Fl. Angl.: 334 (1762)
Orchis fusca Jacq., Orchis maxima K. Koch, Orchis moravica Jacq.
Orchidaceae
Orchide maggiore, Orchidea purpurea, Deutsch: Purpur-Knabenkraut
English: Lady orchid
Español: Orquídea de dama, zapatitos de la Virgen
Français: Orchis pourpre
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta erbacea alta 30 - 80 cm (100 cm) con scapo eretto, robusto, nudo e soffuso di colore porpora alla sommità.
Radici composte da 2 rizotuberi subglobosi o ovoidi.
Foglie riunite in rosette basali 3 -8 larghe 2-8 cm e lunghe 6 -30 cm, la pagina superiore delle foglie verde lucente, suberette e patenti le superiori; avvolgenti, canalicolate e più strette le interne.
Brattee brevi lucide e di colore violaceo.
Infiorescenza densa contenente 25 - 200 fiori.
Fiori grandi e vistosi, tepali conniventi formanti un casco ovoidale corto e di colore porporino all'esterno e verdastro all'interno; il labello trilobo di colore variabile, dal biancastro al roseo, con bordi più scuri, cosparso di papille formanti piccoli ciuffi; i lobi laterali lineari o spatolati, il mediano dilatato verso l'apice e bilobo, separato al centro da un piccolo dente; il bordo dentellato o crenato, lo sperone rosa curvato verso il basso e lungo circa 1/2 dell'ovario; brattee ridotte a squame.
Gimnostenio ottuso con stimma obliquo.
Antere porporine con logge parallele.
L'ovario sessile, subcilindrico che a maturazione produce numerosissimi piccoli semi.
Capsula oblunga percorsa da costole evidenti.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Europ. - Areale europeo.
Habitat: Margini radure, macchie, boschi, prati e pascoli sia in piena luce che a mezz'ombra, purchè non troppo umidi. Ha la tendenza mesoxerofila e neutrocalcicola. Da 0 a 1350 m.
Sistematica e possibili confusioni: Questo genere è stato più volte rivisitato e suddiviso in altri vari generi; fino a poco tempo fa vi facevano parte: Neotinea, Himantoglossum, Dactylorhiza e Anacamptis. Caratteri distintivi sono i tuberi ovoidali, le brattee membranacee e la presenza di una brattea che copre l'infiorescenza prima dell'antesi.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dalla forma della parte ipogea che ricorda l'apparato sessuale maschile, dal greco "orchis" = "testicolo". L'epiteto della specie è dovuto al colore dello scapo fiorale che è rosso purpureo.
Note e Curiosità: Le orchidee hanno da sempre fatto parte della farmacopea popolare. La loro somiglianza dei tuberi ai testicoli induceva a credere che avessero virtù afrodisiache capaci di stimolare gli organi riproduttori. Le virtù terapeutiche vennero affrontate da Dioscoride nel suo "De materia medica". Le radici si mangiavano cotte e si credeva che il bulbo giovane era in grado di favorire la nascita di figli maschi, se le donne mangiavano il bulbo più piccolo e più vecchio generavano figlie femmine. In Tessaglia le donne mangiavano i bulbi perchè in grado di aumentarne la lussuria.
Attenzione: Entità protetta a livello nazionale
Entità protetta a livello regionale (LOM, EMR, TOS, UMB, CAM)
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Principali Fonti
P. Delforge - Guide des Orchidées d'Europe - Delachaux et Niestlé - 2005
Giros -Orchidee d'Italia - il Castello - 2009
Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Edagricole, Bologna 1982.
M.Biagioli - G. Gestri - B. Acciai - A. Messina - Le Verdi Perle del Monteferrato - Gramma - 1999
J. Landwehr - Les Orchidées Sauvages de Suisse et d'Europe - Roger Veihl S.A. Geneve - 1983
E. De Martino-G.Marconi-N. Centurione- Orchidee Spontanee dell'Emilia Romagna - Calderini Edagricole -2000-
Conti F. et ali - Checklist of the Italian Vascular Flora - Palombi Editori - 2005
Magalli Martija-Ochoa - il Grande libro delle Orchidee - De Vecchi ed. - 2002
Scheda realizzata da: Nino Messina