Hort. Kew. (ed. 2) 5: 462 (1813)
Racosperma melanoxylon (R.Br.) Pedley
Fabaceae
Acacia nera, Deutsch: Schwarzholz-Akazie
English: Australian black wood
Español: Acacia negra
Français: Mimosa à bois noir
Forma Biologica: P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.
Descrizione: Albero alto 6–30 (–45) m ma occasionalmente anche arbusto alto 1,5–3 m con diffusione anche per polloni radicali; corteccia sui tronchi più vecchi dura, fessurata e squamosa di colore nero-grigiastro scuro; rami angolosi, costoluti, glabri, salvo i getti giovani di colore verdastro e densamente pubescenti.
Foglie bipennate spesso persistono sulle piante giovani anche con fillodi parzialmente o completamente formati.
Fillodi da verde scuro a verde grigiastro, strettamente ellittici, lanceolati o oblanceolati, da diritti a ±falcati, lunghi 4–16 cm e larghi 6–30 mm, circa 4-12 volte più lunghi che larghi, leggermente coriacei, glabri, con 3–5 nervi principali longitudinali e nervi secondari reticolati, prominenti; pulvino lungo circa 2-4 mm alla base del fillodio e ghiandola sul margine circa 1-10 mm sopra la base.
Infiorescenze ascellari racemose composte da 3-5 (8) capolini alternati; assi dei racemi lunghi 6–40 mm con peduncoli lunghi 4-13 mm, glabri o appena pubescenti.
Capolini globosi, con diametro di 6 mm, formati 30-56 fiori.
Fiori 5-meri con sepali uniti per 3/4 o più di colore da giallo pallido, crema a bianco.
Il frutto è un legume allungato e leggermente appiattito, glabro, da fortemente curvo ad attorcigliato, lungo fino a 15 cm e largo 3,5–8 mm, da coriaceo e verde se immaturo a quasi legnoso e marrone o bruno-rossastro a maturazione.
Semi longitudinali, largamente ellittici, lunghi 3–5 mm, lucidi, neri; arillo carnoso, da rosa a rosso intenso che circonda il seme completamente.
Tipo corologico: Australia - Australia.
Distribuzione: E’ originaria, dove è spesso comune, di gran parte dell'Australia orientale e sud-orientale e della Tasmania.
Coltivata nell'Australia occidentale e sudoccidentale, è diventata naturalizzata.
È anche ampiamente naturalizzata in altre parti del mondo, tra cui l'Europa occidentale e meridionale, Africa dal Marocco al Sud Africa, Sud America, Asia meridionale, Nuova Zelanda, Hawaii, Stati Uniti in California e Florida, La Réunion, Mauritius e Azzorre.
E’ elencata come una delle 33 specie aliene che dovrebbero essere monitorate come potenziali minacce per gli ecosistemi nativi delle Hawaii, dove è diventata invasiva.
E' considerata fortemente invasiva in Sud Africa, Portogallo e Cile.
Una serie di fattori contribuiscono a rendere questa specie invasiva, in particolare sembra che sia particolarmente favorita da precipitazioni medie (750-1250 mm all'anno), dal suo rapido tasso di crescita, dalla vigorosa ricrescita dei polloni dalle radici, dalla grande produzione di semi e dall'assenza di patogeni fungini e di predatori invertebrati presenti nei luoghi d'origine.
Per questo motivo è inclusa nel Global Invasive Species Database, dove è elencata tra un paio di centinaia delle specie più invasive al mondo.
Habitat: Acacia melanoxylon R.Br. cresce naturalmente in una varietà di habitat, ma è più comune nei boschi umidi e nelle foreste pluviali più fresche. Predilige terreni fertili, argillosi e basaltici, lungo i torrenti, spesso in zone montuose. In Tasmania nord-occidentale cresce anche come alto albero dominante nelle paludi stagionali boscose.
Nel sud-ovest dell'Australia occidentale è comunemente naturalizzato nelle zone paludose.
In Sud Africa è naturalizzata lungo i margini forestali, i corsi d'acqua e i bordi delle strade, in boschi aperti e in arbusteti e praterie. In altre parti del mondo naturalizzata in zone costiere, siti disturbati, aree urbane, piantagioni forestali e zone umide.
