in Gartenkalender 4: 192 (1784)
Prunus myrobalana (L.) Loisel., Prunus pissardii Carrière, Prunus cerasifera Ehrh. V pissardii (Carrière) C.K. Schneid., Prunus cerasifera Ehrh. V pissardii (Carrière) L.H. Bailey, comb. inval. pro syn., Prunus cerasifera Ehrh. V myrobolana (L.) Maire, Prunus domestica L. V myrobolana L., Prunus cerasifera Ehrh. V atropurpurea Dippel, nom. illeg., Prunus cerasifera Ehrh. V atropurpurea H. Jaeger, Prunus cerasifera Ehrh. subsp. myrobolana (L.) C.K. Schneid., Prunus cerasifera Ehrh. subsp. myrobolana (L.) P. Fourn., isonym, Prunus cerasifera Ehrh. subsp. pissardii (Carrière) Dostál, isonym, Prunus cerasifera Ehrh. subsp. pissardii (Carrière) P. Fourn., Prunus domestica L. subsp. cerasifera (Ehrh.) Arcang., Prunus divaricata Ledeb., Prunus myrobolana (L.) Desf.
Rosaceae
Ciliegio-susino, Mirabolano, Deutsch: Kirschpflaume
English: Cherry plum
Español: Ciruelo mirobolano, ciruelo-cerezo
Français: Myrobolan, prunier-cerise
Forma Biologica: P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.
Descrizione: Albero di modeste dimensioni o pianta arbustiva, con fogliame deciduo, chioma espansa, globosa, di colore verde chiaro; tronco eretto, sinuoso e nodoso, ramificato con corteccia bruno scuro, opaca, molto rugosa, ma non visibilmente solcata, fessurata e squamata negli esemplari adulti. I rami in particolar modo nelle forme inselvatichite, spesso sono indurito-spinescenti all'apice. Il legno fresco emana un buon profumo di mela. Altezza della pianta 1,5÷8 m.
Le foglie portate da un picciolo ghiandoloso di 5÷8 mm, sono semplici, alterne, penninervie, hanno lamina ovata o ellittica, con base cuneata o arrotondata e apice acuto, il margine è seghettato, la pagina superiore di colore verde scuro, lucida, quella inferiore + chiara con peli lungo le nervature.
Calice con sepali obovati a margine denticolato, reflessi e glabrescenti.
I fiori generalmente isolati o a piccoli grappoli, sono inseriti singolarmente su peduncoli glabri di 1 cm, hanno Ø di circa 2÷2,5 cm e 5 petali obovati di 9÷11 mm di colore bianco o rosato, compaiono prima o contemporaneamente alle foglie.
I frutti sono drupe sferiche dal Ø di 2÷3 cm, di colore giallo o rosso scuro, con mesocarpo dolce e succoso, simili alle prugne.
Tipo corologico: Pontica - Areale con centro attorno al Mar Nero (clima continentale steppico con inverni freddi, estati calde e precipitazioni sempre molto scarse).
W-Asiatica - Asia occidentale.
Habitat: Specie Archeofita naturalizzata, propria della boscagli mesofila di latifoglie, sembra indifferente al substrato, purchè sia ben drenato; dal piano sino a 800 m s.l.m.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere proviene dal greco "prounon" "proumnon", di origine sconosciuta. L'albero è προύμνη "proumnē". La maggior parte dei dizionari segue Hoffman, Etymologisches Wörterbuch des Griechischen, (Monaco, 1950), ritenedolo un epiteto preso in prestito da un linguaggio pre-greco dell’ Asia Minore. Il primo uso di Prunus come un nome del genere è da attribuire Linneo in Hortus Cliffortianus del 1737, che divenne Species Plantarum. L'epiteto specifico deriva da da 'Cerasus' che è il nome dato dai latini all'amareno e che deriva da Cerasunte, una località presso il Mar Nero.
Proprietà ed utilizzi:

Introdotta in Europa dall'Asia in epoca preromana, questa specie nel nostro territorio è conosciuta soprattutto come ornamentale.
Fra le prime specie a fiorire in primavera è usata soprattutto come portainnesti per altri tipi di Prunus coltivati.
Diffusa nei parchi e nei giardini è soprattutto la varietà pissardii, con fiori rosa e belle foglie di colore rosso-violaceo scuro.
I frutti sono commestibili, dolci e acquosi a piena maturazione.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
______________________________________________________________________________
Principali Fonti
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
BANFI E. CONSOLINO F. 2008. Alberi. Istituto Geografico De Agostini Novara.
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
The International Plant Names Index (IPNI)
Scheda realizzata da Marinella Zepigi