Arch. Gewächsk. 1: 120 (1814)
Thymelaeaceae
Dafne rosea, Dafne striata, Deutsch: Gestreifter Seidelbast, Alpenflieder
English: Striated daphne
Français: Daphne strié
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Pianta suffruticosa formante dei cuscinetti densi, sempreverde, glabra, alta 5-15 cm, con fusti legnosi, tortuosi a portamento prostrato, rami divaricati con cicatrici sulla corteccia bruna per le foglie cadute.
Foglie persistenti, coriacee, di un verde scuro, lineari spatolate, subsessili, uninervie, lunghe 1-2 cm, apice brevemente mucronato, riunite alle sommità dei rami in densi fascetti.
Fiori sessili in glomeruli terminali ombrelliformi disposti in fascetti di 8-12 elementi, profumati, di un bel colore rosso-porporino, perianzio con tubo glabro, sovente striato, lungo 5-7 mm terminante con 4 lobi a lacinie acute di 2 mm.
Frutti: drupe rossastre a maturità, di forma ovoide, lunghe 5-8 mm.
Tipo corologico: Endem. Alp. - Endemica alpica presente lungo tutta la catena alpina.
Habitat: Pascoli alpini a sesleria, boscaglie di arbusti bassi e luoghi rocciosi su substrato calcareo da 1500 a 2700 m.
Sistematica e possibili confusioni: Specie simile è la Daphne cneorum L., ma ha getti giovani e perigonio pubescenti, foglie più larghe ad apice rotondo ed habitat completamente diverso.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere Daphne dal greco = alloro. E' stato applicato ad un genere, le cui foglie in piccolo e le bacche che producono assomigliano al lauro. Striata, dal latino, con riferimento al tubo striato del perigonio.
Proprietà ed utilizzi:

Tutte le piante del genere Daphne sono velenose e non sono più usate nell'impiego famigliare per la loro elevata tossicità.
Un tempo, le bacche e la corteccia venivano impiegate come purgante, ma il loro effetto era talmente drastico da cagionare ulcere intestinali e di conseguenza feci sanguinolenti.
L'ingestione di corteccia, foglie, drupe provocano bruciori alla bocca, alla gola, con vomito, diarrea, nausea, sete intensa e difficoltà respiratoria, in casi limiti ed in esseri deboli anche il collasso. L'uso di questo genere essendo così pericoloso ed aggressivo è stato completamento abbandonato dalle vecchie pratiche popolari.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
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Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia, Edagricole, Bologna
LAUBER K. e WAGNER G., 2001. Flora Helvetica, Berna
Exkursionsflora von Deutschland 3 Vol. Rothmaler
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C. (a cura di), 2005. An annotated checklist of the Italian vascular flora, Palombi Editore
Fiori e Piante Medicinali di Aldo Poletti
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Acta Plantarum - Semi ed altre unità primarie di dispersione
Scheda realizzata da Mirna Medri