Sp. Pl.: 262 (1753)
Apiaceae
Corinoli comune, Smirnio comune, Macerone, Deutsch: Pferdeeppich, Gespenst-Gelbdolde
English: Alexanders, horse parsley
Español: Apio caballar
Français: Maceron, persil de cheval
Forma Biologica: H bienn - Emicriptofite bienni. Piante a ciclo biennale con gemme poste a livello del terreno.
Descrizione: Pianta erbacea biennale, aromatica, alta 50-130 cm, con fusti eretti, cilindrici o angoloso-solcati, glabri, striati di un colore rossiccio, provvista di una radice spessa, molto ramificata di colore marrone scuro.
Le foglie sono opposte, di colore verde lucido, composte, a foglioline larghe e dentellate.
Le foglie basali, più grandi, presentano tre segmenti ovati distinti lunghi circa 10 cm; le foglie superiori, più piccole, sono composte da 3 sole foglioline; sono portate da piccioli guainanti il gambo, striati di colore rossiccio.
Le infiorescenze sono riunite in ombrelle composte di 10-25 raggi poste su lunghi peduncoli, con verticilli senza brattee e bratteole, dense di minuti fiori verdicci con piccoli petali gialli.
I frutti sono diacheni, subglobosi, prima di color verde poi, neri lucenti con 3 costolature e vallecole evidenti; a maturità si scindono in due mericarpi di 3 x 6-7 mm, ognuno dei quali contiene un piccolo seme nero a forma di mezzaluna.
Tipo corologico: Medit.-Atl.(Euri-) - Coste atlantiche e mediterranee, ma con ampie penetrazioni nell'entroterra.
Steno-Medit. - Entità mediterranea in senso stretto (con areale limitato alle coste mediterranee: area dell'Olivo).
Habitat: Luoghi umidi ed ombrosi, macchie, luoghi sassosi, negli incolti, in mezzo a ruderi e macerie, fino a 800 m.
Sistematica e possibili confusioni: Dello stesso genere in Italia è presente la seguente entità:
Smyrnium perfoliatum L. subsp. perfoliatum , con foglie superiori crenato-dentate, fusto strettamente alato superiormente e radice breve tuberosa, foglie inferiori senza orecchiette, le superiori con lamina dentato-crenata.
Smyrnium perfoliatum subsp. rotundifolium (Mill.) Hartvig con foglie inferiori con picciolo a segmenti ovati, dentati o lobati, le superiori sono amplessicauli, ovate a margine intero. Radice fusiforme. Ombrelle prive di involucro. Ama i suoli aridi ma ricchi di sali minerali.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere deriva dal greco “smurna”o “smyrna” = mirra, in riferimento all'aroma dei semi, mentre l'epiteto specifico deriva dal latino "olus"= erba e "atrum "= scuro, nero= erba nera, in riferimento al colore dei frutti a maturità.
Il nome popolare Macerone forse gli deriva dalle macerie, dove spesso vegeta.
Proprietà ed utilizzi:

Questa pianta che cresce ora alla stato selvatico, veniva un tempo coltivata negli orti a scopo alimentare. Il profumo aromatico ed intenso delle sue foglie e dei suoi fusti ricorda quello del sedano.
I romani accompagnavano le pietanze con insalate di giovani foglie e di getti sia cotti che crudi; ne apprezzavano il sapore amarognolo e le proprietà stimolanti e digestive.
Un tempo i semi maturi, nonostante il gusto resinoso, venivano macinati per aromatizzare alcune pietanze, specialmente le carni: sostituivano il pepe, spezia dal costo elevato per le scarse disponibilità economiche delle popolazioni rurali.
I semi hanno proprietà antispasmodiche, mentre il succo della pianta può essere impiegato come disinfettante per le ferite
Verso il XVI e XVII secolo questa pianta fu sostituita dal sedano da costa, che nel frattempo fu domesticato in Italia come ortaggio, un risultato ottenuto dopo una lunga selezione di piante a costa piena.
In alcuni paesi orientali viene ancora oggi coltivata a scopo alimentare alimentare impiegandone i giovani steli cotti a vapore, le radici bollite o candite ed i fiori fritti.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
Erbe di Lesley Bremness Ediz. Fabbri 1994
The International Plant Names Index (IPNI)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Mirna Medri