Veronica barrelieri H.Schott ex Roem. & Schult. - Veronica lucida
Inviato: 10 gen 2008, 22:33
Veronica barrelieri H.Schott ex Roem. & Schult.
Syst. Veg., ed. 15 bis [Roemer & Schultes] 1: 94 (1817)
Pseudolysimachion barrelieri (H. Schott ex Roem. & Schult.) Holub, Veronica spicata L. subsp. barrelieri (H. Schott ex Roem. & Schult.) Murb., Veronica spicata L. V setulosa K. Koch
Plantaginaceae
Veronica di Barrelier, Deutsch: Barreliers Blauweiderich
English: Barrelier's speedwell
Français: Véronique de Barrelier
Forma Biologica: H rept - Emicriptofite reptanti. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con fusti striscianti.
Descrizione: Pianta perenne, alta 10-55 cm, con fusto eretto, originato da un lungo rizoma strisciante, provvisto, come le foglie, di peli rigidi abbastanza fitti.
Foglie crenate o con dentelli ottusi e smussati, spesso irregolari, raramente quasi intere, decussate, le superiori sessili, le inferiori con breve picciolo e più larghe, pelose al margine, lunghe da 3 a 10 cm.
Infiorescenza - di regola solo apicale, ma anche ramificata - in lungo, denso racemo a forma di spiga; fiori numerosi di color blu-violetto, con tubo corollino relativamente lungo, corolla tetramera, diametro 4-8 mm, calice anch'esso tetramero con lacinie glabre, però provviste di ciglia rigide.
Frutti a capsule peloso-glandulose, subglobose, di 3-4 mm.
Tipo corologico: E-Alp.-Carpat. - Delle Alpi orientali e dei Carpazi.
Habitat: Pascoli aridi, prati poveri e sassosi, boscaglie rade con querce.
Sistematica e possibili confusioni: Oltre alla sottospecie nominale (sopra descritta) è presente in Italia:
Veronica barrelieri subsp. nitens (Host) Albach, con areale simile, si distingue per i fusti e le foglie glabri, ovvero con singoli peli sull'asse delle infiorescenze e sui margini fogliari.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere è di etimologia incerta; Linneo riprese il nome dai botanici del Cinque-Seicento, che a loro volta lo trassero dai nomi comuni, come il fr. véronique (1545); l’attestazione più antica sembra risalire a una farmacopea svizzera (XV sec.). La spiegazione più comune lega il nome alla leggenda della Veronica, ovvero della pia donna che durante la salita al Calvario pulì il volto di Cristo con un fazzoletto, sul quale rimase impressa la sua immagine (Veronica è sia il nome della donna, adattamento del gr. Berenice, sia la reliquia, per assonanza con vera icon, immagine vera); il legame sarebbe dato o dal periodo della fioritura di varie specie, intorno alla settimana santa, o dalle venature più scure della corolla che possono suggerire un volto. Meno frequente il collegamento con la mistica italiana Santa Veronica da Binasco (1445-1497). E’ stato proposta anche una derivazione da Betonica, sulla base di un passo di J. Bauhin (Veronica Foemina quibusdam, aliis Betonica), poco convincente sul piano linguistico. Genaust, con estrema riserva, avanza un possibile collegamento con l’alto tedesco wernickel, wernichel .
Il nome specifico è dedicato a J. Barrelier (1606-1673), frate domenicano parigino, che nel '600 pubblicò una celebre opera botanica illustrata riguardante la Francia, la Spagna e l'Italia.
Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo
Syst. Veg., ed. 15 bis [Roemer & Schultes] 1: 94 (1817)
Pseudolysimachion barrelieri (H. Schott ex Roem. & Schult.) Holub, Veronica spicata L. subsp. barrelieri (H. Schott ex Roem. & Schult.) Murb., Veronica spicata L. V setulosa K. Koch
Plantaginaceae
Veronica di Barrelier, Deutsch: Barreliers Blauweiderich
English: Barrelier's speedwell
Français: Véronique de Barrelier
Forma Biologica: H rept - Emicriptofite reptanti. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con fusti striscianti.
Descrizione: Pianta perenne, alta 10-55 cm, con fusto eretto, originato da un lungo rizoma strisciante, provvisto, come le foglie, di peli rigidi abbastanza fitti.
Foglie crenate o con dentelli ottusi e smussati, spesso irregolari, raramente quasi intere, decussate, le superiori sessili, le inferiori con breve picciolo e più larghe, pelose al margine, lunghe da 3 a 10 cm.
Infiorescenza - di regola solo apicale, ma anche ramificata - in lungo, denso racemo a forma di spiga; fiori numerosi di color blu-violetto, con tubo corollino relativamente lungo, corolla tetramera, diametro 4-8 mm, calice anch'esso tetramero con lacinie glabre, però provviste di ciglia rigide.
Frutti a capsule peloso-glandulose, subglobose, di 3-4 mm.
Tipo corologico: E-Alp.-Carpat. - Delle Alpi orientali e dei Carpazi.
Habitat: Pascoli aridi, prati poveri e sassosi, boscaglie rade con querce.
Sistematica e possibili confusioni: Oltre alla sottospecie nominale (sopra descritta) è presente in Italia:
Veronica barrelieri subsp. nitens (Host) Albach, con areale simile, si distingue per i fusti e le foglie glabri, ovvero con singoli peli sull'asse delle infiorescenze e sui margini fogliari.
Tassonomia filogenetica
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Etimologia: Il nome del genere è di etimologia incerta; Linneo riprese il nome dai botanici del Cinque-Seicento, che a loro volta lo trassero dai nomi comuni, come il fr. véronique (1545); l’attestazione più antica sembra risalire a una farmacopea svizzera (XV sec.). La spiegazione più comune lega il nome alla leggenda della Veronica, ovvero della pia donna che durante la salita al Calvario pulì il volto di Cristo con un fazzoletto, sul quale rimase impressa la sua immagine (Veronica è sia il nome della donna, adattamento del gr. Berenice, sia la reliquia, per assonanza con vera icon, immagine vera); il legame sarebbe dato o dal periodo della fioritura di varie specie, intorno alla settimana santa, o dalle venature più scure della corolla che possono suggerire un volto. Meno frequente il collegamento con la mistica italiana Santa Veronica da Binasco (1445-1497). E’ stato proposta anche una derivazione da Betonica, sulla base di un passo di J. Bauhin (Veronica Foemina quibusdam, aliis Betonica), poco convincente sul piano linguistico. Genaust, con estrema riserva, avanza un possibile collegamento con l’alto tedesco wernickel, wernichel .
Il nome specifico è dedicato a J. Barrelier (1606-1673), frate domenicano parigino, che nel '600 pubblicò una celebre opera botanica illustrata riguardante la Francia, la Spagna e l'Italia.
Principali Fonti
Pignatti S. - Flora d'Italia - 1982 Edagricole
Mainardis G. - Flora del Parco delle Prealpi giulie - 2005 Regione autonoma Friuli Venezia Giulia
Conti F., Abbate G., Alessandrini A., Blasi C. (a cura di) - An annotated checklist of the Italian vascular flora - 2005 Palombi Editori
Index Plantarum Flora Italicae - Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Scheda realizzata da Silvano Radivo