Dactylorhiza lapponica (Laest. ex Hartm.) Soó
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Dactylorhiza lapponica (Laest. ex Hartm.) Soó
Alla base del Sasso Maurigno, Grosio (SO),1921 m giu 2022
Foto di Luca Carloni
Ho seguito questa pianta fra il 25 giugno e l'8 luglio, in realtà avevo cominciato a fotografarne un'altra vicinissima, un metro o poco più, le cui foto poi, quando ho preparato il materiale per AP, non ho utilizzato, credo quindi qui non ci siano, il ricordo non è più fresco e io dimentico velocemente... Mentre fotografavo questa, ho scoperto le spoglie di un'altra vicinissima, spezzata, giuro di averla trovata così, non vorrei però averla assassinata inavvertitamente mentre ero all'opera con la principale protagonista, però, come si vede, era già sfiorita, mah... In ogni caso mi ha offerto la possibilità di fotografare il caule cavo, di cui allegherò l'immagine. Della protagonista ho fatto invece foto delle mie dita mentre la pizzicavano... era chiaramente cedevole. Sempre mentre ero all'opera, ho cominciato a sentire la parete sud del Sasso Maurigno scaricare immediatamente sopra la mia testa, sono rimasto impavido a fotografare, considerando che dove stavo non vedevo tracce significative di precedenti frane. Ad un certo punto un urlo come di una centrifuga incommensurabile (non si distinguevano più i rotolamenti, solo un urlo che cresceva in volume e passava dal grave all'acuto) e il cielo si è oscurato per metà, quel che stava accadendo è stato ripreso da un telefono, credo da Eita, di cui riporto due screenshot. Io ho continuato stolidamente nella mia opra... (solo più tardi, quando me ne sono andato, anche perché continuavano i rotolamenti..., ho pensato di fare qualche foto di ulteriori franamenti minori, poco significativi). Comunque la frana è rimasta in alto, seguendo un canale verso Acqui Spärsi.
Insomma, per ritornare al tema del thread, a me pare una Dactylorhiza majalis... lei e le sue sorelle, quattro o cinque compresa la defunta, vivono vicino a un piccolo rivo, forse una sorgente, visibile nella prima foto, non lontano dalla torbiera del Rifugio Falck, dove peraltro la specie è ufficialmente presente, ma assediata da una torma di assatanate Dactylorhiza maculata fuchsii, nella torbiera io non l'avevo trovata.
Foto di Luca Carloni
Ho seguito questa pianta fra il 25 giugno e l'8 luglio, in realtà avevo cominciato a fotografarne un'altra vicinissima, un metro o poco più, le cui foto poi, quando ho preparato il materiale per AP, non ho utilizzato, credo quindi qui non ci siano, il ricordo non è più fresco e io dimentico velocemente... Mentre fotografavo questa, ho scoperto le spoglie di un'altra vicinissima, spezzata, giuro di averla trovata così, non vorrei però averla assassinata inavvertitamente mentre ero all'opera con la principale protagonista, però, come si vede, era già sfiorita, mah... In ogni caso mi ha offerto la possibilità di fotografare il caule cavo, di cui allegherò l'immagine. Della protagonista ho fatto invece foto delle mie dita mentre la pizzicavano... era chiaramente cedevole. Sempre mentre ero all'opera, ho cominciato a sentire la parete sud del Sasso Maurigno scaricare immediatamente sopra la mia testa, sono rimasto impavido a fotografare, considerando che dove stavo non vedevo tracce significative di precedenti frane. Ad un certo punto un urlo come di una centrifuga incommensurabile (non si distinguevano più i rotolamenti, solo un urlo che cresceva in volume e passava dal grave all'acuto) e il cielo si è oscurato per metà, quel che stava accadendo è stato ripreso da un telefono, credo da Eita, di cui riporto due screenshot. Io ho continuato stolidamente nella mia opra... (solo più tardi, quando me ne sono andato, anche perché continuavano i rotolamenti..., ho pensato di fare qualche foto di ulteriori franamenti minori, poco significativi). Comunque la frana è rimasta in alto, seguendo un canale verso Acqui Spärsi.
Insomma, per ritornare al tema del thread, a me pare una Dactylorhiza majalis... lei e le sue sorelle, quattro o cinque compresa la defunta, vivono vicino a un piccolo rivo, forse una sorgente, visibile nella prima foto, non lontano dalla torbiera del Rifugio Falck, dove peraltro la specie è ufficialmente presente, ma assediata da una torma di assatanate Dactylorhiza maculata fuchsii, nella torbiera io non l'avevo trovata.
