Sp. Pl.: 392 (1753)
Ericaceae
Rododendro rosso, Rododendro ferrugineo, Deutsch: Rostrote Alpenrose, Rostroter Almrausch
English: Alpenrose, rusty-leaved alpenrose
Español: Barrabón, rosa de los Alpes
Français: Rhododendron ferrugineux, rose des Alpes
Forma Biologica: NP - Nano-Fanerofite. Piante legnose con gemme perennanti poste tra 20 cm e 2 m dal suolo.
P caesp - Fanerofite cespugliose. Piante legnose con portamento cespuglioso.
Descrizione: Arbusto sempreverde alto 3-10 dm con rami fragili generalmente ascendenti.
Le foglie brevemente picciolate, sono ellittico-oblunghe con apice arrotondato, hanno margine intero e revoluto, sono glabre con pagina superiore verde lucente, quella inferiore con squame ghiandolose bruno-ferruginee.
Galle giallo-rosse si trovano spesso sulle foglie, sono dovute al fungo parassita Exobasidium rhododendri.
I fiori sono riuniti in brevi e contratti racemi apicali (5÷20), hanno peduncolo glabro, calice brevissimo con sepali ovali, corolla rosso-purpurea (raramente bianca o pallida), campanulata a 5 petali saldati a tubo, nella metà inferiore.
I fiori che prima dell'antesi sono protetti da speciali gemme, coperte da grandi brattee embricate, emanano profumo di resina.
I frutti sono capsule ovoidi setticide pentaloculari di 4-11 mm. Semi minuti, piani, alati, di 1 mm.
Tipo corologico: Orof. S-Europ. - Orofita sud-europea (catene dell'Europa meridionale, dalla Penisola Iberica, Alpi, ai Balcani ed eventualmente Caucaso o Anatolia).
Alpico-Piren. - Alpi e Pirenei.
Distribuzione: Presente su tutto l'arco alpino ed Appennino settentrionale.
Sugli Appennini dove è raro, è presente come fase di transizione verso il bosco o come associazione durevole.
Sull'Appennino Tosco-Emiliano raggiunge il limite meridionale dell'areale in Italia, dove probabilmente rappresenta un relitto glaciale.
Nel 2004 viene segnalato per la prima volta nelle Alpi Apuane, in una stazione che presenta caratteristiche molto diverse rispetto a quelle delle vicine stazioni appenniniche tutte a quote superiori ai 1700 m slm.
La stazione apuana è situata a 500 m slm, in ambiente boschivo e si trova vicino all'abitato di Fornovolasco, nel comune di Vergemoli (LU)
Habitat: Orofita alpino-pirenaica vegeta sui macereti, nelle praterie d'altitudine, nelle cenge e su pendii a innevamento prolungato, spesso su suolo siliceo. Specie molto frugale, è però sensibile all'aridità e al disseccamento invernale, qualora non sia ben protetta dal manto nevoso.
Diffuso prevalentemente sulle Alpi come sottobosco in boschi di conifere, supera frequentemente il limite della vegetazione arborea colonizzando le praterie. Popolamenti spesso molto estesi (rododendreto) rivestono di preferenza i versanti freschi ed esposti a nord, ad innevamento prolungato e su substrati poveri di calcio.
Caratterizza la fascia di vegetazione subalpina 1.600÷2.300 raramente 200÷3.000 m slm.
Nelle zone prealpine a clima oceanico scende fino a 300÷350 m slm, dove diviene pianta sciafila caratteristica dei castagneti densi.
Sistematica e possibili confusioni: Simile è Rhododendron hirsutum L. frequente nelle Alpi orientali, che si distingue per le foglie generalmente più piccole lungamente cigliate ai margini, verdi anche nella pagina inferiore e per i fiori più pallidi e senza profumo. Questa specie predilige terreni calcarei.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere dal greco "rhodon"= "rosa" e "dendron"=" albero"=" albero delle rose". Il nome specifico indica il colore della pagina inferiore delle foglie.
Proprietà ed utilizzi:

Le foglie e le galle sono diaforetiche, diuretiche, sudorifere, depurative ed antireumatiche, usate in grande quantità possono provocare disturbi indesiderati.
L'infuso di foglie e galle è indicato contro la sciatica, l'artrite e le affezioni croniche della pelle.
Attenzione è pianta tossica: le foglie contengono glucosidi che sono stati causa di avvelenamenti di cavalli, pecore ed altri erbivori.
Mettendo a macerare le galle in olio si ottiene il famoso "olio di marmotta" " ritenuto assai efficace contro i dolori reumatici e come vulnerario.
Per la loro bellezza i fiori vengono spesso raccolti danneggiando le piante e compromettendone la riproduzione. I semi sono infatti lentissimi a germinare e le nuove piante impiegano 8-10 anni per giungere a fioritura. Per proteggere le gemme dalle gelate, i Rododendri preferiscono luoghi innevati fino a tarda primavera.
Il fiore è talmente appetito dalle api, che il suo nettare in quantità più o meno importanti è rappresentato in tutti i mieli di alta montagna.
Esite una produzione esclusiva dell'arco alpino di miele di puro Rododendro.
Le alte quote, non permettono la sopravvivenza degli alveari durante tutto l'anno, quindi questa produzione è basata sulla apicoltura nomade
Il prodotto è un miele è di colore molto chiaro, quasi bianco avorio, lievemente acido, fresco, ha gusto fine di frutti di bosco, l'aroma è tenue e poco persistente.
Questo miele è ricco di proprietà curative verso le forme bronchiali e da raffreddamento.
Nel passato i rametti secchi del Rododendro venivano utilizzati come scope e filtri per il latte.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
Entità protetta a livello regionale (LOM, EMR)
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Principali Fonti
Flora d'Italia di S. Pignatti ( Edagricole, Bologna 1982)
Flora alpina di D. Aeschimann, K. Lauber. D.M. Moser, J.P. Theurillat. (Zanichelli editore, Bologna)
Flora alpina di Valtellina e Valchiavenna di R. Ferranti ( Lyasis Edizioni, Sondrio 2005)
Flora del Parco delle Prealpi Giulie di G. Mainardis
Ansaldi M., Cassettari M., Adami A., 2004 - Rhododendron ferrugineum L. (ericaceae), specie nuova per la flora apuana. Atti Soc. tosc. Sc. Nat., Mem., Ser. B.
An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora di F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi (Roma, Palombi editori, 2005)
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Marinella Zepigi