Di seguito, un articolo che mi piace molto. Purtroppo è un po' "tecnico", ma spero che lo troviate almeno interessante e vi darà spiegazione di alcuni errori che si fanno adattando l'illuminazione a led sui nostri microscopi.
Buona lettura
Sempre più spesso l’illuminazione dei microscopi è attuata con l’utilizzo di led e questo sia si tratti di prodotti nuovi, sia di sostituire il led in un vecchio microscopio che prevedeva l’utilizzo della classica lampada ad incandescenza.
Certamente, rispetto alle lampadine, il led porta diversi vantaggi, ma dobbiamo stare attenti che può anche essere causa di qualche nuovo problema.
Se ricordate, le vecchie lampade per microscopia le abbiamo abbandonate anche perché costavano molto ed erano spesso introvabili. Perché ?
Come tutte le sorgenti di luce che devono essere concentrate e proiettate, è indispensabile che emettano la luce non da una superficie, ma da un singolo punto, che deve anche essere il più piccolo possibile. Questa necessità portava all’utilizzo di filamenti estremamente compatti, e quindi costosi da ottenere e delicati nel loro funzionamento.
Lampada alogena da ben 100W, ma con il filamento raccolto in un paio di millimetri.
Ricordate le vecchie raccomandazioni tipo: “mai spostare il proiettore delle diapositive mentre è acceso o surriscaldato, altrimenti il filamento si brucerà all’istante”.
Certamente, la costruzione di un filamento molto compatto concentrava talmente il calore da mantenere la sua temperatura al limite della fusione e quindi, fragilissimo.
E con i led cosa succede ?
Naturalmente i principi dell’Ottica sono uguali per tutti e quindi anche per loro vale lo stesso principio: la superficie che emette materialmente la luce deve essere la più piccola possibile, possibilmente puntiforme.
Ed allora come la mettiamo con quei led che, per erogare una notevole potenza, montano diverse giunzioni in serie/parallelo fino a formare una vera e propria superficie luminosa, non un singolo punto.
Led da 50W, la superficie, formata da molte giunzioni, è di diversi cmq.
Semplice, non possiamo usarli, per lo meno non per i nostri microscopi: possono andare bene solo per l’illuminazione diffusa di ambienti, ma NON quando la luce emessa deve essere concentrata per fare determinati percorsi e per attraversare determinate lenti.
(Continua)
