Sp. Pl.: 445 (1753)
Portulaca oleracea L. V granulatostellulata Poelln., Portulaca oleracea L. subsp. nitida Danin & H.G. Baker, Portulaca oleracea L. subsp. papillatostellulata Danin & H.G. Baker, Portulaca oleracea L. subsp. stellata Danin & H.G. Baker, Portulaca stellata (Danin & H.G. Baker) Ricceri & Arrigoni, Portulaca oleracea L. subsp. granulato-stellulata (Poelln.) Danin & H.G. Baker, Portulaca oleracea L. V sativa (Haw.) DC., Portulaca oleracea L. subsp. sativa (Haw.) Čelak., Portulaca macrantha auct. Fl. Ital., Portulaca oleracea auct. Fl. Ital., Portulaca oleracea L. subsp. papillato-stellulata Danin et H.G. Baker non P. macrantha (Maire) Ricceri et Arrigoni, Portulaca granulatostellulata (Poelln.) Ricceri & Arrigoni, Portulaca macrantha Ricceri & Arrigoni, Portulaca nitida (Danin & H.G. Baker) Ricceri & Arrigoni, Portulaca oleracea L., Portulaca sativa Haw., Portulaca papillatostellulata (Danin & H.G. Baker) Danin, Portulaca trituberculata Danin, Domina & Raimondo, Portulaca zaffranii Danin, Portulaca sardoa Danin, Bagella & Marrosu, Portulaca rausii Danin, Portulaca sicula Danin, Domina & Raimondo, Portulaca cypria Danin, Portulaca oleracea L. V trituberculata (Danin, Domina & Raimondo) J.-M.Tison
Portulacaceae
Porcellana comune, Deutsch: Portulak
English: Purslane
Español: Loraca, verdolaga
Français: Pourpier maraîcher, porcelane
Forma Biologica: T scap - Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
Descrizione: Pianta annua, erbacea, glabra con fusti prostrato-striscianti 10÷40 cm, ingossati e carnosi, ramificati, lisci, cavi e spesso rossastri.
Le foglie sono di colore verde chiaro, hanno breve picciolo ca. 2 mm, le superiori verticillate; sono carnose e sessili, alterne, spatolate con apice tronco, ovali, glabre, lunghe sino a 3 cm.
I fiori sono piccoli e per nulla appariscenti, gialli, all'ascella delle foglie, con 5 petali, si aprono per poche ore durante il mattino, solamente quando c'è il sole, sono solitari o riuniti in gruppetti di 2÷5.
I frutto è una capsula, detta pissidio, compresso-fusiforme, membranosa, contenente molti semi.
Tipo corologico: Subcosmop. - In quasi tutte le zone del mondo, ma con lacune importanti: un continente, una zona climatica,...
Distribuzione: Diffusa in quasi tutte le regioni del mondo, in Italia è comune infestante ed è presente in tutto il territorio.
Habitat: Pianta sinantropa, nitrofila, infestante delle colture irrigue estive su suoli argillosi, presente negli orti e negli ambienti ruderali e nelle aree antropizzate dove colonizza tenacemente i marciapiedi; 0÷1.700 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: La famiglia delle Portulaceae alla quale appartengono circa 20 generi con circa 500 specie, ragruppa erbe succulente, annuali o perenni, erette o striscianti; a foglie intere, grasse, piatte o cilindriche con alla base della peluria; fiori a cinque petali di vario colore, tipiche soprattutto delle regioni più aride dell'emisfero meridionale.
Portulaca oleracea è un aggregato di biotipi morfologicamente distinguibili e geneticamente isolati, articolati in 3 livelli di ploidia ( 2n= 18, 36, 54) e con significative correlazioni tra questi e il peso e la dimensione dei semi; le piccole specie incluse si distiguono per la diversa ornamentazione dei semi, non rilevabile senza microscopio elettronico a scansione.
I biotipi diploidi e tetraploidi presentano semi piccoli e numerosi (sino a 70 x frutto), con Ø maggiore inferiore a 0.85 mm; quelli esaploidi semi + grandi (13 in media x frutto) con Ø maggiore superiore a 0.85 mm.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere e della famiglia, deriva dal latino “portula” = piccola porta, in riferimento alla deiscenza del frutto: capsula che si apre per mezzo di un coperchietto, proprio come una piccola porta; il nome specifico dal latino "olera"= ortaggio, ne indica l'uso alimentare.
Proprietà ed utilizzi:
Erba acida, rinfrescante, antiscorbutica, depurativa, vermifuga, febbrifuga, diuretica, tonica.
In medicina, per uso interno, in caso di dissenteria, enterite acuta, emorroidi ed emorragie post-partum.
Per uso esterno in caso di foruncoli, punture d'api ed eczema.
Studi recenti hanno dimostrato come la Portulaca oleracea sia una ricca fonte di acidi grassi omega-3, probabilmente importanti per la prevenzione degli attacchi cardiaci e nell'aumento delle difese del sistema immunitario.
In cucina le foglie dal sapore acidulo e dalla consistenza mucillaginosa, crude o cotte, si consumano in insalata e mescolate all'acetosa; possono inoltre essere utilizzate per preparare minestre saporite e rinfrescanti. Le foglie e i rametti + carnosi tagliati a pezzettini, possono essere conservati sia in salomoia che sottaceto.
Pianta anche coltivata.
Note e Curiosità: La Portulaca è originaria dell`Asia meridionale, già nota agli antichi egizi, 2000 anni a.C. veniva coltivata in Mesopotamia; passò poi in Grecia come pianta ortiva e quindi a Roma.
Compare nella letteratura medica cinese attorno al 500, è oggi coltivata come verdura in diverse parti del mondo, soprattutto in Francia che è la maggiore produttrice e consumatrice di diverse varietà orticole.
Durante il perido Medioevale si diffuse nel resto dell`Europa, soprattutto coltivata negli orti dei monasteri; da dove per le eccezionali capacità riproduttive, sfuggì al controllo dell`uomo e ovunque si inselvatichì, divenendo assai comune e addirittura infestante.
Questa specie si riproduce solo per seme e le piante coltivate che crescono in aree aride sono abbastanza grandi e possono arrivare a produrre fino a 10.000 semi. La vitalità dei semi è stimata essere di circa 20 anni; la germinazione può avvenire sia in assenza che in presenza della luce, ed anche senza attraversare periodi di riposo. I semi necessitano di temperature abbastanza elevate, oltre che di umidità; e la germinazione è favorita anche dall'azione dei mezzi meccanici sul terreno che, provocando piccole lesioni sul tegumento, favoriscono l'imbibizione dei semi.
La Portulaca emette radici avventizie che le permettono, anche se tagliata, di continuare a vegetare. I fusti, infatti, possono rimanere vitali per lungo tempo, soprattutto in condizioni di umidità ottimale.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia.Edagricole, Bologna.
RICCERI C. ARRIGONI P.V. L'aggregato di Portulaca oleracea (Portulacaceae) in Italia. Parlatorea IV: 91-97. 2000
JAUZEIN P. Flore des champs cultivés, INRA, Paris. 1995
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
The International Plant Names Index (IPNI)
Scheda realizzata da Marinella Zepigi