Magyar Bot. Lapok '1925' 24: 76 (1926)
Moehringia bavarica (L.) Gren. subsp. insubrica (Degen) W. Sauer
Caryophyllaceae
Moehringia dell'Insubria, Moehringia insubrica, Deutsch: Insubrische Nabelmiere
Français: Moehringie d'Insubrie
Forma Biologica: Ch suffr - Camefite suffruticose. Piante con fusti legnosi solo alla base, generalmente di piccole dimensioni.
Descrizione: Piccola pianta perenne, suffuticosa, glabra, fragile, lievemente succulenta; i fusticini sono legnosi alla base, ascendenti o penduli formano pulvini ± densi di 5÷20 cm.
Le foglie sono ellissoidi, linerai, talvolta quasi cilindriche, carnose, glauche lunghe sino a 15 mm, quelle nelle zone d'ombra sono meno carnose e più acute.
I piccoli fiori bianchi (7÷11 mm), sono portati da robusti peduncoli, hanno calice formato da 5 sepali ovali-lanceolati, 5 petali e la parte carnosa del seme con (strofiolo) molto evidente e sfrangiata.
Tipo corologico: Endem. Ital. - Presente allo stato spontaneo solo nel territorio italiano.
Distribuzione: Specie endemica rarissima presente in Lombardia: Prealpi lombarde, dal Lago d'Iseo alle Grigne.
Habitat: Rupi ombrose calcaree 250÷2.000 m s.l.m.
Sistematica e possibili confusioni: Presente nel nostro territorio anche Moehringia bavarica (L.) Gren. - Moeringia bavarese, che si distingue per foglie debolmente glauche lunghe sino a 30 mm, quelle in ombra con apice ottuso e mucronato.
Tassonomia filogenetica
______________________________________________________________________________
Etimologia: Il nome del genere è dedicato al naturalista tedesco Paul Heinrich Gerhard Mœhring (1710÷1792). L'epiteto della specie indica la distribuzione e, si riferisce ad una regione storico-geografica compresa fra il Po e i laghi prealpini, corrispondente all'antico territorio abitato in passato da una popolazione Celtica: gli Insubri. La parola Insubria è stata lungo considerata un sinonimo di Lombardia, soprattutto durante l'alto medioevo e il Rinascimento.
Nota: Il problema nomenclaturale che lega Moehringia-Arenaria-Alsine-Sabulina è di una complessità mostruosa e più volte mi sono avventurato in testi germanici per capire come queste piante abbiano cambiato nel corso dei secoli. Il riferimento più antico si trova come Arenaria. Già Koch nel 1857 nel Synopsis Flora Germanicae e Helveticae annota:
M. ponae Ad rupes praeruptas convallium et montium, (in Südtyrol, Host.) Mai. Jun. Sabulina ponae Rchb. fl. exc. p. 790. Arenaria bavarica L. sp. 607. Folia triplo crassiora, quam in antecedente; caule valde fragiles.
Una Arenaria Bavarica era già stata "descritta" da Linneo ma bisogna aspettare Degen, Sauer per accertare la vera distribuzione di questa entità a livello sottospecifico. M. bavarica è presente anche in Austria e nella vecchia Juguslavia giù fin quasi alla Macedonia .
Forse il vecchio nome di Arenaria ponae che Reichenbach aveva coniato dedicando le piante del Baldo al grande farmacista veronese (1565-1630) era il più adatto.
Principali Fonti
PIGNATTI S., 1982. Flora d'Italia.Edagricole, Bologna.
CONTI F., ABBATE G., ALESSANDRINI A., BLASI C., 2005. An Annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi, Roma.
AESCHIMANN D., LAUBER K., MOSER D., THEURILLAT J.P., 2004. Flora alpina. Ediz. italiana: Bologna, Zanichelli.
IPFI - Index Plantarum Florae Italicae
Scheda realizzata da Marinella Zepigi - Etimologia: nota di Enzo Bona
Moehringia bavarica subsp. insubrica (Degen) W. Sauer
Vello (BS), novembre 2006
Foto di Marinella Zepigi
