labbro superiore piano e smarginato, l'inferiore trilobo.
Stami 4, didinami, convergenti.
Il frutto è un tetrachenio (schizicarpo), formato da 4 nucule ovali, brune, con l'ilo biancastro.
Numero cromosomico: 2n=20
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Habitat: Radure e margini boschivi, prati aridi, siepi, indifferente al substrato, da 0 a 1500 m s.l.m.
Specie mesofila e mesoxerofila.
Sistematica e possibili confusioni: La specie è presente nel nostro territorio con due sottospecie:
Clinopodium vulgare L. subsp. vulgare (sopra descritta)
Clinopodium vulgare subsp. arundanum (Boiss.) Nyman
Si differenzia dalla sottospecie nominale principalmente per la lunghezza maggiore del tubo e denti calicini.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco “κλίνω clino” inclino e “ποδειον podion” piedino (diminutivo di “πούς, ποδός”) anche col significato di stelo.
L'epiteto specifico dal lat. 'vulgaris, -is, -e '(< 'vulgus', volgo), per indicare che è una pianta comune.
Proprietà ed utilizzi:

Le foglie e le sommità fiorite esercitano azione tonica, stimolante e carminativa.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Conti, F.; Abbate, G.; Alessandrini, A.; Blasi, C. -An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora, Palombi Editori, Roma, 2005
Jauzein, Ph.- Flore des champs cultivés, INRA Editions, Paris, 1995
J.-C. Rameau; D. Mansion; G. Dumé; C. Gauberville -Flore forestière française (vol. 1), Institut pour le développement forestier, AgroParis Tech-ENGREF, 2008
Pignatti, S. -Flora d'Italia (vol.II), Edagricole, Bologna, 1982
Flora Iberica
Zangheri, P. -flora italica I-II, CEDAM, Padova, 1976
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Anja Michelucci