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Re: Dactylorhiza majalis?
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Re: Dactylorhiza majalis?
La seconda è una foto della defunta, come si vede era già sfiorita, il caule è cavo anche in basso, vedi sotto. Ipotizzando che la specie sia la medesima dell'esemplare protagonista pizzicato in una foto precedente, il caule sarebbe quindi cavo in tutta la sua lunghezza o quasi.
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Re: Dactylorhiza majalis?
Il sistema non permette di caricare la foto della misura del caule, è di 4 o 5 mm. Qui la prima foto è della protagonista, è apparentemente coricata e stanca ma in realtà è in piedi, l'infiorescenza ha ancora qualche fiore abbastanza fresco, la seconda foto riguarda invece quella trovata cadavere spezzato e il suo caule cavo... (Le unghie sono sporchine a causa dei raspamenti.)
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Re: Dactylorhiza majalis?
Ancora il caule e la frana
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- Alessandro
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Re: Dactylorhiza majalis?
Mi ricorda Dactylorhyza lapponica un po' più prosperosa del solito
Alessandro
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Re: Dactylorhiza majalis?
Grazie mille del parere Alessandro. Mi piacerebbe molto. Sono andato a vedere su Flora helvetica. Nella chiave sembra che la differenza discriminante fra le due sia la forma dello sperone, nella majalis è spesso e conico cilindrico e nella lapponica conico e basta. Tutte le altre non è che siano tanto discriminanti, però il numero di fiori pende verso la majalis, (la forma del labello invece, se ho capito bene, verso la lapponica, ma non è considerata nella chiave, solo nella descrizione).
--Dactylorhiza lapponica
Infiorescenza lassa da 5- a 15- (20-) fiori, sperone conico diritto o leggermente incurvato verso il basso.
--Due specie
Infiorescenza densa, da 15- a 30- (50-) fiori, sperone spesso, cilindrico-conico, leggermente incurvato verso il basso.
Le due ultime specie sono
--Dactylorhiza cruenta
Foglie per lo più macchiate inferiormente, labello lungo 5-6 mm.
--Dactylorhiza majalis
Foglie macchiate solo superiormente o non macchiate, labello lungo (5-) 8-10 mm.
Quindi la cruenta non è, direi.
La lapponica mi piacerebbe assai, ma lo sperone tanto conico non sembra (e è chiaramente bello tosto)...
--Dactylorhiza lapponica
Infiorescenza lassa da 5- a 15- (20-) fiori, sperone conico diritto o leggermente incurvato verso il basso.
--Due specie
Infiorescenza densa, da 15- a 30- (50-) fiori, sperone spesso, cilindrico-conico, leggermente incurvato verso il basso.
Le due ultime specie sono
--Dactylorhiza cruenta
Foglie per lo più macchiate inferiormente, labello lungo 5-6 mm.
--Dactylorhiza majalis
Foglie macchiate solo superiormente o non macchiate, labello lungo (5-) 8-10 mm.
Quindi la cruenta non è, direi.
La lapponica mi piacerebbe assai, ma lo sperone tanto conico non sembra (e è chiaramente bello tosto)...
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Re: Dactylorhiza majalis?
Metto ancora un crop dell'infiorescenza, sempre della medesima pianta
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Re: Dactylorhiza majalis?
Però... lì nei pressi, un paio di metri di distanza o meno, come ho detto, ce n'erano altre che sembrerebbero più lapponiche...
La seconda immagine è un grossolano stack di due foto con messa a fuoco una su una infiorescenza e l'altra su una foglia, solo per rendere l'idea.
Anche la prima è uno stack di due foto con messa a fuoco sulle due infiorescenze. Poiché sono quasi sullo stesso piano, il risultato è meno grossolano.
(Insomma, ci ho passato più giorni, sono scampato a una frana, e ho ottenuto solo foto mediocrissime, per non parlare degli orrori scartati.)
La seconda immagine è un grossolano stack di due foto con messa a fuoco una su una infiorescenza e l'altra su una foglia, solo per rendere l'idea.
Anche la prima è uno stack di due foto con messa a fuoco sulle due infiorescenze. Poiché sono quasi sullo stesso piano, il risultato è meno grossolano.
(Insomma, ci ho passato più giorni, sono scampato a una frana, e ho ottenuto solo foto mediocrissime, per non parlare degli orrori scartati.)
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Re: Dactylorhiza majalis?
Due dettagli della pianta di destra, l'infiorescenza è lassa e i fiori sono pochi, gli speroni si vedono non nitidi, non sono spessi e sembrerebbero anche conici, beh, insomma...
