Sp. Pl.: 345 [1231] (1753)
Cardamindum majus (L.) Moench, Trophaeum majus (L.) Kuntze
Tropaeolaceae
Nasturzio comune, Tropeolo maggiore, Deutsch: Grosse Kapuzinerkresse
English: Garden nasturtium
Español: Capuchina, mastuerzo de Indias
Français: Capucine
Forma Biologica: T rept - Terofite reptanti. Piante annue con fusti striscianti sul terreno.
Descrizione: Pianta erbacea, annuale, raramente perenne, rampicante o strisciante, glabra o lievemente pelosa, ± succulenta, gli steli sono cilindrici, polposi di colore verde molto chiaro.
Le foglie sono alterne, da orbicolari a ± reniformi, peltate, sino a 20 cm di Ø, solcate da 7-13 nervature principali disposte a raggio, con margine intero, sinuoso, o ± ondulato; la lamina inferiore è glabra, molto raramente pelosa verso la base; il lungo picciolo, sino a oltre 20 cm, che funge da viticcio; stipole molto piccole e caduche.
Fiori solitari, dal profumo delicato, ascellari; pedicello uguale o un po' più corto dei piccioli, carnoso. Sepali da verdi a verde-giallastri, oblungo-lanceolati sperone filiforme di 2-3 cm, talvolta più scuro alla base. Petali 5 disuguali, gialli, aranciati, spesso con macchie o striature porpora, per lo più arrotondati, ma talora sfrangiati sul bordo.
I frutti sono capsule triloculari.
Tipo corologico: S-Americ. - America del sud.
Distribuzione: Originaria del sud Amerca, coltivata come ornamentale e naturalizzata nell'Europa occidentale. In Italia è presente in quasi tutte le regioni come alloctona casuale o naturalizzata, in Calabria, come invasiva.
Habitat: Giardini e ambienti ruderali
Sistematica e possibili confusioni: Specie congenere segnalata in forum per la Liguria e nuova per l' Italia è Tropaeolum pentaphyllum Lam. che si distingue per essere pianta perenne, glabra, con fusti sottili, con 5 foglioline subsessili; calice regolare, sepali triangolari verde chiaro e punteggiati di rosso all'interno, rosa alla fruttificazione; sperone lungo 2-2,5 cm, rosa intenso ad eccezione della zona distale color malva; corolla con solo i 2 petali superiori sviluppati, scarlatti; antere verdi; filamenti striati di rosso.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere è diminutivo dal greco τρóπαιον trópaion trofeo: per la vistosità dei fiori, l'epiteto specifico significa più grande, rispetto ad altre specie delle stesso genere.
Proprietà ed utilizzi:
Specie commestibile officinaleErba amara, antisettica, tonica, con proprietà espettoranti e diuretiche.
Per uso interno in caso di infezioni genito-urinarie e respiratorie, scorbuto, ipotrofia della pelle e dei capelli.
Per uso esterno in caso di calvizie, piccole lesioni ed eruzioni cutanee.
Utilizzata nella preparazione di cosmetici indicati nella cura della pelle e dei capelli.
Tropaeolum majus contiene grandi quantità di zolfo un ritardante della calvizie e un glucoside che reagisce con l'acqua producendo un antimicrobico. I boccioli sviluppano acido caprinico che conferisce il caratteristico odore caprino, possono essere conservati in salamoia o sottaceto e costituiscono un discreto sostituto dei capperi.
Boccioli, fiori, foglie e semi sono commestibili e possono essere consumati freschi in insalata. Le foglie fresche danno un aroma pepato e possono essere unite a formaggi molli e utilizzate nella preparazione di frittate. I frutti si usano per preparare un aceto aromatico, mentre l'olio estratto dai semi è impiegato nella produzione di vernici e pitture. Un valido insetticida si ottiene dall’infusione della pianta unita a scaglie di sapone naturale.
Nei giardini e negli orti e sotto gli alberi da frutto, alcuni coltivano Tropaeolum majus oltre che per la bella fioritura, per tenere lontani afidi e formiche.
Note e Curiosità: In Specie plantarum di Linneo, dove veniva trattato il genere Tropaeolum, era presente un errore di stampa, segnalato dallo stesso autore negli errata (in ultima pagina), in quanto i nomi specifici majus e minus nel testo erano stati scambiati. Sostituendo quindi la correzione al testo di Linneo, si legge che la specie Tropaeolum majus era caratterizzata da “petalis obtusis” e, come provenienza, “habitat in Perù, unde in Europam venit 1684 cura Bewerningii”. Un errore di base che si è perpetuato nel tempo e che spiega come mai in letteratura regni una grande confusione tra Tropaeolum minus e Tropaeolum majus
La specie era originariamente chiamata Nasturtium indicum "nasturzio indiano", per il suo aroma pungente che ricordava il nasturzio da'cqua.
Il nome generico attuale deriva da Tropaeolaceae e fu creato da Linneo (1737) in sostituzione di Cardamindum de Tournefort (1694, 1700).
Linneo, nel suo Hortus Cliffortianus (1738): "Cardamindum è parola ibrida (F. B. 223.), dal greco cardamon, in latino nasturtium, e indo, cioè indicus; inoltre, può essere confuso con la parola Cardamine; lo rinomino quindi Tropaeolum, poiché giardinieri con costruiscono una specie di piramide reticolare su cui la pianta può arrampicarsi, il che mi ricorda, un po' ironicamente i trofei e le statue vittoriose degli antichi”.
Das Elisabeth Linné-Phänomen, o fenomeno dei "fiori lampeggianti", è il nome dato al fenomeno osservato soprattutto al tramonto, quando i fiori di Tropaeolum di colore arancio intenso, possono sembrare emettere piccoli "lampi". Una volta ritenuto un fenomeno elettrico, oggi si pensa che sia una reazione ottica dell'occhio umano causata dal contrasto tra i fiori di colore arancio intenso e il verde circostante. Il fenomeno prende il nome da Elisabeth Christina von Linné , una delle figlie di Carl Linnaeus, che lo scoprì e pubblicò le sue osservazioni sull'argomento in un articolo per l'Accademia reale svedese delle scienze nel 1762, all'età di 19 anni.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. (2017) Flora d'Italia, II ed.. Edagricole, Bologna
Bown D. (1995) Encyclopaedia of Herbs and their Uses. Dorling Kindersley, London
Příhoda A. (1990) Le piante della salute. Fratelli Melita Editori, La Spezia
Flora Iberica - Plantas vasculares del la Peninsula Iberica e Islas Baleares
Flora of North America
Caroli Linnaei, Species plantarum
Hortus Cliffortianus
Das Elisabeth Linné-Phänomen
Encyclopédie méthodique. Botanique
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia.
Scheda realizzata da Marinella Zepigi
