Chamaeiris foetidissima (L.) Medik. - Giaggiolo puzzolente

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Chamaeiris foetidissima (L.) Medik. - Giaggiolo puzzolente

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Chamaeiris foetidissima (L.) Medik.
Hist. et Commentat. Acad. Elect. Sci. Theod.-Palat. 6(Phys.): 418 (1790)

Basionimo: Iris foetidissima L. - Sp. Pl.: 39 (1753)
Altri sinonimi: Xiphion foetidissimum (L.) Parl.

Iridaceae

Giaggiolo puzzolente, Iris puzzolente, Deutsch: Übelriechende Schwertlilie
English: Stinking iris
Español: Lirio hediondo
Français: Iris fétide


Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.

Descrizione: Pianta perenne, erbacea, rizomatosa, glabra, fusti eretti semplici, diritti o arcuati, con una costa angolosa. Altezza 50÷100 cm.
Le foglie tutte basali, sono dritte, lanceolate, rigide, lucide, sono sempreverdi e portate in rametti piatti, hanno numerose nervature parallele; emanano un odore fetido allo sfregamento o se spezzate.
I fiori profumati, peduncolati alla sommità del fusto 3÷5. Perigonio con tubo verdastro, petaloide, formato da 6 tepali in 2 serie, le lacinie esterne 4÷5 cm, giallastre alla base e sfumate di viola verso il bordo, quelle interne giallo chiaro sfumate grigio-viola; lo stilo è diviso in 3 grandi lobi divergenti, piatti, giallastri simili a tepali; ovario infero.
I frutti sono capsule di 2÷4 cm, prima verdi e carnose, poi a maturazione divengono brune e si fendono in 3 parti, contengono molti semi rosso brillante, gialli, raramente bianchi che rimangono attaccati per lungo tempo nella capsula aperta.
Il colore rosso vivo dei semi, che persistono sino a inverno avanzato, li rende molto visibili e sono un richiamo per gli uccelli, che in realtà non li mangiano, ma li trasportano, permettendone così la disseminazione.

Tipo corologico: Euri-Medit. - Entità con areale centrato sulle coste mediterranee, ma con prolungamenti verso nord e verso est (area della Vite).

Habitat: Luoghi ombrosi, boschi, siepi, cespuglieti da 0÷1.400 m s.l.m.

Immagine


Sistematica e possibili confusioni: Specie simile è Limniris pseudacorus (L.) Fuss - Giaggiolo acquatico, diffuso nei luoghi umidi, vicino ai corsi d'acqua, che si distingue per perigonio interamente giallo vivo, lacinie esterne e stili a lobi convergenti.

Tassonomia filogenetica

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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco χαμαι "chamái" a terra, strisciante, basso, nano e dal greco "íris"= iride, arcobaleno, per le sfumature di colore dei fiori, tante quante i colori dell'arcobaleno; il nome specifico fa riferimento all'odore particolare della pianta, un odore simile a quello della carne, gli anglosassoni lo chiamano per questo motivo:"roast beef plant".

Note e Curiosità: Curiosità in merito al genere Iris:

Sono piante conosciute e coltivate fin dall'antichità sono raffigurate nel blasone dei re di Francia e in quello di molte altre case regnanti e di nobili famiglie, nello stemma di città e di castelli, sempre come simbolico segno di gentilezza. La presenza dell'Iris nel blasone dei re di Francia, merita a mio parere, una nota in quanto in araldica Giglio e Iris sono spesso stati confusi.
Nel blasone della monarchia francese, inizialmente era rappresentata un'arma offensiva, costituita nella parte centrale da un ferro aguzzo e dritto, dove si innestavano ai lati 2 pezzi di ferro a forma di mezzaluna: il tutto collegato da una chiavetta che formava il cosiddetto piede di giglio, praticamente un'alabarda. La leggenda vuole che fu Luigi VII ad adottare questo simbolo e che all'inizio si trattasse di un Iris e non di un giglio. La stessa leggenda vuole che il re, che stava per essere catturato da vassalli infedeli, quando ormai accerchiato a semicerchio, pensava fosse tutto perduto, vide guardando il fiume che gli stava davanti, un punto della riva fiorito di Iris che spuntavamo anche in mezzo all'acqua. Intuendo che il guado in quel punto era possibile, si lanciò nel fiume, rompendo l'accerchiamento e mettendo in salvo se stesso le sue truppe. In ricordo di questo episodio l'Iris divenne l'emblema del suo regno. Inizialmente il fiore venne chiamato “fleur de Louis” fiore di Luigi, trasformandosi poi in “fleur de lys” fiore di giglio, metamorfosi favorita dall'assonanza fonetica e dalla somiglianza strutturale fra le 2 specie, sicchè nel medioevo, si cominciò a considerare come fiore della monarchia francese non l'Iris, ma il Giglio.
Anche Firenze inizialmente aveva adottato come simbolo l'Iris, era infatti questa una specie comune nella campagna fiorentina, trasformandolo poi nel forse più “nobile” giglio. Che l'Iris sia l'autentico simbolo della città Medicea lo attesta anche il suo nome botanico: Iris pallida prima e Iris florentina in seguito; il simbolo di Firenze era infatti un fiore bianco in campo rosso. L'inversione di colore avvenne nel 1251, quando i Guelfi subentrarono ai Ghibellini, cacciandoli dalla città.
Il fiore ha dato nome anche al colore turchino e alla polvere usata in profumeria e derivata dal bianco Iris di Firenze, detto anche "giglio celeste".
Esiste a Firenze, sotto il piazzale Michelangelo, il giardino dell'Iris che accoglie circa 2500 varietà di questo fiore.
Iris si chiamava la messaggera degli dei, figlia di Taumante ed Elettra, che scendeva dal cielo lungo l'arcobaleno e, come Ermes faceva per gli uomini, Iris guidava le anime delle donne nel regno dei defunti, leggera ed alata, lasciando dietro di sé la traccia del suo volo: l'arcobaleno.
Per questo motivo i greci piantavano fiori di Iris sulle tombe e da questa usanza potrebbe derivare il nome volgare di Giglio dei morti.

Principali Fonti
PIGNATTI S., Flora d'Italia. Edagricole, Bologna. 1982
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma. 2005
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli. 2004
CATTABIANI A. Florario. Arnoldo Mondadori Editore, Milano. 1996.
BATINI G. Le radici delle piante. Edizioni Polistampa. Firenze. 2003
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.


Scheda realizzata da Marinella Zepigi
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Re: Chamaeiris foetidissima (L.) Medik. - Iris fetidissima

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Castiglione di Cervia (RA) giu 2005
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Castiglione di Cervia (RA) lug 2005 Frutti
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Castiglione di Cervia (RA) 4 feb 2009 I frutti
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Castiglione di Cervia (RA) 4 feb 2009 I frutti
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Castiglione di Cervia (RA), feb 2009
Val Chiaravagna (GE), 250 m, feb 2011
Foto di Attilio Marzorati e Carlo Cibei
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“... c'è chi vede il bicchiere mezzo pieno e chi lo vede mezzo vuoto. In realtà è sempre tutto pieno, di due sostanze diverse.”
Ester Armanino - L'Arca
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