Eh, ma mancano solo le renne...
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Re: Dactylorhiza majalis?
Non è la majalis che ha labello piuttosto largo e pure le foglie
Alessandro
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Re: Dactylorhiza majalis?
Anche le foglie maculate in quel modo e il fusto cavo portano a lapponica
Alessandro
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Re: Dactylorhiza majalis?
Si veroAlessandro ha scritto: ↑27 ott 2022, 20:04 Anche le foglie maculate in quel modo e il fusto cavo portano a lapponica
Marco
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Re: Dactylorhiza majalis?
Grazie! Mi state facendo contento. Sì, le macchie delle foglie sono quelle che hanno attirato la mia attenzione, ma solo perché le distinguevano dalla maculata, più nette e scure, anche il colore dell'infiorescenza, una specie di rosso violetto abbastanza scuro, le distinguevano. Temevo che, nonostante il fusto cavo, si facesse avanti la maculata, contro cui ho duramente combattuto in quei giorni, mi veniva a prendere già poco dopo il parcheggio e mi accompagnava travestita nelle vesti più ingannevoli, si intrufolava ovunque, ma se andavo a stringere il fusto... La macchina come al solito ha ciccato il WB e ho cercato di recuperare cambiando in post la temperatura colore del raw per avvicinarmi al colore che avevo visto.
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Re: Dactylorhiza majalis?
Della prima pianta avevo preparato anche questa foto, che ho dimenticato di caricare.
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Re: Dactylorhiza majalis?
Per completezza aggiungo le foto di una quinta pianta, sempre nel raggio di due o tre metri rispetto alle altre, che in realtà avevo fotografato per prima, le avevo scartate perché la foglia superiore non raggiunge l'infiorescenza, cosa che secondo Flora helvetica è un carattere diacritico per la majalis (messo in neretto). Ora, se è invece una lapponica subsp. raethica, forse questo requisito non è più così necessario. In queste foto si vedono bene gli speroni, indubbiamente conici e curvati (non proprio lievemente) verso il basso, si vede anche il labello fortemente piegato ai lati.
La prima è uno stack di due foto, la differenza dei piani di fuoco comporta una qualche incoerenza nelle dimensioni del caule, pochissimo più corto che nella realtà e leggermente discontinuo, anche perché la sfocatura maggiore e un filo d'erba dietro danno un'apparente maggiore larghezza alla sua parte superiore.
P.S. La chiave che ho riportato sopra si riferisce alla lapponica subsp. lapponica, ma qui si tratterebbe di subsp. raethica che in effetti è un po' diversa e di aspetto più robusto, come ha accennato Alessandro. Ma è segnalata in prov. di Sondrio? L'atlante di Flora alpina bergamasca non riporta sue segnalazioni per SO, e nemmeno Aeschimann, che non distingue sottospecie. Non è nemmeno tra i "tesori nascosti" del libretto del Gruppo Floristico Massara, anche se non pare così facile da trovare, non ho trovato nulla in AP e sul web che la citi per la provincia di Sondrio.
La prima è uno stack di due foto, la differenza dei piani di fuoco comporta una qualche incoerenza nelle dimensioni del caule, pochissimo più corto che nella realtà e leggermente discontinuo, anche perché la sfocatura maggiore e un filo d'erba dietro danno un'apparente maggiore larghezza alla sua parte superiore.
P.S. La chiave che ho riportato sopra si riferisce alla lapponica subsp. lapponica, ma qui si tratterebbe di subsp. raethica che in effetti è un po' diversa e di aspetto più robusto, come ha accennato Alessandro. Ma è segnalata in prov. di Sondrio? L'atlante di Flora alpina bergamasca non riporta sue segnalazioni per SO, e nemmeno Aeschimann, che non distingue sottospecie. Non è nemmeno tra i "tesori nascosti" del libretto del Gruppo Floristico Massara, anche se non pare così facile da trovare, non ho trovato nulla in AP e sul web che la citi per la provincia di Sondrio.
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Re: Dactylorhiza majalis?
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Re: Dactylorhiza lapponica (Laest. ex Hartm.) Soó
Quindi è lapponica! Prima segnalazione nella provincia di Sondrio, anche se in verità non l'avevo riconosciuta, ma sarebbe stato troppo pretenderlo, tutto sommato ci ero andato vicino, mi ero fermato alla madre o alla zia. Basta, posso morire felice, in ogni caso prima di morire porterò Ferranti a vederla, gli farò citare il mio nome da qualche parte e... non omnis moriar.