Crepis vesicaria L. - Radicchiella vescicosa
Moderatori: Anja, Marinella Zepigi
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- Cognome: Marzorati
- Residenza(Prov): Castiglione di Cervia (RA)
- Località: Ravenna
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Crepis vesicaria L. - Radicchiella vescicosa
Crepis vesicaria L.
Sp. Pl.: 805 (1753)
Barkhausia purpurea Biv., Crepis purpurea (Biv.) Steud., nom. illeg., Crepis scariosa Willd., Crepis taraxacoides Desf., Barkhausia vesicaria (L.) Spreng., Hieracioides vesicaria (L.) Kuntze, Crepis vesicaria L. subsp. vesicaria
Asteraceae
Radicchiella vescicosa, Deutsch: Blasen-Pippau
English: Beaked hawksbeard
Español: Falsa achicoria
Français: Crépide à vésicules
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale o biennale alta fino a 80 cm con fusto più o meno lignificato e spesso rossastro-purpureo alla base, irto di peli ispidi, raramente glabro, eretto e ramoso. Si distingue per la base delle foglie superiori scariose che si sviluppano nella parte inferiore del peduncolo alla guisa di una vescica a manicotto. Le brattee involucrali extra larghe, ovali o subrotonde, ± 1,5-2 volte più lunghe che larghe.
Foglie basali a rosetta più o meno schiacciata sul terreno, a volte intere o lobate, ma più frequentemente pennatosette, quelle del caule sempre più ridotte, sessili, auricolato-amplessicauli, talora si presentano bratteiformi ovali-carenate alle basi dei rami fiorenti (pianta molto polimorfa).
La pianta allo stadio giovanile presenta spesso un tipico accrescimento come un grosso insieme di boccioli racchiusi su se stessi. (Caratteristica che permette di riconoscere con facilità questa specie).
Fiori capolini di ca 2 cm di diametro con corolle tutte ligulate di colore giallo, non di rado purpuree o venate di un colore rossastro, molto numerose, quasi formanti una ombrella terminale o raccolti in racemo corimboso.
Involucro cilindrico alla infiorescenza con brattee esterne scariose e squame irte di peli.
Frutti acheni con 10- 12 coste sottili con pappo sporgente per oltre la metà oltre le squame involucrali.
Tipo corologico: Subatl. - Europa occidentale e anche piu' ad oriente nelle zone a clima suboceanico.
Submedit. - Areale prevalentemente mediterraneo.
Habitat: Negli incolti, nei coltivi, lungo i vigneti, i margini delle carraie di campagna, sulle rive dei canali e dei fiumi, prediligendo terreni stabili e calcarei, dal piano fino a 1200 m
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: il nome del genere “ Crepis” deriva dal greco =( scarpa, sandalo), forse per la forma delle foglie che aderiscono il terreno o per la forma degli acheni, mentre il nome specifico “vesicaria” per le brattee fogliari nella parte sup. del fusto a forma di vescica.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
La radicchiella ha proprietà simili a quelle della cicoria e del tarassaco, comune a molte erbe amare, perciò disintossicante, depurativa del sangue, diuretica ed ipoglicemizzante. Le sostanze fenoliche, contenute nelle piante spontanee, agiscono come antiossidanti nei confronti dei radicali liberi e contribuiscono alla prevenzione di malattie cardiovascolari e patologie tumorali.
L'uso della radicchiella in cucina è quello tipico delle cicorie in genere. Si raccoglie la rosetta ancora allo stadio giovanile e si può consumare cruda in insalata se tenera, sola o nelle misticanze oppure lessa, condita con olio limone o saltata in padella con olio ed aglio o cipolla a piacere. Si può utilizzare mista ad altre verdure per fare ripieni di minestre, frittate o tortini di verdure, ricotta e formaggi. Anche i germogli fioriferi se teneri, non legnosi, si possono cucinare come sopra, anche se di sapore più amarognolo.
