Sp. Pl.: 294 (1753)
Allium gasparrini Guss., Allium porrum L. V ampeloprasum (L.) Mirb., Allium porrum auct. p.p., non L., Allium multiflorum Desf., Porrum ampeloprasum (L.) Mill.
Amaryllidaceae
Porraccio, Deutsch: Ackerlauch
English: Wild leek
Español: Puerro
Français: Ail faux pireau
Forma Biologica: G bulb - Geofite bulbose. Piante il cui organo perennante è un bulbo da cui, ogni anno, nascono fiori e foglie.
Descrizione: Pianta erbacea perenne con con bulbo ovoide ricoperto da tuniche membranose, intere si colore bianco e giallastre e bulbilli laterali con apice acuto, struttura vigorosa che può arrivare 180 cm di altezza (normalmente 40-70 cm).
Le foglie (4-10 spesso marcescenti durante la fioritura) sono lineari, slanciate, carenate, larghe da 5 a 25 cm, finemente denticolate e scabre ai margini, di colore grigio-verde, abbracciano la parte inferiore dello scapo ed hanno un forte odore di aglio.
Scapo cilindrico, verde o rosato, unico e senza ramificazioni, alla sua estremità superiore cresce una spata papiracea, membranosa, ad una sola valva, appuntita, a forma di cipolla, non persistente, che avvolge l’infiorescenza e che casca al momento della fioritura.
Infiorescenza è una grande ombrella sferica, densa di fiori (può portarne fino a 500) I fiori sono portati su lunghi peduncoli rosa, sono ermafroditi, attinomorfi, con perianzio a 6 tepali aguzzi, ottusi o tronchi, di colore variabile dal bianco al rosa spesso con stria mediana color porpora o verdognola. Gineceo tricarpellare e con ovario supero.
Il frutto è una capsula loculicida con semi triangolati.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: Vegeta nei campi, vigne, luoghi a mezz’ombra, boschi, siepi, ai margini delle strade nei luoghi costieri e nella zona dell’olivo.
Sistematica e possibili confusioni: E’ considerata la forma selvatica del Porro (Allium porrum L.) normalmente commercializzato.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dai termini usati dai celti e dai persiani per indicare i bulbi eduli. Il nome della specie significa porro di vigna per il suo habitat.
Proprietà ed utilizzi:

Pianta dalle molteplici proprietà è considerata anticolesterolemica, antiasmatica, antispasmodica, antielmintica, diaforetica, espettorante, vasodilatatrice, antisettica, colagogo, febbrifuga, stimolante, stomachica, diuretica, tonica.
Per i suoi principi attivi quali acido sterarico, acido linoleico, acido palmitco, zuccheri , cellulosa, zolfo, mucillagini, pectina, proteine, sali minerali (ferro), vitamine C, B1 ,E.
Viene utilizzata dalla medicina popolare per favorire la digestione e curare il cattivo funzionamento degli intestini, per ridurre la pressione arteriosa, per aiutare a dissolvere i calcoli renali, prevenire crampi e raffreddori, aiutare a espellere vermi, aiutare ad abbassare il tasso di colesterolo e a decongestionare le vie respiratorie.
In inverno quando le foglie sono più tenere viene utilizzato per far minestre, frittate e torte, oppure crudo in insalata con altre erbe eduli.
Note e Curiosità: Pare che Nerone avesse l’abitudine prima delle sue esibizioni canore, di consumare i porri, per schiarire la voce.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, BolognaCONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Giuliano Salvai