Sistematica e possibili confusioni: Nel genere Acacia sono allo stato attuale comprese 1082 specie, di cui 1073 sono per lo più endemiche dell'Australia continentale, la Tasmania e le isole vicine; circa 20 taxa si trovano come autoctone al di fuori dell'Australia, nel sud-est asiatico e nelle isole del Pacifico; 1 sola specie è originaria delle Isole Mascarene nell'Oceano Indiano.
Fino a non molti anni fa erano inclusi nel genere Acacia numerosi taxa dell'emisfero australe con caratteristiche morfologiche non dissimili. Recenti studi hanno dimostrato che tale inclusione creava un genere polifiletico. Il genere è stato così suddiviso in 5 generi monofiletici: Acacia (ma originariamente Racosperma), Acaciella, Vacchellia, Senegallia e Mariosousa. Poiché il tipo dell'originario genere Acacia appartiene ora al genere Vacchellia ma la maggior parte delle specie appartengono al genere a cui era stato attribuito il nome di Racosperma, durante l'International Botanical Congress (IBC) tenutosi a Vienna nel 2005 fu deciso di ritenere il nome Acacia per il gruppo monofiletico più numeroso ritipificando il genere.
Può essere confusa con altre specie nei luoghi d'origine; rispetto alle specie presenti in Italia può essere confusa, quando di aspetto arbustivo, con Acacia cyclops A.Cunn. ex G.Don da cui si distingue per i fillodi reticolati, i fiori giallo pallido o biancastri e l'arillo di colore più opaco.
Per una chiave delle specie incluse nella checklist italiana si veda la chiave contenuta nella scheda di Acacia dealbata Link
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Acacia: dal nome greco ακακια acacía (raddoppiamento di ακέ ακις acé acís ago, punta, spina) con cui Teofrasto e Dioscoride indicavano una specie di Acacia egiziana
melanoxylon: (Acacia, Angophora, Anisoptera, Dalbergia, Diospyros, Eucalyptus, Racosperma, Rubus, Solanum, Trochetia, Vatica) dal greco μέλας -ανος mélas -anos nero e da ξύλον xýlon legno: dal legno nero
Proprietà ed utilizzi:
Le specie del genere Acacia sono ampiamente coltivate per la produzione di legname, di tannino e di oli essenziali; vengono inoltre ampiamente utilizzate a scopo ornamentale e per i fiori recisi. Molti taxa sono naturalizzati, spesso considerati invasivi.
Acacia melanoxylon R.Br. è l'acacia da climi temperati più conosciuta e apprezzata tra le specie legnose.
Il legno (che ricorda il teak) è apprezzato per lavori di ebanisteria, pannellature e strumenti a corda.
Viene utilizzata come legname da costruzione e per la produzione di mobili e oggettistica e come legna da ardere.
Viene anche coltivata come albero ornamentale ed è stato utilizzato come barriera antiincendio grazie al suo legno duro e incombustibile.
Gli aborigeni australiani nel corso di migliaia di anni hanno sviluppato una conoscenza dettagliata delle acacie.
Il legno duro di Acacia melanoxylon R.Br. è stato usato dagli aborigeni per fabbricare lance, boomerang, mazze e scudi, utensili e strumenti musicali. La corteccia veniva messa a bagno nell'acqua per avvolgere le articolazioni dolorose e la corteccia interna veniva usata per fare dello spago.
Principali Fonti
WATTLE, Acacias of Australia. Disponibile on line (data di consultazione: 02/02/2023). https://apps.lucidcentral.org/wattle/te ... index.html,
Weeds of Australia. Disponibile on line (data di consultazione: 02/02/2023). https://keyserver.lucidcentral.org/weed ... /index.htm
Flora of Australia. Australian Biological Resources Study, Canberra. Disponibile on line (data di consultazione: 02/02/2023). https://profiles.ala.org.au/opus/foa
Orchard A.E.& Wilson A.J.G.(eds.) (2001). Flora of Australia, Volume 11A & 11B (set) - Mimosaceae - Acacia part 1 & 2.Australian Biological Resources Study, Canberra.
POWO. Disponibile on line (data di consultazione: 03/02/2023). https://powo.science.kew.org/taxon/470873-1
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Galasso G. & al. (2018) An updated checklist of the vascular flora alien to Italy. Plant Biosystems 152(3): 556-592
Scheda realizzata da Daniela Longo
