Illustr. Handb. Laubholzk. 1 : 806 (1906)
Basionimo: Ioxilon pomiferum Raf. - Amer. Monthly Mag. & Crit. Rev. 2: 118 (1817)
Altri sinonimi: Maclura aurantiaca Nutt., Toxylon pomifera Raf., Ioxylon aurantiacum (Nutt.) Raf., Ioxylon pomiferum Raf.
Moraceae
Maclura pomifera, Deutsch: Milchorangenbaum, osagedorn
English: Osage orange, bodark, horse apple
Español: Naranjo de Luisiana, espino de los osages
Français: L’Oranger des Osages
Forma Biologica: P scap - Fanerofite arboree. Piante legnose con portamento arboreo.
Descrizione: Albero dioico alto 6-15(20) m, a ramificazione espansa e chioma irregolare; corteccia bruno-aranciata, rugosa, profondamente fessurata in età avanzata; rametti glabri, verdi chiari, a zig-zag, con spine robuste e persistenti alle ascelle fogliari. Legno elastico, compatto e durevole.
Foglie caduche alterne, semplici, con picciolo di 1,5-5 cm, che rassomigliano a quelle dell'arancio; lamina (lunga 5-15 x 3,5-10 cm) da ovale a lanceolato-acuminata, con margine intero, verde-oliva, glabra e lucida di sopra, pelosa inferiormente.
Fiori maschili verdi-giallastri in racemi globosi brevi (2,5-3,5 cm), su peduncoli di 3-6 cm, tetrameri (4 tepali, 4 stami); infiorescenze femminili, su piante separate, verdi, sferiche (diam. 2-2,5 cm), brevemente peduncolate, con vistosi stimmi raggianti.
L'infruttescenza è un sorosio (composto da un insieme di acheni incorporati nel ricettacolo accrescente), non commestibile, che ricorda, a maturità, un'arancia, nella forma sferica e nel colore (rammentano peraltro una mela giallo-verdastra se immaturi); diametro 10-14 cm, consistenza legnosa e superficie rugoso-sinuosa.
Semi ovali lunghi 1 cm.
Tipo corologico: N-Americ. - America del Nord.
Habitat: Pianta esotica naturalizzata originaria dell'America settentrionale (Stati Uniti sud-occidentali), introdotta in Europa da quasi due secoli a scopo ornamentale e per formare siepi impenetrabili. Da 0 a 400 m.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il termine generico dedicato al geologo W. Maclure, amico del botanico T. Nuttall, che per primo in America descrisse la specie e gliela dedicò; l'attributo specifico, dal latino, significa "portatrice di pomi", perché la forma e dimensione dei frutti richiamano una mela (anche se taluni preferiscono il riferimento all'arancia).
Proprietà ed utilizzi:
La corteccia delle radici ha proprietà tintorie (giallo) e quella del fusto, ricca di tannino, è stata in passato impiegata per la concia delle pelli; le foglie furono in tempi trascorsi usate, talvolta, per l'alimentazione dei bachi da seta.
Note e Curiosità: Le tribù di indigeni nordamericani (in particolare gli indiani Osagi) utilizzavano la pianta per fabbricare archi.
Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Fenaroli L. - Gli alberi d'Italia - 1967 Ed. Martello
Scheda realizzata da: Silvano Radivo