Handbuch 2: 235 (1829)
Basionimo: Dianthus saxifragus L. - Sp. Pl.: 413 (1753)
Altri sinonimi: Dianthus saxifraga L., Gypsophila permixta Guss., Tunica rigida Boiss., Tunica saxifraga (L.) Scop.
Caryophyllaceae
Garofanina spaccasassi, Tunica sassifraga, Deutsch: Gewöhnliche Felsennelke
English: Tunic flower, coat flower
Español: Clavellet pedrer (catalán)
Français: Oeillet saxifrage
Forma Biologica: H caesp - Emicriptofite cespitose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con aspetto di ciuffi serrati.
Descrizione: Pianta erbacea perenne di 10-40 cm con fusti ramosi e dicotomi nella parte superiore, glabri, prostrato - ascendenti, ± gracili e rigidi.
Foglie del caule scarse, opposte, sessili, lineari-acute, uninervie, di 6-10 mm di lunghezza, alla base piccoli ciuffi serrati, sessili col margine cigliato.
Fiori ermafroditi solitari terminali, sorretti da un lungo peduncolo.
Corolla attinomorfa, formata da 5 petali liberi, separati tra loro (dialipetala), retusi o troncati all'apice, di 4,5-10 mm, bianco-rosati con 3 venature porporine a lamina obovata con unghia.
Il calice campanulato, con denti lunghi, arrotondati, cigliati sul bordo, è circondato alla base da 4 squamette o bratteole scariose, mucronate, che formano un calicetto, che è più corto (1/3-3/4) del calice. Stili 2, gineceo supero sincarpico.
Il frutto è una capsula denticida oblunga di 5-6 mm. Semi a forma di scudo, compressi, bruno-nerastri.
Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).
Habitat: Specie prevalentemente calcifila (ma la subsp. gasparrini vegeta soprattutto su silice), predilige luoghi asciutti, suoli aridi, sabbiosi, muri a secco, dalla pianura alla montagna sino a 1500 mt. di altitudine.
Sistematica e possibili confusioni: Oltre alla subsp. nominale, sopra descritta ,nel nostro territorio è presente:
P.saxifraga subsp. gasparrinii (Guss.) Greuter & Burdet che si distingue per il portamento cespuglioso e rami prostrato-ascendenti, all'antesi con bratteole del calicino lunghe quanto il calice, fiori più grandi con tonalità porporine-violacee più scure; vegeta su terreni prettamente silicei, su rupi e cime ventose di montagna.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere Petrorhagia deriva dal greco petros= pietra e rhagas = fessura con riferimento all'ecologia della specie. Il nome specifico saxifraga di derivazione latina saxum= pietra, roccia, e franga da frangere= rompere con una dupplice interpretazione, pianta che cresce in zone aride fra i sassi , oppure secondo alcune credenze con riferimento alle proprietà della pianta di sciogliere i sassi (calcoli).
Principali Fonti
Pignatti S. 1982 -Flora d'Italia. Bologna
Zangheri P. 1976- Flora Italica. Padova
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C., 2005 -An Annoted Checklist of the Italian Vascular Flora. Roma
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Mirna Medri