La rosetta di questa pianta si può confondere con molte altre piante della stessa famiglia: le Asteraceae . Spesso confusa con la cicoria (Cichorium intybus) e col tarassaco (Taraxacum officinale )senza nessuna conseguenza. oppure con alcune della famiglia delle Crucifere. ( In linea di massima sono quasi tutte commestibili , perciò il rischio di eventuale tossicità è basso.) E' sempre bene in ogni caso assicurarsi dell'identità delle piante, grazie all'aiuto di persone esperte in materia. Inoltre, controllare sempre dove si raccolgono, lontano dalle strade o zone di traffico, in campi non trattati da recenti concimazioni o da antiparassitari,(specie se sotto vigneti od alberi da frutta) o frequentati da animali al pascolo.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Flora d'Italia di S. Pignatti
Flora Helvetica di K. Lauber e G.Wagner 2001
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Mirna Medri
Sp. Pl.: 805 (1753)
Barkhausia purpurea Biv., Crepis purpurea (Biv.) Steud., nom. illeg., Crepis scariosa Willd., Crepis taraxacoides Desf., Barkhausia vesicaria (L.) Spreng., Hieracioides vesicaria (L.) Kuntze, Crepis vesicaria L. subsp. vesicaria
Asteraceae
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Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta erbacea annuale o biennale alta fino a 80 cm con fusto più o meno lignificato e spesso rossastro-purpureo alla base, irto di peli ispidi, raramente glabro, eretto e ramoso. Si distingue per la base delle foglie superiori scariose che si sviluppano nella parte inferiore del peduncolo alla guisa di una vescica a manicotto. Le brattee involucrali extra larghe, ovali o subrotonde, ± 1,5-2 volte più lunghe che larghe.
Foglie basali a rosetta più o meno schiacciata sul terreno, a volte intere o lobate, ma più frequentemente pennatosette, quelle del caule sempre più ridotte, sessili, auricolato-amplessicauli, talora si presentano bratteiformi ovali-carenate alle basi dei rami fiorenti (pianta molto polimorfa).
La pianta allo stadio giovanile presenta spesso un tipico accrescimento come un grosso insieme di boccioli racchiusi su se stessi. (Caratteristica che permette di riconoscere con facilità questa specie).
Fiori capolini di ca 2 cm di diametro con corolle tutte ligulate di colore giallo, non di rado purpuree o venate di un colore rossastro, molto numerose, quasi formanti una ombrella terminale o raccolti in racemo corimboso.
Involucro cilindrico alla infiorescenza con brattee esterne scariose e squame irte di peli.
Frutti acheni con 10- 12 coste sottili con pappo sporgente per oltre la metà oltre le squame involucrali.
Tipo corologico: Subatl. - Europa occidentale e anche piu' ad oriente nelle zone a clima suboceanico.
Submedit. - Areale prevalentemente mediterraneo.
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Etimologia: il nome del genere “ Crepis” deriva dal greco =( scarpa, sandalo), forse per la forma delle foglie che aderiscono il terreno o per la forma degli acheni, mentre il nome specifico “vesicaria” per le brattee fogliari nella parte sup. del fusto a forma di vescica.
Proprietà ed utilizzi: Specie commestibile officinale
La radicchiella ha proprietà simili a quelle della cicoria e del tarassaco, comune a molte erbe amare, perciò disintossicante, depurativa del sangue, diuretica ed ipoglicemizzante. Le sostanze fenoliche, contenute nelle piante spontanee, agiscono come antiossidanti nei confronti dei radicali liberi e contribuiscono alla prevenzione di malattie cardiovascolari e patologie tumorali.
L'uso della radicchiella in cucina è quello tipico delle cicorie in genere. Si raccoglie la rosetta ancora allo stadio giovanile e si può consumare cruda in insalata se tenera, sola o nelle misticanze oppure lessa, condita con olio limone o saltata in padella con olio ed aglio o cipolla a piacere. Si può utilizzare mista ad altre verdure per fare ripieni di minestre, frittate o tortini di verdure, ricotta e formaggi. Anche i germogli fioriferi se teneri, non legnosi, si possono cucinare come sopra, anche se di sapore più amarognolo.
La rosetta di questa pianta si può confondere con molte altre piante della stessa famiglia: le Asteraceae . Spesso confusa con la cicoria (Cichorium intybus) e col tarassaco (Taraxacum officinale )senza nessuna conseguenza. oppure con alcune della famiglia delle Crucifere. ( In linea di massima sono quasi tutte commestibili , perciò il rischio di eventuale tossicità è basso.) E' sempre bene in ogni caso assicurarsi dell'identità delle piante, grazie all'aiuto di persone esperte in materia. Inoltre, controllare sempre dove si raccolgono, lontano dalle strade o zone di traffico, in campi non trattati da recenti concimazioni o da antiparassitari,(specie se sotto vigneti od alberi da frutta) o frequentati da animali al pascolo.
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Re: Crepis vesicaria L. - Radicchiella vescicosa
Crepis vesicaria L.
Kinisia, Misiliscemi (TP), 40 m, mar 2022
Foto di Michele Aleo
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marinella
Viviamo e solleviamo onde, ma non siamo quasi mai coscienti della scia che ci lasciamo dietro. (Franco Giordana)
"Si fa quel che si può e se abbiamo fatto un errore si corregge". Motto ufficiale di Acta Plantarum
Viviamo e solleviamo onde, ma non siamo quasi mai coscienti della scia che ci lasciamo dietro. (Franco Giordana)
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