Mercurialis perennis L. - Mercorella bastarda
Inviato: 25 apr 2009, 21:40
Mercurialis perennis L.
Sp. Pl.: 1037 (1753)
Euphorbiaceae
Mercorella bastarda, Mercorella perenne, Deutsch: Wald-Bingelkraut
English: Dog mercury
Español: Berza perruna, murcarol
Français: Mercurial vivace
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta perenne dioica, con individui a sessi separati, con rizoma orizzontale sotterraneo orizzontale, fusto cilindrico eretto, ingrossato ai nodi, erbaceo, ± pubescente di 10-30 cm, provvisto di foglie solo nella parte apicale, mentre inferiormente è nudo o, al più, provvisto di sole fogliette scagliformi.
Foglie di color verde intenso opposte, oblungo-lanceolate o (meno frequentemente) ovate (35-120 x 15-35 mm), acute e a margine dentellato, con picciolo di 5-15 mm.
Fiori maschili numerosi in spighe lunghe 3-5 cm, a perianzio sepaloide trilobato, con 8-20 stami verdi-giallastri; fiori femminili globosi, raggruppati su brevi peduncoli a 1-3 (comunemente 2) elementi, con stilo a due rami divergenti, su racemi più lunghi (fino a 7 cm).
Frutti a capsula a 2 cocche pubescenti di 4-6 mm.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.
Habitat: Boschi submesofili e mesofili, soprattutto faggete, di preferenza su substrati basici; dal fondovalle a 1600 m di quota.
Molto comune su Alpi ed Appennino settentrionale
Sistematica e possibili confusioni: E' possibile la confusione con Mercurialis annua L., la quale non è rizomatosa (perciò non perenne), ha fusto glabro striato-angoloso ramosissimo, anche alla base, con foglie lunghe al massimo 40 mm, ha come habitat le colture, di cui è infestante, oppure muri e macerie. Confusione può anche aversi con Mercurialis ovata Sternb. & Hoppe, ugualmente rizomatosa, ma con fusti glabri angolosi ginocchiati alla base, foglie quasi sessili frequentemente ovate e non più lunghe di 55 mm, con nervatura centrale ingrossata e formante nella pagina inferiore una evidente striscia chiara, fiori femminili isolati e subsessili.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal dio Mercurio (patrono, tra l'altro, degli speziali), a cui è stata attribuita la scoperta delle proprietà curative della pianta; l'epiteto specifico allude chiaramente alla perennità della pianta stessa, che ogni primavera ricaccia dal rizoma sotterraneo.
Proprietà ed utilizzi:
Specie tossica
Pur trattandosi di pianta tossica, contenente saponine, oli essenziali, gomme, ammine, se ne possono fare decotti e tinture, con effetti diuretici, lassativi ed antireumatici.
Note e Curiosità: Il famoso medico greco Ippocrate, per la cura di sordità parziali o temporanee, suggeriva di mettere nell'orecchio alcune gocce di succo fresco. Un tempo il succo delle foglie fresche veniva impiegato per interrompere la lattazione delle nutrici.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Zenari S.- Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Danelutto A. - Piante velenose dell'Alto Friuli - 1990 Comunità montana Canal del Ferro-Val Canale
Scheda realizzata da Silvano Radivo
Sp. Pl.: 1037 (1753)
Euphorbiaceae
Mercorella bastarda, Mercorella perenne, Deutsch: Wald-Bingelkraut
English: Dog mercury
Español: Berza perruna, murcarol
Français: Mercurial vivace
Forma Biologica: G rhiz - Geofite rizomatose. Piante con un particolare fusto sotterraneo, detto rizoma, che ogni anno emette radici e fusti avventizi.
Descrizione: Pianta perenne dioica, con individui a sessi separati, con rizoma orizzontale sotterraneo orizzontale, fusto cilindrico eretto, ingrossato ai nodi, erbaceo, ± pubescente di 10-30 cm, provvisto di foglie solo nella parte apicale, mentre inferiormente è nudo o, al più, provvisto di sole fogliette scagliformi.
Foglie di color verde intenso opposte, oblungo-lanceolate o (meno frequentemente) ovate (35-120 x 15-35 mm), acute e a margine dentellato, con picciolo di 5-15 mm.
Fiori maschili numerosi in spighe lunghe 3-5 cm, a perianzio sepaloide trilobato, con 8-20 stami verdi-giallastri; fiori femminili globosi, raggruppati su brevi peduncoli a 1-3 (comunemente 2) elementi, con stilo a due rami divergenti, su racemi più lunghi (fino a 7 cm).
Frutti a capsula a 2 cocche pubescenti di 4-6 mm.
Tipo corologico: Eurasiat. - Eurasiatiche in senso stretto, dall'Europa al Giappone.
Europ.-Caucas. - Europa e Caucaso.
Habitat: Boschi submesofili e mesofili, soprattutto faggete, di preferenza su substrati basici; dal fondovalle a 1600 m di quota.
Molto comune su Alpi ed Appennino settentrionale
Sistematica e possibili confusioni: E' possibile la confusione con Mercurialis annua L., la quale non è rizomatosa (perciò non perenne), ha fusto glabro striato-angoloso ramosissimo, anche alla base, con foglie lunghe al massimo 40 mm, ha come habitat le colture, di cui è infestante, oppure muri e macerie. Confusione può anche aversi con Mercurialis ovata Sternb. & Hoppe, ugualmente rizomatosa, ma con fusti glabri angolosi ginocchiati alla base, foglie quasi sessili frequentemente ovate e non più lunghe di 55 mm, con nervatura centrale ingrossata e formante nella pagina inferiore una evidente striscia chiara, fiori femminili isolati e subsessili.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal dio Mercurio (patrono, tra l'altro, degli speziali), a cui è stata attribuita la scoperta delle proprietà curative della pianta; l'epiteto specifico allude chiaramente alla perennità della pianta stessa, che ogni primavera ricaccia dal rizoma sotterraneo.
Proprietà ed utilizzi:
Specie tossicaPur trattandosi di pianta tossica, contenente saponine, oli essenziali, gomme, ammine, se ne possono fare decotti e tinture, con effetti diuretici, lassativi ed antireumatici.
Note e Curiosità: Il famoso medico greco Ippocrate, per la cura di sordità parziali o temporanee, suggeriva di mettere nell'orecchio alcune gocce di succo fresco. Un tempo il succo delle foglie fresche veniva impiegato per interrompere la lattazione delle nutrici.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Zenari S.- Flora escursionistica - 1956 Zannoni Editore
Danelutto A. - Piante velenose dell'Alto Friuli - 1990 Comunità montana Canal del Ferro-Val Canale
Scheda realizzata da Silvano Radivo