Sp. Pl.: 668 (1753)
Brassicaceae
Senape bianca, Deutsch: Weisser Senf
English: White mustard, Yellow Mustard
Español: Mostaza blanca
Français: Moutarde blanche, sénevé
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale da 20 a 80 cm con radice a fittone e con fusti eretti, striati, ramosi, ricoperti ± di peli riflessi.
Foglie picciolate basali decisamente lirate, lamina a contorno seghettato, quelle del caule più piccole ma simili, con segmento teminale più grande di quelli laterali.
Infiorescenza riunita in racemi allungati multiflori, che si aprono l'uno dopo l'altro, i fiori peduncolati hanno 4 petali spatolati giallo-zafferano di 6 x 9 mm, base bruscamente ristretta in una appendice sottile e calice formato da 4 sepali giallastri lineari di ca 4 mm.
Frutto: siliqua di 2-3 cm di lunghezza e 3-4 mm di Ø, peduncolata, densamente setolosa con lungo rostro ensiforme di 10-25 mm, di forma un poco arcuata. Semi di 2-3,5 mm di Ø, da bianco-giallastri a brunastri.
Tipo corologico: E-Medit. - Mediterraneo orientale.
Habitat: cresce nei campi coltivati, negli incolti, lungo i bordi stradali e presso ruderi, spesso coltivata e subspontanea, dal piano fino a 800 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Oltre alla sottospecie nominale, sopra descritta, nel nostro territorio sono presenti:
Sinapis alba subsp. dissecta (Lag.) Bonnier
Sinapis alba subsp. mairei (H. Lindb.) Maire
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco "sinápi", ma nome di origine egiziana o indiana. Il nome specifico deriva dal latino albus = bianco per distinguerla dalla senape nera (Brassica nigra)
Proprietà ed utilizzi:

E' una pianta commestibile, ottima tenera da miscelare e cucinare con altre erbe di campo ed usare per contorno o ripieni vari per minestre, torte salate o frittate.
Dai semi maturi polverizzati, dopo il dovuto trattamento, si ricava la senape, salsa piccante che si abbina a piatti di carne e di pesce, per dare un certo risalto ai cibi.
Nel passato aveva anche un uso farmaceutico per le sue proprietà digestive, stimolanti, revulsive e purgative.
I così detti "sinapismi", usati dalle nostre nonne, erano impiastri a base di farina di senape, usati per lenire infiammazioni e costipazioni.
I semi contengono dei principi attivi tra cui il glicoside sinalbina, che per azione di enzimi libera la sinapina, un alcaloide, al quale si deve il sapore piccante. L'abuso alimentare di salse a base di questi semi, può provocare irritazioni gastro-intestinali, vomito e diarrea.
La senape bianca non va assolutamente confusa con la senape nera, la quale ha attività superiori.
Un tempo molto diffusa, veniva coltivata specialmente come foraggio per il bestiame.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Mirna Medri