Sp. Pl.: 619 (1753)
Scrophulariaceae
Scrofularia nodosa, Deutsch:Knoten-Braunwurz
English: Common figwort
Español: Escrofularia nodosa, hierba de lamparones
Français: Scrofulaire noueuse
Forma Biologica: H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne con rizoma provvisto di noduli, glabra o con sparsi peli ghiandolari e con caratteristico odore sgradevole.
Fusto semplice o ramificato, tetragono e alto 30 - 120 cm.
Foglie glabre, le inferiori con lembo ovato o oblungo-lanceolato, troncato alla base, di 5-13 (22) x 3-8 (12,5) cm e con margine marcatamente dentato, picciolo 0,8 - 3,5 (5,5) cm.
Le foglie superiori opposte con picciolo di 0,2 - 1,5 (2) cm, con lembo di forma ovato-lanceolata, denticolato e talvolta con 2 lacinie più piccole.
Infiorescenza 7 - 37 cm formante un dicasio composto da 12 fiori nella parte inferiore e 4 - 9 in quella superiore.
Calice 1,9 - 3,8 mm con segmenti ovali o oblunghi, glabri e con bordo scarioso largo 0,1 - 0,2 mm.
Corolla urceolata 5,2 - 7,3 (8) mm, di colore bruno-giallastro, bilabiata e con lobi superiori maculati di violetto.
Antere di colore vermiglio.
Staminodio 0,8 - 1,2 x 1 - 1,8 mm di forma spatolata o ± bilobo.
Il frutto è una capsula setticida bivalve, piriforme di 5 x 6-7 mm, sormontata dallo stilo persistente.
Semi bruno-nerastri, alveolati, con superficie rugosa, di 0,6 - 1 x 0,4 - 0,6 mm.
Tipo corologico: Circumbor. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Europa, Asia e Nordamerica.
Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Habitat: Boschi umidi, forre e rive corsi d'acqua da 0 a 1800 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Può confondersi con Scrophularia scopolii Hoppe ex Pers. che però ha fusto cilindrico e foglie più profondamente incise e crenulate. Inoltre la corolla e di colore purpureo-verdastra e lo staminodio è reniforme.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deiva dal latino "scrophulae" = "scrofole" con cui si indicava una malattia della pelle e delle mucose, curata già anticamente con piante di questa famiglia.
L'epiteto della specie ricorda i noduli presenti nell'apparato radicale.
Proprietà ed utilizzi:

Di tutte le scrofule, questa è quella da sempre la più utilizzata nella medicina popolare. Per la presenza di saponine, glucosidi, acido malico, butirrico e palmitico. Inoltre è ricca di vitamina C e D.
Si usa la parte aerea di fiori e foglie sottoforma di decotto, infuso, polvere, vino medicato. Per uso interno ed esterno.
Le proprietà terapeutiche riconosciute sono antilinfatiche, cioè quelle in grado di curare ingrossamenti delle ghiandole del seno, dell'inguine, del collo e delle ascelle; depurative per la pelle, antiemorroidarie, cicatrizzanti e ipoglicemizzanti.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Attenzione l'uso imprudente di questa pianta può causare gravi problemi di salute (vomito violento)
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
http://www.rjb.csic.es/floraiberica/
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
RAMEAU J.-C., MANSION D., DUMÉ G., GAUBERVILLE C.,1° vol. 1989 - Flore forestière française, Institut pour le développement forestier, AgroParis Tech-ENGREF
A. Poletti - Fiori & Piante Medicinali IV vol. - Il Mandarino - 1996
Scheda realizzata da: Antonino Messina